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mercoledì 28 ottobre 2015

Fabio Bonatti porta le streghe davanti al Duomo


Prosegue l'opera di valorizzazione del nostro Duomo in vista dell'ormai imminente inserimento nel patrimonio Unesco. 
Dopo gli eccessi delle notte della festa patronale, culminati col petardo in bocca al leone, ora  "per chi vorrà celebrare la serata delle streghe, la festa proseguirà fino a tarda ora con Dj set e buffet a tema in piazza Duomo".
Il dinamico assessore Fabio Bonatti, assicurando la presenza in Piazza Garibaldi di giochi gonfiabili, promette anche la sfilata di mascherine horror "per Halloween, la festa più paurosa e divertente dell'anno" di origine anglosassone che si concluderà appunto davanti alla Cattedrale.

La proposta del Comune:
Halloween è una festa dall'appeal crescente anche in Italia e il Centro Commerciale Naturale ha deciso di cogliere questo momento di festa per vivere allegramente il cuore della città. Sarà un'occasione di divertimento e di incontro per tutta la famiglia grazie alle tante iniziative che gli aderenti al Ccn hanno saputo organizzare anche in questa occasione, con la preziosa collaborazione delle Associazioni di Categoria. Aspettiamo numerosi i bambini ma anche gli adulti, che a partire dal tardo pomeriggio troveranno eventi dedicati e tanta animazione”, ha detto l'assessore alle Attività produttive, Fabio Bonatti.

La reazione della Chiesa fidentina:
"No ad Halloween, la festa pagana delle zucche vuote (di nome e di fatto) che vorrebbe soppiantare le feste cristiane con il binomio “dolcetto-scherzetto”. Sì invece a Holywen, la veglia di preghiera per una notte di luce e di santi, che il gruppo di preghiera “Progetto d’amore” promuove per sabato 31 ottobre alle 21 presso la parrocchia di s. Michele. La notte di luce e di santi viene celebrata lo stesso giorno e alla stessa ore presso le parrocchie del Duomo e di s. Giuseppe."



PARALLELO STORICO
Un proclama del Comune di Borgo S.Donnino, pubblicato il 22 Luglio 1730; inizia così "Grida per il Sito del Mercato de Bestiami. Volendo il Serenissimo Signor Duca Padrone sradicare l'indecenza ed abuso cominciato ad introdursi da Paesani di formare il Mercato d'ogni sorta di Bestie sul piazzale della Chiesa ......." 

I motivi dell'indecenza e dell'abuso vengono poi così elencati: "i muggiti delle bestie", "il cicaleccio dei concorrenti al Mercato", "le parole oscene" e le "detestabili bestemmie".

3 commenti:

  1. Boicottiamo tutti questa questa assurda ed inutile festa che non ci appartiene e contrasta enormemente con la nostra cultura

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  2. Germano, parla per te; io la festegggio con ben 10 amici, e resta solo un pretesto per ritrovarci tutti a cena, in casa mia, e per passare qualche ora in allegria conviviale, senza nessun altro fine diabolico, demoniaco e di celebrazione di Messe nere.

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  3. Non è del tutto vero che la tradizione della zucca di Halloween arrivi da oltreoceano o da culture nordiche.
    Non esiste infatti solo la festa di Halloween di derivazione celtica, che tra il 31 ottobre e il 1 novembre segnava il Capodanno, facendo tornare i morti sulla terra per la rinascita dell’anno a nuova vita. Ci sono anche tradizioni popolari italiche che, in occasione di alcune celebrazioni, e specialmente nel mese di novembre, a volte in corrispondenza con Sant’Andrea (30 novembre), rappresentavano i varchi tra i vivi e i morti con zucche con occhi e naso intagliati e una lucerna all’interno. In questi casi, la zucca interveniva simboleggiando il legame fra vivi e morti. Nella tradizione contadina europea, infatti, la zucca è sempre stata considerata un contenitore “soprannaturale” delle anime dei defunti. Nelle zone rurali della Toscana, per esempio, tra agosto e ottobre, la zucca, chiamata “Morte secca”, veniva posta sui muretti dopo il tramonto, con alcuni stracci che simulavano una veste. L’uso di intagliare le zucche e illuminarle con una candela si ritrova anche in Lombardia e in Liguria e in quasi tutta la Pianura Padana (le “lümere”). Nel Veneto la candela all’interno della zucca simboleggiava la resurrezione dei defunti. Nell’Italia meridionale, dopo aver celebrato i morti, era tradizione fare un banchetto, lasciando a tavola posti vuoti per i defunti della famiglia. Fonte: profilo facebook Laura Malinverni https://www.facebook.com/photo.php?fbid=1147116018651238&set=a.100245706671613.331.100000585510952&type=3&theater

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