Grazie ad un lavoro inteso e molto qualificato da parte dei soci e della Famiglia Fidentina, che si è svolto negli ultimi mesi, è stata inaugurata domenica 20 settembre la mostra fotografica “Fidenza: immagini di una volta” , allestita molto bene presso il Centro Culturale San Michele di Fidenza.
Dopo la benedizione da parte del parroco don Gianemilio Pedroni il vice sindaco Alessia Gruzza ha tagliato il nastro inaugurale alla presenza del Presidente della Famiglia Fidentina Walter Cremona, del Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi, degli assessori Davide Malvisi e Fabio Bonatti, degli esperti di storia locale Mirella Capretti ed Ircano Cogato, di tanti visitatori oltre che dei soci del benemerito sodalizio culturale fidentino.
La mostra espone le fotografie della collezione della Famiglia Fidentina, ritraggono immagini di Fidenza e della vita del Borgo tra l'inizio del 1900 e la fine della seconda guerra mondiale, tutte collocate in un percorso storico cronologico e con una breve ma efficace didascalia descrittiva.
Il saluto di apertura è stato effettuato da Nino Secchi a nome di tutta l'associazione:
“La mostra fotografica che la Famiglia Fidentina ha sapientemente ed accuratamente allestito può in effetti incontrare diversi pareri, oltre a quello di piacere o non piacere. La si può interpretare come una raccolta malinconica di immagini, quasi sterile e muta in un messaggio che non viene colto oppure si può interpretare come un ausilio di una viva riscoperta e, specialmente, per i più giovani addirittura anche una scoperta, di tempi trascorsi e nemmeno poi tanto lontani.
La Famiglia Fidentina ha voluto certamente far leva sull’aspetto non solo didattico, ma sollevare quel velo a volte scuro che non permette di rivivere un passato che ci appartiene e che è parte innegabile della nostra storia e della nostra cultura.
Sta di fatto, ed è una triste realtà, che le nostre radici si stanno perdendo o almeno cercano di confonderlo ed è appunto merito di rivisitazioni, come questa mostra fotografica, che ci ricorda una storia che è e rimane nostra. Grazie ancora alla Famiglia Fidentina.
Un grazie particolare ed affettuoso per l’impegno profuso, oserei dire per l’amore dimostrato per questa rassegna fotografica, a Franco Plizza; oltre ai collaboratori Aurelio Magnani, Nando Barborini, al maresciallo Rino Mignani, ad Ambrogio Ponzi ed Arnaldo Maioli. A loro, di nuovo, il nostro plauso ed il nostro più sincero “grazie” che, naturalmente, si estende al Consiglio Direttivo della Famiglia Fidentina”.
“La mostra fotografica che la Famiglia Fidentina ha sapientemente ed accuratamente allestito può in effetti incontrare diversi pareri, oltre a quello di piacere o non piacere. La si può interpretare come una raccolta malinconica di immagini, quasi sterile e muta in un messaggio che non viene colto oppure si può interpretare come un ausilio di una viva riscoperta e, specialmente, per i più giovani addirittura anche una scoperta, di tempi trascorsi e nemmeno poi tanto lontani.
La Famiglia Fidentina ha voluto certamente far leva sull’aspetto non solo didattico, ma sollevare quel velo a volte scuro che non permette di rivivere un passato che ci appartiene e che è parte innegabile della nostra storia e della nostra cultura.
Sta di fatto, ed è una triste realtà, che le nostre radici si stanno perdendo o almeno cercano di confonderlo ed è appunto merito di rivisitazioni, come questa mostra fotografica, che ci ricorda una storia che è e rimane nostra. Grazie ancora alla Famiglia Fidentina.
Un grazie particolare ed affettuoso per l’impegno profuso, oserei dire per l’amore dimostrato per questa rassegna fotografica, a Franco Plizza; oltre ai collaboratori Aurelio Magnani, Nando Barborini, al maresciallo Rino Mignani, ad Ambrogio Ponzi ed Arnaldo Maioli. A loro, di nuovo, il nostro plauso ed il nostro più sincero “grazie” che, naturalmente, si estende al Consiglio Direttivo della Famiglia Fidentina”.
Il Vice Sindaco Alessia Gruzza ha ricordato come le tante ed efficaci foto che sono state raccolte con amore dalla Famiglia Fidentina rappresentino momenti molto importanti della nostra storia recente che interessano sia la nostra città che tante famiglie.
E' stato poi molto bello ascoltare la descrizione delle immagini da parte dei più anziani che in alcune foto si riconoscevano direttamente oltre a descrivere i luoghi della loro infanzia poi in molti casi stravolti dalla tragedia della seconda guerra mondiale.
La mostra merita assolutamente una visita attenta. Un occasione da non perdere soprattutto per i giovani che possono farsi una memoria storia dei luoghi che oggi fanno parte della loro esistenza.
La mostra resta aperta fino al 4 ottobre incluso ed è visitabile tutti i giorni feriali dalle 16 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18.
A.T.
Può sembrare incredibile, ma vengo a sapere ora di questa iniziativa. Sino a quando si protrarrà la mostra e quali sono gli orari e i giorni di apertura? Grazie.
RispondiEliminaCome indicato alla fine dell'articolo la mostra resta aperta fino al 4 ottobre incluso ed è visitabile tutti i giorni feriali dalle 16 alle 18 e la domenica dalle 10 alle 12 e dalle 16 alle 18 nella chiesa sconsacrata di San Michele Arcangelo.
EliminaC'è un catalogo, un album per i lontani nostalgici di Quella Fidenza?
RispondiEliminanon vedo l'ora di riuscire ad andarci, è sempre bello cercare di capire di quale luogo si tratti essendoci stati tanti cambiamenti, chissà che domenica riesco a portarci la famiglia
RispondiEliminaIl Presidente della Famiglia Fidentina Cremona Paolo unitamente al Consiglio Direttivo sentitamente ringrazia per la pubblicazione.
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RispondiEliminaDesidero rispondere non anonimamente al valoroso ed intrepido "anonimo". I lontani "nostalgici" di "quella Fidenza" è vero che nutrono la triste sensazione della nostalgia... ma per il futuro, per il futuro della nostra città, dei nostri giovani e della nostra Nazione. Ovviamente il valoroso anonimo non è identificabile, ma facilmente catalogabile nella sottospecie umana. Nino Secchu
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