lunedì 1 ottobre 2012

Foro Boario e quartiere limitrofo, due aspetti dello stesso problema



La riqualificazione del Foro Boario è al punto 7 dell'ordine del giorno del Consiglio Comunale convocato per il 4 ottobre alle 21. Dell'argomento si è ormai ampiamente parlato in Consiglio Comunale, sulla stampa ed in questo stesso blog. Il nuovo progetto inserisce elementi nuovi nel quartiere che non erano previsti quando, più di dieci anni fa, si è cominciato a deliberare in proposito. La decisione di destinare parte dei nuove fabbricati a iniziative commerciali ha sollevato critiche ed esternazioni da parte dei commercianti e negozianti del centro.

Il sindaco da parte sua ritiene che la zona presenta evidenti segni di degrado urbano ed ritiene che il nuovo complesso una volta completato possa contribuire a rivitalizzare questa parte della città. La presa di distanze del PdL dall'attuale giunta si è focalizzata sui progetti urbanistici dell'Amministrazione tra cui spiccono Nuovo Solari e Foro Boario. Ma, la radicalizzazione del dibattito politico cui assistiamo oggi, rende impossibile distinguere le buone intenzioni "per il bene della città" dalle contrapposizioni preconcette. 



Come possiamo vedere dalle immagini sotto è evidente come il quartiere richieda interventi efficaci di ripristino del decoro urbano sia delle abitazioni sia nelle opportunità commerciali. Di seguito diamo un resoconto fotografico della parte terminale di via Cornini Malpeli e delle via più interne del quartiere.
  



L'ultimo tratto di Via Cornini Malpeli risulta praticamente privo di esercizi commerciali 
Di questa parte della città, una volta denominata "Terragli a Notte", esaminiamo alcuni aspetti che caratterizzano oggi chi percorre l'ultimo tratto di Via Cornini Malpeli per poi ritornare lungo Via Ghiozzi. Per un buon tratto il malmesso marciapiede segue una linea di piccoli negozi o locali pubblici sino ad arrivare al numero 114, di fronte alla scuola Solari, dove troviamo alcune case apparentemente disabitate e sicuramente degradate nel loro aspetto esteriore. Niente di particolare che non possiamo trovare altrove, ma per la rivitalizzazione di questo tratto di via è arrivato il tempo di intervenire.


Vicolo Ghiozzi oggi
Se passiamo nella parte interna dei terragli, Via Ghiozzi, notiamo che alcune opere di restauro sono state effettuate, ma permangono in gran parte della via costruzioni in pessimo stato per le quali occorre intervenire per motivi di salute pubblica che urbanistici. Le costruzioni non hanno in genere alcuna importanza architettonica essendo la somma di vecchie costruzioni con aggiunte e sopraelevazioni postbelliche. 





Via Ghiozzi da un lato è chiusa da misero Vicolo Ronchey, proprio di fronte all'ex cinema Apollo. Questo vicolo è stato pesantemente trasformato su di un lato, l'altro lato è formato dal fianco est dell'Ex Cinema Corso (nato come ospedale ed ora trasformato in sala giochi) e dal complesso del richiamato ex cinema Apollo. 

A nobilitare Vicolo Ronchey rimane questa opera in ferro battuto 

Il cartellone ci informa del progetto di trasformazione che dovrebbe trasformare l'ex cinema in un condomio 

Vicolo Ronchey, sino al secolo scorso il vicolo era chiuso nel tratto tra Via Ghiozzi e  l'attuale Via Berenini

1 commento:

  1. Per le Associazioni , tutto a posto? Va bene che costruiscano nell'ultimo spazio libero? Dopo sarebbe tardi. Occorrerebbe, se ci sono ancora e non sono scomparse come "il Numero Unico", che si facciano sentire prima, non dopo.

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