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martedì 5 luglio 2016

Lo Stirone alla Granella: tra storia, cronaca e miserie


Anche se abusivamente utilizzata questa mia foto del 1953 è l'unica testimonianza che ho reperito della vecchia Ponzella che per tanti anni servì da collegamento con l'Oltrestirone verso  la bassa di Bastelli e Castione.

Questa foto del 1976 ci mostra il guado che sostituì la Ponzella inadatta al traffico delle automobili che ormai avevano a loro volta sostituito le biciclette come mezzo di locomozione popolare. Durò quasi quarant'anni poi alla fine cedette. Politici, ingegneri ed architetti si misero all'opera.
 
Questa foto è del 14 novembre 2009, erano da qualche ora iniziati i lavori di consolidamento dell'alveo del torrente Stirone, e, dal punto più alto dell'argine sinistro, il Presidente della provincia Vincenzo Bernazzoli dichiarava che il guado sarebbe stato al più presto ripristinato. Come potevano non credere i fidentini al quasi compaesano? 
Ed avevano ragione, la promessa è stata rinnovata in forme anche più solenni dallo stesso Bernazzoli, direttamente o per interposta persona per quasi cinque anni.
Intanto questo nostro scatto fotografico era diventato quasi un'icona, ripreso dalla stampa e dal web senza citazione dell'origine.



Insieme a due bastardini che ho avuto modo di conoscere per puro caso ho asseverato le condizioni del guado dopo il collauda che la piena; modesta in verità, di questi giorni. 
Il collaudo statico l'hanno eseguito i due randagi essendo meglio attrezzati per non scivolare sul sottile strato di fango che copriva la superficie del transito auto veicolare. Nessun apparente problema che non potesse essere previsto. In tilt ed inservibile la modernissima strumentazione di rilevazione in tempo reale (foto sotto)


Tra divieti di transito, ostruzioni od altro l'inservibile guado ha in qualche modo campato sino ad oggi, ma un'importante quanto ridicola notizia ci dice che:


10 commenti:

  1. Un altro (se era necessario!) esempio di come sono gestite le opere pubbliche dalle Amministrazioni Comunali. Io ritengo che se dovessero pagare di tasca propria o pagare in caso di opere non portate a termine le cose sarebbero notevolmente diverse! Ricordiamo sempre che i soldi utilizzati sono i nostri, provenienti dalle tasse salatissime che siamo costretti a pagare nostro malgrado. Se i nostri soldi-tasse fosse utilizzati bene nessuno si lamenterebbe di doverle pagare!
    Fidentina del sasso.

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  2. La Ponzella, quella della prima foto, fa parte dei miei ricordi d'infanzia indelebili.Erano i tempi della RSI: mia mamma e mio zio si arrabattavano per guadagnare qualche £ vendendo rotoli di stoffa rigatina nelle campagne dei dintorni.
    All'appuntamento proprio in quel luogo tra loro c'ero anch'io con la mia biciclettina, dopo aver attraversato la traballante ponticella fummo bloccati da una pattuglia della BN. Ricordo perfettamente il graduato che tenne un lungo interrogatorio ai miei; io in mezzo a loro avevo il naso contro la sua pistola, non nel fodero ma fasciata da un cinturino. Si, la Punzèlè di allora la ricordo ancora nitidamente tra cronaca e miserie.

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  3. Per un guado spettacolare, si potrebbe interpellare Christo; è riuscito a collegare le due rive del Lago d'Iseo, non avrebbe difficoltà per quelle dello Stirone. L'unica faccenda spinosa risiederebbe nel suo compenso, che non penso che sarebbe facilmente abbordabile.

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  4. Se tanto mi da tanto, pensate cosa potrebbe accadere al ponte sullo Stretto!

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  5. Par tirèr via tri spròcch, ga vrarà mîa 'n inšgnêr an?

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  6. Una volta ripristinato il guado, in caso di forti piogge saremo punto e a capo? Ho sentito vociferare che chi si trovava e si trova nell'impossibilità di utilizzare la ponzella voleva provvedere in autonomia a liberarla, ma c'è stato il veto. Costo zero .............

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  7. E' tutta colpa della grande piena di febbraio, cavolo.
    Eh si, è il torrente ad avere tutte le responsabilità del caso.
    Mi sembra invece molto evidente che chi ha progettato la passerella non ha tenuto conto di quanto fosse più lunga la vecchia, almeno una quindicina di metri per permettere il flusso delle acque senza troppi problemi. E ricordiamoci che nei decenni scorsi pioveva e nevicava sul serio, il torrente aveva una portata decisamente superiore per molti mesi all'anno.
    Adesso appena vengono quattro gocce la meraviglia tecnologica va a ramengo, mesi e mesi di attesa per tirare via "tri spròcch" e passare con un trattore e una paletta a togliere la fanghiglia.
    Almeno questo si poteva fare, anche a gratis, mentre per i lavori nell'alveo del torrente si poteva tranquillamente aspettare l'estate senza arrecare disagi ai residenti.
    Invece... :-(

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  8. Vedere la prima foto che ritrae l'originale Ponzella, mi ricorda il rumore delle traversine di legno ed il sobbalzare della bicicletta quando ci si passava sopra.

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  9. Viene naturale e spontaneo il confronto con i ponti fatti costruire da Maria Luigia quasi da duecento anni, sia per la durata che per la portata veicolare.

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