Questo era il progetto dopo l'ultima variante urbanistica
Il palazzo è stato costruito in parte su di una superficie comunale ed anche sotto (garages) ed ora, che il fallimento dell'impresa costruttrice è non solo urbanistico ma legale, cosa ne sarà?
13 agosto 2014 |
Infilata prospettica della galleria costruita
su terreno già di proprietà comunale
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Ciò che rimane della gru parzialmente
rimossa dopo ordinanza elettorale
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La nostra denuncia risale al 2008 quando scrivevamo:
Questo edificio di 7 piani che altera significativamente l'assetto urbano di via IV Novembre, caratterizzato in questa parte da villette a due piani con antistante area verde o cortilizia, è reso possibile a seguito della:
DELIBERAZIONE DEL CONSIGLIO COMUNALE del 15/09/2005 (Delibera N.: 74 avente per oggetto:"PRG. MODIFICA DI ASSETTI FISICO MORFOLOGICI DELLA SCHEDA 2.6 "EX DISTRIBUTORE ESSO" (ART. 23.6 N.T.A.).")
Approvata Con voti 12 voti favorevoli (Cerri Giuseppe, Toscani Luigi, Casetti Roberto, Rota Giuseppe, Zalaffi Cristian, Sartori Rita, Tedeschi Enrica, Bussandri Gabriella, Ianelli Claudio, Giordani Franco, Callegari Lina, Tomasetig Luciano) e 6 astenuti (Uni Benvenuto, Rainieri Michele, Galvani Paolo, Comerci Giuseppe, Denti Stefano, Olivieri Gianluca), palesi, presenti e votanti 18 consiglieri;
"La modifica riguarda sostanzialmente il carattere urbano ed edilizio da conferire al fabbricato passando da una soluzione più compatta ma di minor altezza ad un fabbricato maggiormente sagomato e che riduce progressivamente la propria pianta ma raggiunge quote di maggior altezza (la parte più alta prevede di arrivare fino a 7 piani)."
"La soluzione definitiva che viene oggi sottoposta al Consiglio Comunale prevede, inoltre una limitata occupazione di suolo pubblico (13,80 mq) da parte della costruzione su via IV Novembre; di tale superficie è necessario prevedere la cessione contestualmente alla sottoscrizione della convenzione urbanistica e l'istituzione di uso pubblico in quanto la stessa al piano terra è destinata alla formazione del porticato che caratterizza il fronte di via IV Novembre."
"Allo stesso modo la modifica oggetto di approvazione prevede l'istituzione di servitù di sottosuolo per autorimesse a favore del complesso su una superficie di 67,37 mq destinata a rimanere invece di proprietà pubblica."
Ci vogliono menti fervide per progettare una simile costruzione a scopo abitativo, proprio a ridosso della circonvallazione denominata La Via Emilia. L'unica, pur magra, consolazione mi viene dai sei astenuti. Se poi leggo i cognomi dei borghigiani del sasso tra gli approvanti, alcuni addirittura nati nel dipresso, minim-minim, äm véna da spüdägh int 'n òcc'.
RispondiEliminail gusto dell'orrido
RispondiElimina...quod non fecerunt barbari, Barbarini fecerunt... (a Fidenza i Barberini sono state le giunte di sinistra)
RispondiEliminaDi solito erano le costruzioni limitrofe a doversi adattare al tracciato di un'arteria stradale, sopratutto se importante. Qui invece si è fatto l'esatto contrario: si è cambiato corso alla vecchia circonvallazione della Via Emilia per far posto a questa obbrobriosa struttura che non si sa quando verrà tolta, ammeso che si arrivi ad una situazione tale. Ma ciò che ancora di più mi schifa è che c'è un'altra situazione simile, anche se non direttamente su un'arteria importante al punto da deviarla: si tratta della "torre gemella" lato est, che adirittura mostra una crepa conseguente al terremoto di due anni fa. Qui addirittura si è creata un rampa da gran premio della montagna per i ciclisti solo per realizzare i garages delle suddette "torri gemelle".
RispondiEliminaAbasta tirare su dei palassi che non siamo mica niu jorc che i nomi nel busoloto sono sempre qei stesi vargonia
RispondiEliminaDirei che tra i molti padri, uno va segnalato con menzione di merito; il progettista, l'architetto Bruno Parizzi.
RispondiEliminaAl di là di ogni considerazione sulla solidità dell'impresa è significativo l'incredibile progetto, passato volutamente attraverso una variante al PRG, che da la misura di come e chi progetta urbanisticamente in città.
Questo si chiama scempio urbanistico, il più importante scempio presente in centro cittadino.
Di cui è importante chiarire le responsabilità.
Quando la genitrice sta con tanti uomini e nasce "il figlio del peccato" si usa dire: fiöl d'un po' pr on. Chiarire le responsabilità sarà dura; qui, l'esame del DNA non può nulla.
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