Martin Luther King soleva ripetere che "ciò che spaventa non è la violenza degli uomini malvagi ma il silenzio degli uomini onesti"
La citazione è compresa nell'Ordine del giorno su Pace e Diritti Umani sostenuto dal Capogruppo del PD, Marco Gallicani, e votato dalla maggioranza nel Consiglio Comunale del 28 Luglio 2014.
Se avessimo veramente capito la frase citata avremmo anche capito che oggi, Giorno Del Ricordo, era un'occasione per fare nostra concretamente quella citazione.
Invece cosa è successo?
Le bandiere esposte sul balcone del palazzo comunale con un nastro nero in segno di lutto in una piazza indifferente rallegrata dalle canzoncine della giostra dei cavalli. Mancava la bandiera della pace dai tanti colori sepolta come la delibera che l'Ordine del Giorno citato aveva promosso. Dimenticata anche questa insieme alla Consulta per la Pace.
Forza Italia, insieme a Fratelli d’Italia e Identità e valori per Fidenza, ha celebrato la ricorrenza deponendo una corona d’alloro in via Martiri delle foibe. Una via che la scorsa Amministrazione ha voluto, meno male che qualcuno se ne è anche ricordato.
Sul versante civico dell'opposizione segnaliamo la distribuzione di un volantino che sollecitava il consiglio Comunale ad impegnare Sindaco e Giunta a:
- contribuire con partecipazione e comunicazioni alle iniziative del Giorno del Ricordo, sia il 10 febbraio che in altre occasioni;
- proporre iniziative che ricordino stabilmente quanto previsto dalla legge 92/2004, coinvolgendo gli studenti di ogni ordine e grado;
Finalmente in serata il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi emette questo breve quanto tardivo comunicato: “Fidenza celebrerà convintamente la Giornata del Ricordo con una riunione monotematica e straordinaria del Consiglio comunale. La data sarà stabilita giovedì 12 febbraio dalla conferenza dei capigruppo, che ho appositamente convocato.
Raccogliamo con grande rispetto l'invito alla riunione del Consiglio
formalizzata dai consiglieri dell'opposizione, perché questo è un tema che
unisce Fidenza e non il contrario, come invece, purtroppo, ho letto in varie
dichiarazioni di esponenti della minoranza. Spiace che si accusi il Comune di
aver “dimenticato”, cito testualmente, la Giornata del Ricordo. Spiace vedere
questa cosa sui giornali, quando alle riunioni dei capigruppo nessuno ha
sollevato alcunché. Detto questo nessuna polemica, ma la volontà di andare
avanti anche nel rispetto delle sollecitazioni arrivate dall'opposizione.
Precisiamo, comunque, che negli ultimi anni il Consiglio comunale, presieduto da
altre persone, si è riunito per la Giornata del Ricordo con questa periodicità:
nel 2011 il Consiglio celebrò la Giornata del Ricordo il 15 febbraio, nel 2012
il 13 febbraio, nel 2013 l'11 febbraio. Pertanto è prassi che si possa celebrare
un appuntamento di grande portata anche al di fuori della sua data
canonica”.
Forse domani la stampa locale avrà molto da dire sulla giornata, ma quel che è successo è tutto qui.
Per chi ritiene sia troppo poco non resta che leggersi l'orazione pronunciata dall'inviata di Avvenire Lucia Bellaspiga martedì 10 a Montecitorio, che ha introdotto il "Giorno del Ricordo in memoria delle vittime delle foibe e dell’esodo giuliano-dalmata", presente il capo dello Stato, Sergio Mattarella, la presidente della Camera, Laura Boldrini e il presidente del Senato, Pietro Grasso.
Sono dei poverini, che tristezza, solo capaci di andare su Facebook a farsi belli e sparare delle cazzate quotidiane...tipo quella del sindaco che posta il video del treno che corre in mezzo alla neve, tanto per citarne una come emblema. Andata a lavorare che è meglio
RispondiEliminaDa bon, basta con queste trovate pubblicitarie...prima la consulta per la pace, poi la lettera a Mattarella per la mafia e adesso questa recita teatrale sul giorno del ricordo...OHHH...è meglio che la giunta affronti i problemi che può risolvere invece che alzare la voce su temi rispetto a cui non può fare un bel nulla...
RispondiEliminaPurtroppo Massari è passato dall'essere un pacifista ad un bieco e terribile guerrafondaio; ha dichiarato guerra all'ENEL, mettendosi alla testa di un'orda di sindaci della provincia, per attaccare il Palazzo del Potere dell'Energia Elettrica. Si prevedono un bagno di sangue e numerose vittime da shock elettrico, o elettroshock, poi, nel reparto del doto. Montanari. Gallicani, in seguito al trattamento, verrà soprannominato Generale Barba Elettrica e Alessia Gruzza avrà una tal massa tricotica di capelli ricci e dritti, da sembrare la Gorgone.
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