LA NOSTRA RICHIESTA sul REFERENDUM ASP
L’amministrazione, oltre che incompetente, si nasconde dietro un dito.
Il 7 febbraio 2015 “MoVimento 5 Stelle” di Fidenza e “Rete Civica Fidenza” hanno presentato una petizione popolare chiedendo il ritiro o, in subordine, la sospensione della delibera n. 10 del 26/6/2014 del Comitato di Distretto di Fidenza, che, di fatto, privatizzava diversi servizi e strutture dell’ASP di Fidenza, e chiedendo l’indizione di un referendum sul tema, assai controverso.
In aperta violazione dell’art. 27 dello Statuto comunale vigente, l’amministrazione del Comune di Fidenza risponde con ben due mesi di ritardo e non presenta al Consiglio comunale la proposta, esautorando così il Consiglio stesso del proprio potere decisionale, ma non finisce qui: entro cinque giorni dal ricevimento all’ufficio protocollo, la petizione doveva essere pubblicata all’albo pretorio comunale per la durata di 15 giorni, la qual cosa è stata gravemente omessa, e doveva essere dal Sindaco trasmessa, se l’esame non competeva a lui, alla Giunta o al Consiglio comunale, secondo la rispettiva competenza. Anche questo, non è avvenuto.
La petizione conteneva inoltre la richiesta di indire un referendum, al fine di chiamare ad esprimersi i cittadini-utenti, valorizzando quello strumento referendario che nel programma elettorale del Sindaco e dell’attuale maggioranza avrebbe dovuto fruire di un rinnovato impulso. Ma il PD di Fidenza, una volta andato al potere, si è dimenticato delle promesse elettorali ed ha fatto marcia indietro. E’ noto a tutti che anche la mozione da noi presentata, con la richiesta di modificare lo Statuto allo scopo di rendere più facili i referendum, prevedendo un quorum più basso di quello attuale, è caduta nel vuoto, anzi, peggio, è stata accolta con dichiarazioni d’intenti positive, ma insabbiata con ritardi ingiustificati, richieste di rinvii da parte dei Consiglieri di maggioranza, osservazioni fumose e rimpalli di responsabilità.
L’obiettività non ha bandiera: c’è da prendere atto che questa maggioranza consigliare del PD viola continuamente lo Statuto comunale ed i diritti di conoscenza e di risposta che spettano alle forze di minoranza in base alla legge nazionale di riferimento, il TUEL 267/2000. Dobbiamo ricordare che noi insieme al resto dell’opposizione abbiamo già presentato un esposto al Prefetto, ma il PD fa finta di nulla e nasconde la testa sotto la sabbia. Non bastasse in data 20 aprile 2015 abbiamo fatto appello ricordando quanto stava accadendo avendo raccolto più di 2.000 firme, più di 2,000 cittadini che dicono no a questa scelta, era già opportuno e di BUON SENSO indire un referendum popolare ai sensi dell’art. 29 dello Statuto.
Oggi ci è giunta una lettera del Presidente del Consiglio Amedeo Tosi, non protocollata quindi viziata di incompetenza che caratterizza ormai numerosi atti del Comune, che, una volta ancora non dà alcun riscontro alla petizione popolare, e che fa riferimento soltanto alla successiva nostra sollecitazione di indire il referendum consultivo, precisando che “la petizione e la richiesta di referendum sono due differenti istituti” (lo sapevamo anche noi, pur se nella sostanza vengono trattati nello stesso modo, visto che si risponde picche ad entrambi) e che “è necessario che il Comune di Fidenza adotti un apposito regolamento, così come previsto dall’art. 29 comma 9 dello stesso Statuto”. Ma anziché annunciare la redazione urgente di tale regolamento, finora mai adottato seppur previsto nel lontano 2003 (anno di approvazione dello Statuto), magari scusandosi dell’enorme ritardo, ci dice tristemente e passivo: “Ad oggi pertanto non si può procedere”. E’ inaccettabile un comportamento di questo genere!
Dalla risposta che ci è stata fornita, non protocollata (come se scrivessero una cartolina ad un parente), in data 9 giugno prendiamo atto che quando la forma dà ragione alle forze d’opposizione, la maggioranza PD se ne frega. La sostanza da ragione alle forze d’opposizione, ed a duemila cittadini firmatari della petizione, si solleva un vizio di forma, senza però avere il pudore di nascondere i panni sporchi, visto che si confessa candidamente che fin dal 2003 non è stato mai fatto quel regolamento che avrebbe consentito ai cittadini di esprimersi attraverso un referendum. Né si dichiara di volerlo fare, guardiamocene bene! Chiudendo così l’argomento con un epitaffio tombale.
A differenza del PD Noi portiamo rispetto per le istituzioni, pur se mal amministrate da rappresentanti elettivi che sembra non abbiano il senso dei ruoli e della democrazia popolare, per questo chiediamo nuovamente e cortesemente di porre con la necessaria urgenza all’ordine del giorno del prossimo Consiglio la mozione sul referendum, e, subito dopo la decisione che verrà assunta, di sollecitare gli uffici a provvedere alla redazione di una bozza di regolamento da sottoporre all’approvazione del successivo Consiglio Comunale, avviando nel contempo un procedimento disciplinare nei riguardi dei dipendenti che hanno “dimenticato” da ben dodici anni di dare compiuta esecuzione allo Statuto comunale.
Fidenza 11-06-2015
Angela Amoruso Portavoce MoVimento Cinque Stelle di FIDENZA
Sono dei conigli
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