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domenica 1 gennaio 2023

Un ennesimo (doppio) riconoscimento per la Direzione Didattica Ilaria Alpi

Attilio Lattes porterà la sua testimonianza  giovedì 23 febbraio
 alle ore 18 presso il Teatro Magnani. Siete tutti invitati.


Doppio riconoscimento per la Direzione Didattica Ilaria Alpi di Fidenza. 
L'Ufficio Scolastico Regionale per l'Emilia-Romagna ha pubblicato in questi giorni l'esito della selezione regionale del Concorso “I giovani ricordano la Shoah” – XXI Edizione A.S. 2022/2023 rivolto a tutti gli allievi del primo e del secondo ciclo di istruzione.
Il concorso per l’anno scolastico 2022/2023 era bandito dal Ministero dell’Istruzione sotto l’alto Patronato del Presidente della Repubblica, in collaborazione con l’Unione delle Comunità Ebraiche Italiane (UCEI). 
Si tratta della XXI edizione del bando che, negli ultimi anni, ha sempre visto la Direzione Didattica di Fidenza aggiudicarsi la fase regionale e, in due occasioni, il riconoscimento a livello nazionale, ricordiamo, infatti, la premiazione del Presidente della Repubblica nel 2018 e la menzione del 2021, anno in cui non è stato possibile per la Scuola essere premiata in presenza al Quirinale per le restrizioni legate alla pandemia, e la conseguente effettuazione della Cerimonia con collegamento on line con le varie scuole vincitrici.
I due progetti premiati a livello regionale per il primo ciclo riguardano, come mai avvenuto, due plessi scolastici della stessa Istituzione Scolastica: la Direzione Didattica Ilaria Alpi di Fidenza diretta dalla prof.ssa Lorenza Pellegrini.

Al doppio successo scolastico si aggiunge pertanto quello cittadino e la grande soddisfazione del Dirigente Scolastico.

Ora si apre la fase della selezione nazionale, con la possibilità, per la Direzione Didattica Ilaria Alpi, di essere per la terza volta premiata a Roma dal Presidente della Repubblica.

I due lavori saranno mostrati alla cittadinanza in occasione del Consiglio Comunale straordinario del 27 gennaio, a cui la Direzione Didattica è stata invitata.

Si ringrazia il Comune di Fidenza, nella persona dell'Assessore alla Cultura, via Francigena e Urbanistica, prof.ssa Maria Pia Bariggi, per la collaborazione all'organizzazione di questo eccezionale avvenimento.


Riviviamo ora le due interessantissime esperienze dando voce agli insegnanti.



LA PAROLA AI DOCENTI DELLA 5^ C DE AMICIS


La classe 5^ C della scuola De Amicis, guidata dagli ins. Giorgia Bardi, Annarita Frati, Anna Maiorano, Tito Ponzi, Barbara Ponticelli ha scelto l’attività del concorso dopo la lettura della poesia “Filo spinato” di Peter, il bambino prigioniero nel campo di Terezín.

Da qui, tutte le domande dei bambini hanno delineato la primissima struttura di tutto il lavoro. Non c'è stata, infatti, una delineata progettazione iniziale; le idee sono sorte in itinere attraverso i bambini, colte da tutti gli insegnanti che hanno svolto attività di raccordo nel team.

In particolare, la domanda “Chissà se c’è ancora qualche superstite di Terezín” ha portato alla scoperta di Ivan Klima, che è diventato così il protagonista dell’ elaborato intitolato “La verità dell’inganno”.

Gli alunni, a seconda delle attività, hanno lavorato a classe intera, individualmente e a gruppi; hanno letto, ascoltato e rielaborato per poter poi scrivere, hanno disegnato, colorato e ballato: per alcune settimane è stata rimodulata l'organizzazione scolastica nella scansione oraria delle discipline, in particolare riguardo ad Arte, Tecnologia, Italiano ed Educazione civica.

Gli insegnanti hanno comunicato ai loro alunni il piacere di “imparare insieme”, spiegando che grazie a questa occasione anche loro avevano conosciuto la storia di una persona di cui, forse, non avrebbero nemmeno scoperto l’esistenza.

L’iniziale stupore, dovuto al fatto che i bambini pensino al maestro onnisciente, si è trasformato in desiderio di scoprire sempre di più quel campo tristemente noto appunto come il campo dell’inganno.

La classe ha incontrato un’insegnante esperta di Shoah, Anna Pancini, che  ha guidato alla scoperta di Terezín e ha inquadrato questa triste realtà a livello spazio temporale; per approfondire l’ esperienza gli insegnanti hanno aderito alle proposte dell’ANPI ISREC “La storia attraverso i film” e “Memoria, pietre d’inciampo”, oltre ad aver programmato la visita al Museo Ebraico di Soragna e al Binario 21 di Milano per “tenere uno sguardo sul passato per capire gli errori commessi e uno sul futuro per cercare di non ripeterli più".



LA PAROLA AI DOCENTI DELLA 5^ G e 5^ I ONGARO


Il lavoro dal titolo “Dietro di noi l’orrore, davanti a noi la speranza” è stato realizzato dagli alunni delle classi 5^ G e 5^ I della scuola Primaria Ongaro, coordinati dagli insegnanti Francesca Capozzi, Daniela D'Angerio, Donatello Di Cicco, Anna Maria Franzoni, Enza Ganci, Anna Lorenzo, Valentina Pascarella, Giordana Tricò e Antonietta Vastola.


Il video racconta la storia di Attilio Lattes, sopravvissuto ai rastrellamenti del ghetto di Roma, che i bambini hanno potuto incontrare via meet grazie all’aiuto di David Di Consiglio della Fondazione Museo della Shoah di Roma.


I ragazzi si sono molto emozionati e con le loro tantissime domande hanno dimostrato la volontà di stabilire un contatto e di approfondire la sua storia.

In classe hanno compreso non solo quello che è accaduto a lui, ma quello che un intero popolo ha dovuto sopportare durante gli anni delle leggi razziali.

Sono stati visionati alcuni documentari, ricercati giornali e manifesti dell'epoca che sono poi stati riprodotti dagli alunni.

Si sono resi conto che la vera “fogna” era fatta di razzismo, indifferenza, odio, discriminazione e hanno pensato di utilizzarla come metafora e di costruirne una.

Hanno riflettuto sulle parole e gli oggetti che potessero rappresentare al meglio l'orrore e la devastazione che hanno attraversato quegli anni.

E' stato un lavoro sinergico: grazie alle famiglie degli alunni sono stati reperiti numerosi materiali, foto e documenti, mentre, con l’aiuto di tanti amici è stato realizzato un tunnel vero e proprio che è stato tappezzato di parole e di oggetti che potessero aiutare le persone che lo attraverseranno a immedesimarsi, per finzione, in quello che è accaduto durante la Shoah.

La struttura e il telo sono stati donati da due aziende del territorio, una scuola professionale ha aiutato a montare il tunnel e un genitore ha coordinato la realizzazione del video.

Dopo tanto orrore una speranza ha illuminato le riflessioni degli alunni: Attilio non è stato lasciato solo, si è salvato perché alcune persone hanno scelto di stare dalla parte giusta della storia, mettendo a rischio la propria vita.

Questo è l’insegnamento più grande che possiamo trasmettere alle future generazioni: bisogna sempre scegliere la cosa giusta, anche quando è faticoso, anche quando comporta dei rischi.


Ecco le Istituzioni Scolastiche selezionate a livello regionale:




3 commenti:

  1. Grazie. Complimenti veramente, bravi tutti.

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  2. Complimenti...un grande team la direzione didattica!

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  3. Che devo dire grandissima emozione ho pianto

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