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sabato 26 febbraio 2011

Quando l'ecologia supera i limiti del pudore


L'inquietante caso del quartiere Europa di Fidenza

Mentre se da un lato la bacheca del Comune, l'Albo Pretorio, ci notifica altri Permessi a Costruire nel quartiere Europa, dall'altro non viene meno la spinta ecologista che sta alla base del progetto complessivo. Trascuriamo per un attimo ogni nostra perplessità iniziale: l'utilizzo a fini edificatori della zona precollinare  di Fidenza, interessati da un sistema di canali e da conformazioni di terreno di particolare effetto ambientale. I canali o rivi  già interessati nel corso dei secoli da spostamenti, riduzioni boschive sono poi quelli che hanno modellato 

l'urbanizzazione storica della nostra città, e, in alcuni casi, ancora l'attraversano eventualmente ridotti a fogna o collettore pur sempre fognario. Trascuriamo che permane il nodo ambientale della rete elettrica ad alta tensione, i cui effetti sono stati ridimensionati non tanto dalla scienza ma da parte dei media sensibili al mercato immobiliare.  
Parliamo invece delle realizzazioni ecologiche che hanno coperto di plausi chi li ha progettate e poi ha lasciato ad altri l'onere di realizzarle.

E qui in realtà molto è stato detto, chi non conosce la progettata Centrale a Biomasse che è in corso di costruzione e che assicurerà il teleriscaldamento e la teleregolazione estiva della temperature ai terreni del quartiere ed alle abitazioni. 

Già prevista per l'utilizzo di legno vergine, nel tempo si è convertita al più comodo metano per ritornare ora al legno. In questa alternanza sembra che qualora si optasse per l'alimentazione lignea il trasporto avverrà utilizzando autocarri alimentati a legna.  

Allo scopo viene riesumato un vecchio progetto fascista che opportunamente rielaborato può funzionare anche in regimi democratici.

Già realizzati i nuovi orti sociali, anche sugli orti si è abbattuta la scure degli architetti a compensare la semplicità ecologica degli orti, gli appezzamenti sono delimitati infatti da cemento colorato con un effetto da cimitero futurista.
Ultimo in ordine di tempi il debutto della bio-architettura edificio "sostenibile" con emissioni zero. Nasce con un grosso bagaglio ideologico alla base in quanto nata, a quanto ci dice il progettista, «dalla volontà di un gruppo di famiglie che, attraverso un percorso partecipato, in cui le decisioni non sono prese a maggioranza, ma con il metodo del consenso, ha partorito un progetto ad hoc». Anche in questo caso il modello è di derivazione ideologica fascista sia per quanto riguarda il sottofondo autarchico sia per quel quel richiamo al "consenso" decisionale contrapposto allo squallore di una scelta maggioritaria su base democratica. 
Ma c'è d'inquietante in tutto questo se non che tutto quanto si ripeta ancor più a sud di Fidenza dove sappiamo i costruttori hanno già investito e stanno esercitando forti pressioni per ottenere nei modi più democratici possibili una partecipazione alla redazione del PSC. Vedremo come in Consiglio Comunale queste istanze verranno sostenute in funzione dello "interesse generale", del "bene comune" del "bene collettivo" a seconda della colorazione politica.

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