L'acquerello, opera di Ettore Ponzi, ritrae un aereo abbattuto nei pressi del campo di concentramento Oflager 83 di Wietzendorf. Il lavoro è del 1945, verosimilmente del maggio-giugno 1945, dopo la liberazione del campo ed in attesa delle disposizioni per il rientro che arriveranno solo nell'agosto dello stesso anno.
Leggendo il diario, recentemente pubblicato, del Capitano Lamberto Prete, pure lui internato nel campo di Wietzendorf, credo di aver trovato un possibile riferimento all'episodio relativo all'abbattimento dell'areo.
In data 22 gennaio 1944 annota il Capitano Prete nel suo diario riferendosi ad un attacco aereo accaduto quella motte:
"Lo spettacolo è apocalittico e molti di noi s'inzeppano presso la finestra per vedere. Ad un tratto il fracasso diventa infernale e la nostra baracca subisce un sussulto: un aereo è passato rasentando il nostro tetto ed è andato a sfracellarsi a qualche chilometro. Uno scoppio, un bagliore, molti calcinacci cadono: poi più nulla oltre il rumore della pioggia e dell'ansimare dei dormienti. Tutti raggiungono il loro posto-letto compresi quei 3 o 4 ufficiali che indugiavano presso la stufa. Fra poco tutti dormiranno al tepore sviluppato dai corpi sotto una coperta o un pastrano. Il giorno successivo molti commenti mentre qualcuno dei più giovani, che hanno dormito sognando pasta asciutta e bistecche, si avvicina ai gruppi chiedendo di che si tratta."
Pensare che per più di un anno la carcassa dell'areo sia rimasta nel campo può sembrare azzardato vista la penuria di materie prime determinata da esigenze belliche, ma la cosa non è impossibile e mi piace crederla proprio perché suggestiva.
Relativamente al Diario del Cap. Lamberto Prete vedi anche la pagina:
"Dal fronte ai lager di Leopoli e Wietzendorf"
Relativamente al Diario del Cap. Lamberto Prete vedi anche la pagina:
"Dal fronte ai lager di Leopoli e Wietzendorf"
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