L'accesso al piazzale da Via Mazzini ha perso le scale, ma porta anche al bicipark sotterraneo, che, guardando le foto sotto, sembra funzionare. A questo ingresso in realtà è un po' laborioso arrivare in bicicletta, ma l'idea era questa. All'interno le rastrelliere sono pronte ad accogliere e custodire le bici. Il vetrocemento permette il filtrare di luce naturale.
Il famoso contenitore, capolavoro dell'architetto Adolfo Natalini, ha uno schermo incorporato che avrebbe dovuto ravvivare il buonumore dei fidentini. In effetti deprime e sullo schermo anziché pixels colorati abbiamo immagini inquietanti di lande desolate con creature improbabili. Forse è la fine che farà la landa di Lodispago e San Michele Campagna tra qualche decennio, quando la spesa si farà con aerei robot.
Beh, il parcheggio delle biciclette, è bello, sarà costato una follia, ma non funziona bene.
RispondiEliminaProvate tutti i giorni ad andare in treno a Parma e venire a casa da scuola con il treno 13.25.
Pensate di trovare il deposito delle biciclette aperto? NO. E' chiuso
Venite a casa alla sera dopo le 20.00 ed il deposito è chiuso.
Ma allora serve o non serve?
Guardate al mattino quante biciclette ci sono nel nuovo deposito e fate un piccolo sforzo di memoria per ricordare quante biciclette c'erano in stazione e la risposta arriva da sè.
Purtroppo giace in amministrazione comunale da diversi mesi la richiesta di avere accesso al deposito in tutte le ore, usando un semplice badge di apertura e chiusura dei cancelli.
Però in Comune sono pieni di lavoro, e si sta aspettando una risposta da più di 5 mesi!
Altro che se ci sono degli esuberi!
Ridicoli!!!
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