venerdì 25 marzo 2016

Quando la Parola resta muta

Nella luce tenue di poche lampade il Duomo, fatto sepolcro, accoglie in una cappella laterale su bianco lenzuolo, steso su precarie lignee strutture, il corpo del Cristo morto.

Scultura lignea del Cristo Morto esposta nel Duomo di Fidenza in occasione del Venerdì Santo nella seconda cappella di destra. La scultura apparteneva all'oratorio della Madonna del Pilastro di Fidenza distrutto dalle bombe nel 1944 ...... continua a leggere ...
La parola resta muta e solo la musica può esprimere la drammaticità del momento ascoltiamola.



Pubblicato il 25 mar 2016
Johann Sebastian Bach: “Erbarme Dich” dalla Passione secondo Matteo 

L’aria che proponiamo a coronamento del nostro itinerario di Quaresima nell’anno della Misericordia è una delle più incantevoli creazioni di Bach ed uno dei momenti più indimenticabili della Passione secondo Matteo. Il suo testo verbale è scarno, essenziale: è un’invocazione di pietà rivolta alla misericordia di Dio, cui il credente si appella non per i propri meriti, ma solo per la forza delle proprie lacrime. La compassione che la contemplazione della Passione suscita nel fedele è l’appiglio cui egli si aggrappa per suscitare, a sua volta, la compassione del suo Dio. L’aria esprime i sentimenti di Pietro dopo che ha rinnegato il Signore, e segue immediatamente la proclamazione, in recitativo, del testo evangelico in cui si narra del suo pianto amaro.
I protagonisti musicali dell’aria sono due, il contralto e il violino solista, accompagnati dagli archi dell’Orchestra I. Il timbro di questi ultimi era stato sempre associato, nella Passione secondo Matteo, alla voce di Cristo, della quale aveva sempre costituito una sorta di aureola musicale. Il violino intesse attorno alla voce delle ghirlande di note e di “sospiri”, secondo il classico topos della musica barocca; entrambi i solisti ripetutamente presentano un frammento melodico che in Bach rappresenta la preghiera ed il desiderio. L’agilità e l’estensione del violino, che abbracciano e trascendono quelle della voce umana, sembrano suggerire che laddove la supplica dell’essere umano sembra senza speranza, la Grazia divina la completa, la incornicia e le dà compimento. 

Video e commento di Chiara Bertoglio (www.chiarabertoglio.com)


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