Sabato 11 giugno presso la sede della Biblioteca Civica “Michele Leoni” del Comune di Fidenza, si è avuta, la consegna, in esecuzione del provvedimento di dissequestro emesso dall'Autorità Giudiziaria di Parma, di due importanti testimonianze bibliografiche che pertanto ritorneranno nel patrimonio della biblioteca. Entrambe le opere bibliografiche erano state oggetto di illecita sottrazione, avvenuta in data imprecisata, ai danni dello stesso Istituto bibliotecario.
Presenti alla cerimonia il Comandante Provinciale dell'Arma di Parma, Col. Pasqualino Toscani, il Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia, Tenente Col. Guido Barbieri, il Sindaco del Comune di Fidenza, Andrea Massari e l'Assessore alla Cultura, Maria Pia Bariggi.
Il Sindaco Massari e il Col. Toscani hanno aperto l'incontro lasciando poi la parola al Ten. Col. Guido Barbieri, Comandante del Nucleo Carabinieri per la Tutela del Patrimonio Culturale (TPC) di Perugia che è entrato nella sua esposizione nei dettagli dell'operazione di recupero.
Il secondo è un testo a stampa in italiano-latino dal titolo "Delle orazioni scelte di M. Tullio Cicerone" con commenti e note di Don Raffaele Marchesi (Magione 25/02/ 1810 — Firenze 08/07/ 1871), presbitero, insegnante e scrittore impegnato nella costituzione delle scuole notturne, destinate all'emancipazione sociale delle classi popolari perugine dell'Ottocento; pubblicato dalla tipografia Aldina di Prato, l'opera raccoglie, rilegati, i due testi "Orazioni di genere giudiziale" (1856) e "Orazioni di genere deliberativo" (1859).
L'indagine che ha portato gli "investigatori dell'arte" umbri a sequestrare i due testi, individuati assieme ad altro materiale bibliografico di "non chiara" provenienza e sul quale sono ancora in corso le verifiche del caso, ha preso avvio nel 2021 e, come spesso avviene per questa particolare e molto ricercata tipologia di beni culturali, si è sviluppata dall'approfondimento di un annuncio di vendita online pubblicato sul portale "eBay".
Nello specifico, la verifica ha riguardato un utente che ha ricondotto gli investigatori ad un'attività di commercio librario della provincia parmense.
L'inserzione risultata "interessante" sotto il profilo investigativo per i Carabinieri del Reparto specializzato dell'Arma, che da oltre cinquant'anni si occupa di prevenzione e contrasto alle aggressioni ai danni del patrimonio culturale, riguardava la vendita di alcuni testi che hanno attirato l'attenzione per la loro particolare natura e per alcuni segni distintivi considerati vere e proprie "Impronte digitali" gli ex libris, i timbri o le annotazioni di appartenenza - in alcuni casi alterati con abrasioni e cancellature per impedire l'individuazione dei luoghi di provenienza. Questi dettagli hanno fatto sorgere il dubbio che i libri in questione potessero provenire da raccolte pubbliche che, per legge, sono inalienabili e, pertanto, non dovrebbero trovare collocazione in collezioni private, così come nel libero commercio.
Gli accertamenti sono stati svolti grazie alla consultazione della "Banca dati dei beni illecitamente sottratti', il più grande e importante database informatico a livello internazionale che raccoglie milioni di informazioni descrittive e fotografiche di oggetti d'arte trafugati da ricercare, e al formale riconoscimento effettuato dal personale della biblioteca che, informato dai Carabinieri, ne aveva riscontrato e confermato l'ammanco. Alla luce dei risultati investigativi, l'Autorità Giudiziaria di Parma ha disposto il sequestro dei due libri e, successivamente, la loro restituzione quali beni pubblici tutelati dalla normativa (D. Lgs 42/20004 "Codice dei beni culturali e del Paesaggio").
Squisitamente culturale l'intervento della Prof.ssa Maria Pia Bariggi che si è soffermata sulle prime pagine di titolazione dei due volumi evidenziando alcuni lemmi e parole oggi desueti o di diverso significato.
"Dictionarium Latinum Ambrosii Calepini, nunc recens post omnes impressiones et casti atum, et auctum" pubblicato a Venezia nel 1546 |
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