Sulla pagina FaceBook il gruppo "Salviamo il Cinema Cristallo Di Fidenza" riporta un breve testo che racconta la storia dei tentativi che in questi ultimi quattro anni hanno "tentato" di evitare la chiusura del Cinema Cristallo.
La messa sul mercato dell'intero stabile e dell'area di via Goito occupati dal cinema Cristallo hanno reso tutto più difficile, oggi l'avanzato progetto di un cinema multisala nei pressi del depuratore oltre la tangenziale è salutato come un conquista cittadina anche se la sua localizzazione lo colloca fuori città.
L'ordine del giorno del Consiglio Comunale del 27 febbraio prevede:
- 11. Autorizzazione in deroga art. 20 legge regionale 15/2013 e s.m.i. relativa a permesso di costruire per realizzazione Multisala cinematografica e relativi servizi ed opere di urbanizzazione Scheda 7.4 Prg vigente e scheda n. 9 PSC adottato). Accordi convenzionali. Approvazione. (relatore Assessore Castellani).
D'altra parte di fronte alla prospettiva di un multisala che porterà traffico sulle strade, un consumo di suolo e sette precari in più nelle opportunità lavorative locali quale amministrazione comunale non può sentirsi onorata?
La prevista alienazione del palazzetto Don Bosco per la destinazione residenziale avrebbe consigliato di portare in centro la nuova iniziativa eventualmente con un numero più contenuto di sale di proiezione; ma la ragione segue la sua logica il sonno la sua.
Ora leggiamo quanto ci dice il gruppo "Salviamo Il Cinema Cristallo Di Fidenza" e, eventualmente andiamo a rileggere un poco di storia del cinema:
"Succedeva nell'Ottobre del 2011 chissà….A Fidenza il Cinema Cristallo lotta (e vince) contro la chiusura…
Se negli ultimi anni si era assistito all'inesorabile e progressiva chiusura di tutte le sale cittadine di Fidenza, anche l'ultimo baluardo, la sala cittadina del Cinema Cristallo sembrava destinata alla stessa sorte.
Per fortuna la fondazione San Donnino, promossa dalla diocesi, che della sala è proprietaria, è riuscita a mobilitare la cittadinanza (con la raccolta di 900 firme) e a mantenere aperto e attivo questo avamposto culturale, che riaprirà i battenti il 3 novembre prossimo sotto la nuova gestione affidata alle associazioni Fidenza Cultura e Acec Emilia Romagna (Associazione cattolica esercenti cinema).
Questa è sempre stata una delle sale più seguite dalla nostra associazione sottolinea Luigi Lagrasta, presidente di Acec Emilia Romagna e abbiamo reputato quindi giusto preservare una nuova occasione di funzionamento. Vorrei però fare un appello a tutti i cittadini, in primis a quelli che hanno raccolto le tante firme, affinché s'impegnino perché non scompaia l'unica sala rimasta della città. Sono convinto che con la disponibilità della proprietà e con il nostro impegno le cose andranno bene. L'importante è che la comunità venga, perché il Cristallo è un vero cinema, un contenitore che per generazioni ha educato e tenuto compagnia.
Una cittadina di oltre 26 mila abitanti non poteva certo permettersi di vedere scomparire definitivamente l'offerta di uno degli intrattenimenti più apprezzati dagli abitanti di ogni età.
Al Cristallo sarà quindi affidato il compito importante di portare avanti un certo tipo d'intrattenimento e di cultura sul territorio, con molte novità in arrivo. Ci apriremo di più al teatro spiega Berzolla (presidente di Fidenza Cultura) , soprattutto quello per i ragazzi, coinvolgendo anche le scuole e probabilmente presentando anche una piccola stagione di prosa. Al momento si tratta ancora di una fase di sperimentazione e speriamo di ottenere un bilancio positivo. Questa stagione durerà da novembre ad aprile, cinque mesi buoni per raggiungere alcuni piccoli obiettivi…Peccato non sia andata come tutti speravamo, eppure l'impegno le idee e la voglia di rilanciarsi c'erano…Mission impossibile?"
Il gruppo FB Salviamo "Il Cinema Cristallo" Di Fidenza
A Fidenza esiste già un teatro, è inutile mettere in campo dei doppioni inutili. Bisogna invece fare in modo che al Cristallo vengano proiettati, e magari, anche discussi, dei films fuori circuito da cassetta commerciale, come quelli di solito proiettati nei multisala per un pubblico di scarso livello culturale. Del tipo dil quei ragazzetti beceri,che entrano nelle varie sale, muniti di secchi di Coca-Cola e mastelli di pop-corn e con il cellulare sempre acceso, per rompere le scatole a chi vuole seguire il film.
RispondiEliminaLa storia del Cristallo era segnata ormai da anni, se non altro per via della vendita dell'immobile e della necessità di costose spese per l'adeguamento digitale.
RispondiEliminaE' quindi successo quello che l'attuale mercato cinematografico va spingendo in tutto il mondo: costruzione di grande multisala con parcheggio ovviamente fuori città. Sembra che il numero di sale sia proporzionato alla clientela attesa nel bacino di riferimento (da noi sono fortunati perché oltre ai residenti si possono attirare i clienti di outlet e shopping park) ma anche alla necessità di raggiungere certi profitti.
Quello che si deve sperare è che almeno una sala venga dedicata a proiezioni di qualità, non solo film commerciali.
Ma c'è una altra battaglia da portare avanti: sostenere il cinema di Salsomaggiore: vicino, rinnovato, indipendente e con programmazione di qualità. Sarebbe veramente un peccato che la vicinanza del megacomplesso possa danneggiarlo.
"Conquista cittadina"? Ma cosa vuoi conquistare Don Chisciotte: i mulini a vento?
RispondiEliminaIl punto relativo al progetto Multisala è stato ritirato
RispondiEliminaMa lo sa l'assessore Castellani che esistono almeno due/tre aree già classificate a Fidenza dove sarebbe possibile fare un cinema? Bisogna proprio fare una variante di un'area classificata appositamente nel 2011 e con procedura d'urgenza per l'insediamento di un'attività produttiva?? Lo ricordiamo tutti con quali parole di fuoco Toscani criticò la cosa all'epoca. Oggi invece pare che al PD vada bene l'ennesima e clamorosa colata di cemento.
RispondiEliminaHa ragione Tosi, il cinema andrebbe realizzato dove adesso insiste il vecchio palazzetto del Don Bosco e un'amministrazione capace dovrebbe sapere imporre queste cose a chi vuole investire e non subire i desiderata dei vari fagiolai...
Appunto, hai detto bene quando dici amministrazione capace. Questo è il vero problema
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