L'iniziativa denominata “Gioielli d’Italia” (vedi sotto) ha premiato quest'anno 21 comuni tra cui figura meritatamente il comune parmense di Sala Baganza mentre per la zona piacentina il comune premiato è quello di Castell'Arquato cui l'immagine sopra si riferisce. Il dipinto, realizzato da Ettore ponzi nel 1948, ci mostra in tutta la sua solare bellezza la la Collegiata di Santa Maria Assunta, pieve romanica, risalente al 756, ricostruita dopo il terremoto del 1117.
A far da degna compagnia ai nostri "gioielli" padani segnalo altri due comuni, stavolta del meridione d'Italia, che hanno dato i natali a due fidentini d'importazione.
Montescaglioso, in provincia di Matera, è il paese di Antonio Ditaranto, (Tonino per chi lo conosce). Fautore di uno stretto scambio culturale e di eccellenze alimentari tra il suo comune d'origine e quello di Fidenza Antonio Ditaranto nel dicembre scorso ha organizzato un concerto al teatro Magnani titolato a Giuseppe Verdi scomodando la Banda musicale di Montescaglioso che ci ha offerto pregevoli motivi del repertorio verdiano. Per chi vuol visitare questo splendido borgo consiglio di cominciare cliccando qui.
L'altro paese è San Marco in Lamis in provincia di Foggia, è la patria di Francesco Paolo Nardella già insegnante in un istituto cittadino oggi in pensione, che, tanto per cambiare, da quest'anno docente di un corso all'Unitre (Università delle tre età) sempre qui a Fidenza.
San Marco offre splendidi itinerari nel Parco Nazionale del Gargano, suggestiva questa immagine che ci mostra l'antico borgo in epoca normanna.
“Gioielli d’Italia” (dal sito istituzionale)
Il progetto “Gioielli d’Italia” nasce dalla collaborazione istituzionale tra il
Dipartimento per gli Affari regionali, il turismo e lo sport e l’Anci.
Obiettivo, valorizzare in modo unitario le offerte turistiche dei piccoli Comuni
e promuovere le caratteristiche e le tradizioni culturali dei territori in un
percorso ideale attraverso l'Italia.
I Comuni
vincitori della Prima edizione
Sono
21 i Comuni vincitori della prima edizione del concorso. Il Premio è stato
consegnato ai sindaci il 12 febbraio 2013 dal ministro Piero Gnudi. Alla
cerimonia hanno partecipato il Comitato di valutazione presieduto dal Maestro
Ermanno Olmi e una rappresentanza dell'Anci. I Comuni premiati potranno
fregiarsi del titolo e utilizzare il marchio per gli anni 2012 – 2017,
e costituiscono il primo nucleo del circuito “Gioielli d’Italia”.
Foto Premiazione
Sindaci dei Comuni "Gioielli d'Italia" 12.02.2013
Il
Progetto
L'iniziativa
è prevista dall’Accordo-Quadro sottoscritto il 23 settembre 2010 tra il Ministro
per il turismo e il Presidente dell’ANCI. Il decreto del Ministro degli affari
regionali, turismo e sport, che disciplina il bando, è stato firmato il 10
maggio 2012 e il primo bando di partecipazione per i Comuni è stato pubblicato
sul sito del Governo il 14 settembre 2012, con scadenza a novembre. Scopo del
progetto è promuovere il "buon vivere" italiano, contribuendo ad incrementare le
politiche di destagionalizzazione attraverso la valorizzazione del patrimonio
ambientale, culturale, turistico, storico-urbanistico, architettonico ed
enogastronomico del sistema delle Autonomie locali italiane, nell’ottica del
recupero e del rilancio dell'immagine dell'Italia.In particolare, l'iniziativa
intende promuovere lo stile di vita italiano tra i turisti stranieri o italiani
desiderosi di approfondire anche gli aspetti meno noti dell'offerta del nostro
Paese.
Queste
le buone pratiche riconosciute e promosse dal progetto:
-
tutelare e rendere fruibile per il turista il proprio patrimonio architettonico o naturale;
-
mantenere la propria capacità di ospitalità e di accoglienza turistica;
-
conservare il proprio sistema di attrattive sul territorio;
-
attuare politiche di promozione dell'offerta culturale;
-
attuare iniziative per l'accessibilità e l'informazione turistica.
Quello al centro, con foglio in mano,è Angelo Cera, sindaco di S.Marco in Lamis nonchè deputato uscente (e non rientrante), amico d'infanzia, convertito al verbo dei "Casini" (non tutte le ciambelle riescono col buco !).
RispondiEliminaFranco Nardella