sabato 10 maggio 2014

Sosteniamo il restauro del Santuario di Madonna Prati



Si avvicina il 13 maggio, inizio dei pellegrinaggi mensili diocesani, in memoria delle apparizioni della Madonna di Fatima. I pellegrini si chiederanno che cosa è stato fatto in un anno per salvare il nostro santuario del Santissimo Nome di Maria in Madonna Prati. Il sacro edificio, progettato dall’architetto e sacerdote Francesco Callegari nell’anno 1690, ha ancora bisogno di urgenti restauri. 

Dobbiamo constatare amaramente (e la cosa rischia di prolungarsi nel tempo) che la situazione economica italiana non è stata favorevole alla raccolta di offerte e neppure la commemorazione del secondo centenario della nascita del Maestro Giuseppe Verdi ha favorito, in qualche modo, il pellegrinaggio al santuario nonostante si possa affermare che la nascita artistica-musicale del Maestro è avvenuta proprio a Madonna Prati per merito del parroco di allora, don Paolo Costa, che ha iniziato il bambino Giuseppe Verdi alla musica. 
Stampa e TV hanno ignorato il fatto. Alla casa natale di Roncole Verdi i pullman di visitatori sono stati tanti, ma a Madonna Prati pochissimi.
Da ricordare che in settembre 2013 si è svolta anche l’importante iniziativa “Le prime armonie di Giuseppe Verdi” con l’esposizione della spinetta originale di Giuseppe Verdi (conservata, oggi, presso “La Casa di Riposo per Musicisti” di Milano) a cura dell’Associazione Madonna dei Prati”. 
Don Adriano Contestabili, amministratore parrocchiale, ha informato che le offerte raccolte, in quest’ultimo anno, sono state poche. Nonostante tutto si è cercato di fare lo stesso i lavori urgenti come la riparazione dei tre cornicioni della casa canonica estremamente pericolosi per la incolumità dei visitatori: e due sarebbero presto caduti sulla strada. 
Si è constatato la necessità di rifare il tetto del santuario, ma la mancanza di fondi economici ha costretto l’amministrazione parrocchiale a sostituire solo le tegole rotte o mancanti limitandosi a cercare di eliminare le infiltrazioni di acqua piovana che danneggiavano l’ambiente interno della chiesa. Sono stati riattivati gli scoli delle acque dal cortile ed è stata pulita anche la cancellata che chiude la corte antistante la facciata.
Sono sempre aperte le sottoscrizioni per i lavori che rimangono da fare quali il restauro dell’intero tetto del santuario, la messa a norma degli impianti, i nuovi servizi igienici per i visitatori, la ristrutturazione del locale legnaia, l’attivazione di una sala riunioni per ricordare Giuseppe Verdi e Giovannino Guareschi, la sistemazione della corte, la predisposizione degli spazi per il parcheggio delle automobili e dei pullman, ecc. Per far conoscere la situazione nelle chiese della Diocesi è stato esposto un manifesto: “SALVIAMO IL SANTUARIO DIOCESANO DI MADONNA PRATI”. 
Con la fiducia nella Madonna, che mai ha abbandonato chi è alle prese con le necessità del suo popolo devoto, confidiamo nei contributi dei parrocchiani attuali, ex parrocchiani, amici e benefattori nella certezza che Dio li ricompenserà. E ringraziamo i benefattori che fino ad oggi si sono mostrati generosi verso il santuario.
Mons. Albino Buzzetti

Articolo da "il Risveglio" settimanale della Diocesi di Fidenza del 9 maggio 2014



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