Con una lettera Guglielmo (Mino) Ponzi presenta per il Comitato "Salviamo il Paesaggio" una osservazione al PRG in attesa di definitiva approvazione. La richiesta di una particolare attenzione al paesaggio nel triangolo del comparto urbanistico che comprende la collinetta di Cabriolo è l'oggetto del documento commentato anche a mezzo stampa.
Al Sindaco del Comune
di FIDENZA.
e p.c.: All’Assessore all’Urbanistica
Al Dirigente U. T C.
Oggetto: Osservazione al Piano Strutturale Comunale.
Il sottoscritto Guglielmo Ponzi, nato a Fidenza 15/11/1946 e ivi residente in via P. Nenni n.1, in qualità di rappresentante del Comitato Salviamo il Paesaggio di CABRIOLO, presa visione dello strumento urbanistico in via di adozione, presenta le seguenti osservazioni:
Il sottoscritto Guglielmo Ponzi, nato a Fidenza 15/11/1946 e ivi residente in via P. Nenni n.1, in qualità di rappresentante del Comitato Salviamo il Paesaggio di CABRIOLO, presa visione dello strumento urbanistico in via di adozione, presenta le seguenti osservazioni:
si considera che gli attuali strumenti urbanistici non prevedono una adeguata tutela ambientale dell’ area agricola circostante alla collinetta di Cabriolo: un sito di riconosciuto interesse storico e paesaggistico per la sua particolare conformazione topografica e l’origine medievale degli insediamenti, tra cui la chiesa romanica di San Tommaso di Canterbury, l’ex commenda templare e poi gerosolimitana, oggi Villa Guastalla-Guareschi, l’antica masseria e alcuni caratteristici fabbricati agricoli.
L’importanza dell’area, in relazione alla storia templare e al percorso della antica via Francigena, è stata ripetutamente segnalata dagli studiosi, come documentano numerosi articoli e pubblicazioni. Va inoltre ricordato che nel novembre del 2013 a seguito di una intensa campagna di sensibilizzazione promossa da codesto Comitato, l’allora sindaco Mario Cantini ha revocato una convenzione edilizia, stipulata dalla precedente amministrazione, che prevedeva la possibilità di edificare all'interno del comparto. Attualmente, a Cabriolo risulta tutelata dal Piano regolatore solo l’area limitrofa alla chiesa parrocchiale, già peraltro soggetta a vincolo monumentale ai sensi della legge del 1939.
Si chiede pertanto:
in virtù di quanto disposto dal Dl 42/ 2004, di perimetrare e sottoporre a tutela paesaggistica l’intera area compresa tra via Caduti di Cefalonia e le strade di Santa Margherita e di Ponte Nuovo ( Tangenziale a sud).
Documentazione allegata:
- estratto mappa Prg comparto 47
- scheda storico-architettonica.
- documento 3/7/ 2013.
Fidenza 9 ottobre 2014
ESTRATTO MAPPA PRG COMPARTO 47
Nota sui risultati dell'incontro del comitato "Salviamo Cabriolo" con il Sindaco Mario Cantini il 3 luglio 2013
È positivo, a nostro avviso, il bilancio della serata di mercoledì 3 luglio. Per la prima volta, da quando sono stati istituiti gli incontri mensili tra il sindaco e la cittadinanza, era presente una cospicua fetta di popolazione. Segno che, quando gli argomenti sono di reale interesse pubblico, i fidentini reagiscono, partecipano, intervengono.
Siamo perciò orgogliosi di avere denunciato per primi l’evidente anomalia contenuta nei vigenti strumenti urbanistici che consente di trasferire il diritto di edificabilità derivato dalla smantellamento di alcuni vecchi stabili adibiti a porcilaie e a deposito agricolo, in una fascia di terreno prativo individuata a ridosso della grande casa colonica ottocentesca, attualmente in corso di restauro. Questa discutibile operazione consentirebbe la costruzione di una serie di cinque unità immobiliari (classificate come villette o ville di pregio) e la realizzazione di un parcheggio per autoveicoli all’inizio del viale dei gelsi. Si tratta di un’altra eredità lasciata dalle precedenti amministrazioni che si sono distinte per l’insensata cementificazione nel centro urbano e nella periferia, per la distruzione della novecentesca Villa Panini e in generale per la scarsa considerazione dei valori architettonici e ambientali del centro storico e della campagna. Il sindaco Cantini ha accettato di buon grado il dialogo con la nostra associazione e i numerosi cittadini presenti, accogliendo una serie di osservazioni e proposte che ci fanno ben sperare circa l'evolversi della vicenda.
Il diritto a costruire esiste, ma è subordinato, come è stato puntualizzato dal Dirigente dell’ufficio tecnico architetto Alberto Gilioli, dalla applicazione della convenzione stipulata tra il comune e i proprietari dei terreni.
Una convenzione, che come ha detto il primo cittadino, verrà sospesa e ridiscussa, per scongiurare scelte irreparabili che potrebbero compromettere la situazione esistente. «La cartolina di Cabriolo non si tocca», ha detto il sindaco, riprendendo una nostra espressione. Di più, Cabriolo è come un prezioso dipinto: non si sfigura un quadro, un paesaggio di grande bellezza ,come questo, prospetticamente incentrato su un antichissimo insediamento, già esistente prima ancora di diventare chiesa e commenda Templare nel secolo XII e poi Gerosolimitana a partire dall’inizio del Trecento, dedicata san Tomas Becket: un complesso architettonico di indubbio fascino, collocato sul sommo di una collinetta lambita dal Rovacchia e che rappresenta il punto appenninico più prossimo al tracciato dell’antica Aemilia. Questo insediamento di eccezionale valore storico e archeologico è inserito in un contesto agricolo pervenuto a noi ancora intatto ed è quanto rimane delle unità poderali amministrate prima dall’’Ordine del Tempio, come dimostrano ad abundantiam le carte storiche e le pubblicazione specialistiche degli ultimi anni.
Una convenzione, che come ha detto il primo cittadino, verrà sospesa e ridiscussa, per scongiurare scelte irreparabili che potrebbero compromettere la situazione esistente. «La cartolina di Cabriolo non si tocca», ha detto il sindaco, riprendendo una nostra espressione. Di più, Cabriolo è come un prezioso dipinto: non si sfigura un quadro, un paesaggio di grande bellezza ,come questo, prospetticamente incentrato su un antichissimo insediamento, già esistente prima ancora di diventare chiesa e commenda Templare nel secolo XII e poi Gerosolimitana a partire dall’inizio del Trecento, dedicata san Tomas Becket: un complesso architettonico di indubbio fascino, collocato sul sommo di una collinetta lambita dal Rovacchia e che rappresenta il punto appenninico più prossimo al tracciato dell’antica Aemilia. Questo insediamento di eccezionale valore storico e archeologico è inserito in un contesto agricolo pervenuto a noi ancora intatto ed è quanto rimane delle unità poderali amministrate prima dall’’Ordine del Tempio, come dimostrano ad abundantiam le carte storiche e le pubblicazione specialistiche degli ultimi anni.
Il Sindaco e il Dirigente dell’Ufficio Tecnico hanno riconosciuto la necessità di coinvolgere nella tutela ambientale di Cabriolo la Soprintendenza ai Beni Architettonici e Ambientali, la Regione e la Provincia, affinché l’intera area, ossia il triangolo compreso tra Via Caduti di Cefalonia (la strada per Tabiano), la strada per Santa Margherita e l’attuale circonvallazione a sud , sia adeguatamente tutelato con l’istituzione di un apposito vincolo paesaggistico e ambientale. Contiamo perciò su dette autorità perché si arrivi presto a tale risultato.
Nel corso dell’animato dibattito, che ha visto una accesa partecipazione di persone interessate e preoccupate per la sorte di Cabriolo, è stata inoltre ribadita la vocazione agricola e produttiva della suddetta zona, che potrebbe essere valorizzata in un’ottica non solo locale. Ciò rende ancora più inaccettabile il trasferimento di cubatura (o volumetria) per usi residenziali dal nucleo abitato, dove ancora sorgono la stalla, un notevole fabbricato ottocentesco, le case e il caseificio, alla cosiddetta piana che si affaccia lungo la strada per Tabiano. Ciò che potrà essere costruito sia pertanto edificato nell'area ai piedi della collina e nel rispetto dello stile delle architetture preesistenti.
Se tutto questo sarà fatto, come auspichiamo, la fisionomia di Cabriolo sarà salva.
Salviamo il Paesaggio
Salviamo Cabriolo
CABRIOLO SCHEDA ARCHITETTONICA
A sud
di Fidenza, sulle prime pendici collinari poco discosta dalla strada
principale per Tabiano, è possibile osservare un collinetta
alberata dove spicca una piccola chiesa. Si tratta della
parrocchiale di Cabriolo dedicata a San Tommaso di Canterbury.
L’antico edificio, di cui si hanno notizie documentate a partire
dal secolo XII, è incluso nell’elenco dei fabbricati soggetti a
vincolo di tutela. Ad esso si affianca l’importante Villa
Guastalla-Guareschi, una dimora signorile ricavata verso il 1860
ampliando l’antica sede della Commenda dei Cavalieri di Malta.
Altri
elementi di interesse storico architettonico sono individuabili
nell’insediamento rustico ai piedi della collinetta,
caratterizzato dalla presenza di un edificio quadrangolare, forse
l’antica masseria da cui dipendevano il vasto possedimento
agricolo templare e poi giovannita,
La
situazione originaria può essere ricostruita attraverso i catasti
ottocenteschi e nei cabrei dell’Ordine gerosolimitano: in un
inventario dei beni del 1760, la chiesa figura presso il Palazzo
Commendale, inclusa in una siepe semicircolare con un alto muro e
fronteggiante il torrente Rovacchia; accanto alla chiesa è il
cimitero con un portone ad arco e due case coloniche. Dalle stesse
carte risulta che il patrimonio fondiario della commenda era
considerevole in quanto essa possedeva (come risulta dalle stime
ufficiali compiute nel 1793 dai funzionari francesi incaricati della
“apprensione n.557 biolche di terreno alle quali era attribuito un
valore di L.260.000, oltre a vari livelli.
L’insieme
di edifici costituisce a tutt’oggi un unicum di straordinario
interesse storico architettonico e ambientale, ben noto agli
studiosi che non mancano di evidenziare il legame esistente tra
l’antico insediamento templare e il percorso iniziale della via
Francigena, dopo Borgo San Donnino.
Quest’ultimo
aspetto è oggi richiamato simbolicamente e in modo anche molto
suggestivo dal viale orlato di gelsi che partendo dalla strada di
Tabiano conduce direttamente alla collinetta di Cabriolo e che risale
alle sistemazioni viarie messe in atto nel primo Ottocento.
Dopo la cavalcata dello scorso anno, ora abbiamo fatto un altro passetto avanti. Gli amici del Cabriolo ne sono felici. Grazie, Mino.
RispondiEliminaTutta questa faccenda, con l'accumulo di dichiarazioni, scritte ed orali, di rassicurazione, volte a tranquilizzare ed a ribadire certi impegni -che, spesso, in politica, come si prendono, altrettanto facilmente si lasciano- mi ricorda molto una poesia di Bertolt Brecht, "Breviario tedesco, che potrebbe essere arrangiata in "Breviario borgsàno".
RispondiEliminaQuando chi sta in alto parla di pace
La gente comune sa
Che ci sarà la guerra.
Quando chi sta in alto maledice la guerra
Le cartoline precetto sono già compilate.
Quelli che stanno in alto
Si sono riuniti in una stanza
Uomo che sei per la via
Lascia ogni speranza.
I governi
Firmano patti di non aggressione.
Piccolo uomo,
firma il tuo testamento.
Sul muro c’era scritto col gesso:
vogliono la guerra.
Chi l’ha scritto
è già caduto.
Basta sostituire certe parole con quelle adatte alla situazione di Cabriolo, e il gioco è fatto.
Meno male che nonostante i tanti ostacoli posti sulla strada di Cabriolo, ci siano delle persone coraggiose con a capo Mino Ponzi che non mollano, spinti soprattutto dall'amore disinteressato che nutrono verso la loro Fidenza. Vorrei che questo amore pulsasse anche nel cuore dei nostri politici, perché abbiano maggiore cura nella conservazione del patrimonio lasciatoci dai nostri antenati e più rigore nel contrastare l'espandersi di un'edilizia lucrativa, ma distruttiva.
RispondiEliminaAbasta case nelle biolche del bergamino che ce ne un slubio vuoti in centro che poi crida che nonci va poi nesuno. Tuti furestieri. Babon
RispondiEliminaParole profetiche.
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