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domenica 26 giugno 2022

I volti e le storie del fiume Po in un docufilm di Fabio Pasini


VOCI D'ACQUA è il nuovo documentario di Fabio Pasini. Selezionato per essere presentato alla 25esima edizione del Festival CinemAmbiente di Torino nella sezione Made in Italy il 10 giugno, viaggerà poi per tutta l'estate lungo l'asta del fiume Po.


29 giugno mercoledì, ore 21.30

VOCI D’ACQUA
Uno straordinario docufilm girato in presa diretta da Fabio Pasini

Protagonisti i volti e le storie del fiume Po.
Direttamente da CinemAmbiente, con la Presenza del regista.
Cortile OF - Via Berenini - Fidenza
(In collaborazione con My Cinema / Fidenz@ Cultura)

Volevo raccontare il mondo dei fiumi in cui vivo, il Taro e il Po, è un documentario che cerca di far vivere allo spettatore un’esperienza quasi diretta, come se ci si ritrovasse lì in mezzo a questa natura, per molti impensata, accompagnati da queste narrazioni, un grande spot d’amore descritto in una trentina di storie.
“Voci d’acqua” prende spunto dalla discesa che ho fatto con mio figlio Brenno di dodici anni: siamo partiti da casa, abitiamo di fianco all’argine del Taro, e con le nostre canoe siamo arrivati al mare, mentre Barbara con Ella, nostra figlia di nove anni, hanno fatto lo stesso tragitto in bicicletta. Alla musica ha pensato Elisa, che vive in un paese rivierasco, ed alla canzone finale Sandro, anche lui nato e vissuto vicino all’argine del Grande Fiume.
spiega l’autore Fabio Pasini.

Il progetto, realizzato con il patrocinio di Legambiente Aironi del Po e WWF Rovigo, e con la collaborazione di diverse amministrazioni comunali, prende corpo da domande innate all’ethos pasiniano:
“Abbiamo bisogno della Natura, di spazi improduttivi e silenziosi, di un luogo dell’anima? Può esistere un luogo del genere nell’area più produttiva d’Italia? In un mondo che non torna indietro, ma sa riflettere sul passato, si può pensare al futuro?
Ecco dunque una testimonianza dell’oggi che non ricerca un Eden perduto o un passato tribolato e virtuoso, ma uno spaccato della quotidianità che si intreccia con storie vissute. Un racconto di immagini dal taglio fotografico in cui il filo narrativo segue il pensiero dei protagonisti che con voce fuoricampo raccontano il proprio bisogno di vivere le acque lungo l’asta del Grande Fiume.



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