Cerca nel blog e nelle pagine collegate

domenica 28 gennaio 2024

“Tina Baldi, giusta tra le nazioni”. A cura di Carlo Bocchialini e Margherita Rabaglia


Martedì 30 gennaio 2024
Ridotto del Teatro Magnani ore 11:00
Tina Baldi, giusta tra le nazioni
a cura di Carlo Bocchialini e Margherita Rabaglia
in collaborazione con Centro Culturale L. Tamoglia


Nell’ambito del ciclo di eventi promosso dal Comune di Fidenza per il Giorno della Memoria, con la collaborazione del Centro Culturale Tamoglia si terrà un incontro dal titolo “Tina Baldi, giusta tra le nazioni”.
Impiegata come bambinaia presso una famiglia di origine ebrea, Tina si espose in prima persona, aiutata dal magistrato Pellegrino Riccardi, nel salvare il piccolo Tullio Vigevani dalla persecuzione nazista.
L’incontro, a cura di Carlo Bocchialini e Margherita Rabaglia, è rivolto alle scuole superiori e alla cittadinanza.

Carlo Bocchialini è l'autore del libro: "Pellegrino Riccardi, un giusto tra le nazioni".
Nel libro si racconta la storia del nonno dell'autore, pretore a Fornovo (e poi presidente del tribunale di Parma), che salvò l'amico ebreo Rolando Vigevani dai nazisti, improvvisandosi ladro e falsario, e aggirando il Comando tedesco. 
Rubò infatti delle carte d'identità in bianco dall'anagrafe, falsificandole e organizzando una fuga per la famiglia ebrea con l'aiuto di contrabbandieri, attraverso la Lombardia fino alla sicura Svizzera. 
Riccardi tenne con sé il primogenito dei Vigevani - che aveva un anno - per alcuni mesi e una banconota da dieci lire, strappata a metà: il segno di riconoscimento per la consegna.

Pellegrino Riccardi morì nel novembre del 1995 senza lasciare alcuna testimonianza scritta degli avvenimenti dei quali fu attore dopo l’8 settembre 1943.
Gli valsero il riconoscimento di “Giusto tra le Nazioni” da parte dello Stato di Israele, che vuole onorare chi, a rischio della propria vita, contribuì a salvare ebrei durante le persecuzioni razziali.
Su proposta della signora Enrica Vigevani, la cui famiglia aveva aiutato a far espatriare in Svizzera evitandone la deportazione, l’Istituto Yad Vashem di Gerusalemme il 26 dicembre 1988 gli ha conferito il diploma d’onore e il diritto di piantare un albero in proprio nome nel Giardino dei Giusti.
MP

Nessun commento:

Posta un commento