Giovedì 27 giugno nello spazio antistante la torre medievale della "Porta Occidentale di Borgo San Donnino" il primo spettacolo della Rassegna Estiva "D’estate segni e sogni 2019".
I dodici componenti il gruppo Alleluya Band provenienti dal Malawi, il cuore caldo dell'Africa, hanno portato i colori dell'Africa con le loro musiche, i loro canti le loro danze.
"Gadu-Gadu" (Rigoglioso) il nome del loro tour italiano di quest'anno promosso dall'organizzazione di sostegno "Orizzonte Malawi Onlus" e che, per Fidenza, a stato sostenuto dal Centro Missionario Diocesano e dal Comune di Fidenza.
Padre Mario Pacifici, da quarant'anni missionario nel Malawi, ha accompagnato anche quest'anno il gruppo e ricordato la sua amicizia con la nostra città che più volte ha accolto lui e la Band malaviana.
Ha citato Padre Mario alcuni passi del saluto rivolto due anni fa dall'Assessore alla Cultura Maria Pia Bariggi forzatamente assente.
L'accoglienza fidentina è stata introdotta da Silvia Verduri e poi rinnovata nelle parole dal Diacono Marco Begarani responsabile del Centro Missionario Diocesano e da Don Alessandro Frati per la Diocesi.
Lodevole il contributo della vicina struttura comunale di accoglienza di Casa Cremonini.
Alcune immagini ed alcuni brevi filmati ci mostrano la serata mentre più avanti diamo alcune immagini di "casa loro", laggiù, come siamo abituati a dire in ottica geografica, dove Padre Mario ed i componenti della band vivono.
Sono immagini quest'ultime di normale quotidianità e di normale emergenza.
I colori dell'Africa
Ascoltare l’Africa è sentire i suoi popoli, spesso messi a tacere, per
conoscere la loro storia ricca e complessa, di regni, migrazioni, culture,
credenze, lingue e tribù. Ascoltare l’Africa è guardare ed ammirare la bellezza
della sua natura, spesso deturpata da interessi di potere e di ricchezza. E’
condividere le sue gioie, i suoi dolori e le sue speranze. Ascoltare è
accogliere ed apprezzare il suo spirito religioso. Ascoltare l’Africa è vivere
la sua musica e le sue danze che segnano i ritmi della vita e della morte nei
villaggi e nelle città. È ritrovarsi nelle parole di Papa Francesco:
"Diffondiamo sempre più una cultura dell'incontro, capace di far cadere
tutti i muri che ancora dividono il mondo".
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