Queste considerazioni, opportune
per molti secoli, trovano un particolare riscontro alla fine del XII secolo,
dopo la morte di Federico Barbarossa, il 10 giugno 1190.
Tutta la cristianità piange l'advocatus ecclesiae e Borgo lo piange in particolare. Tanto che Barbarossa con lo scettro in mano e il suo corteo imperiale sembra scolpito sulla torre del Trabucco del Duomo di Fidenza.
L'equilibrio si rivela temporaneo, le iniziative delle parti si moltiplicano.
Il 30 luglio 1195 i rettori della Lega lombarda si riuniscono a Borgo nella chiesa di San Giovanni dove è posto il corpo di San Donnino per i lavori in corso nella sua chiesa. I rettori rinnovano il giuramento di Costanza.
Papa Celestino III reagisce e
invia una bolla a favore della collegiata di San Donnino che prende sotto la
sua diretta giurisdizione.
Nella bolla tutte le chiese che
appartengono alla Pieve di San Donnino.
MP
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