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mercoledì 10 settembre 2014

Duomo-Unesco: cose da fare subito senza aspettare Daverio.


Le "Linee programmatiche di mandato 2014-2019", che il Sindaco di Fidenza Andrea Massari si appresta a presentare al Consiglio Comunale, nel capitolo dedicato alla cultura confermano l'impegno per la valorizzazione della nostra cattedrale con queste parole "Pensiamo soprattutto alla nostra Cattedrale, per la quale avvieremo il lungo iter per chiederne l'inserimento nel patrimonio Unesco". 
Dedica poi un intero capitolo al centro storico che vorrebbe diventasse "un Centro storico bello, ordinato e vissuto dai fidentini – che sono i primi fruitori della città – e dai turisti".
Se è questo che si vuole realmente, al di là dei tempi necessari alla pratica UNESCO, sarebbe bene cominciare subito correggendo quegli aspetti, troppo sottovalutati, che, Unesco o non Unesco, sono comunque necessari senza aspettare che lo dica Philippe Daverio. 
In questa pagina ne indichiamo, in senso costruttivo, uno di basso impatto economico ma di non trascurabile importanza che riguarda la segnaletica, altri potrebbero seguire.

Indicazioni stradali 

Non è raro sentirsi porre la domanda, magari in Via Don Minzoni o in Via Vito Aimi o addirittura in Piazza Grandi, "dov'è il Duomo". 
A porre la domanda ovviamente è chi viene da noi come turista o visitatore occasionale.

Una indicazione sufficientemente completa la troviamo solo all'inizio di Via Cavour.
Nel punto nevralgico dell'incrocio tra Via Gramsci e Via Berenini all'altezza della Chiesa di Santa Maria la segnalazione indirizza verso l'area occupata dal palazzo delle Orsoline  e dei Gesuiti. Manca la parte riguardante l'altra direzione che  comprende Duomo ed ufficio turistico.
Buona l'indicazione che troviamo all'inizio del Vicolo del Teatro
Miserevole e privo di segnaletica l'angolo dove Via Cavour confluisce in Piazza Grandi. Può apparire strano ma questo è il punto in cui la domanda "dov'è il Duomo" è maggiormente posta, e non solo oggi ma anche 33 anni fa come dimostra questa tavola di Rino Montanari. Cogliamo anche l'occasione per segnalare lo scarso decoro di quest'angolo in prossimità di un passaggio cittadino obbligato.

Altri punti strategici dove la segnaletica è del tutto mancante sono gli incroci di Via Cavour con Via Vito Aimi e con Via Don Minzoni, in questi due casi la segnalazione permetterebbe al turista di essere indirizzato direttamente alla parte absidale del Duomo e al percorso cittadino della Via Romea. 

In prossimità della Chiesa di San Pietro, all'inizio di Contrada San Bernardo (ora via Frate Gherardo) la segnaletica rimanda alla Confederazione Italiana Agricoltori trascurando l'indicazione per il Duomo che si trova proprio in fondo alla contrada. Teniamo presente che questo è uno dei percorsi cittadini storicamente più importanti lungo i "terragli a ponente"!


3 commenti:

  1. Vorrei aggiungere anche presso la chiesa della Gran Madre di Dio (San Michele) e il vicino palazzo Orsoline. Passando da quelle parti a me è spesso capitato di essere interpellata da turisti per farsi indicare il duomo.

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  2. E poi anche esteticamente i cartelli non mi sembrano granchè. Si può fare molto molto meglio. E poi se davvero Fidenza è comune fiorito, che si mettano un po' di fiori in giro. Massari dice che i fidentini devono vivere la città: ha ragione e non si devono tollerare comportamenti incivili di non fidentini.

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  3. Considerazioni semplici di un cittadino che non assorbe tutto quello che gli viene raccontato ad "effetto spugna":
    - Visto che si parla di inserire il nostro duomo nel "patrimonio dell'umanità dell'UNESCO" perchè non si è fatto il possibile e l'impossibile per impedire la costruzione del palazzo prospicente? Intanto è un "pugno in un occhio" per il suo sile assolutamente in contrasto con quello del duomo, credo che tutti si ricordino quale effetto e suggestione aveva il duomo osservato da via Dante quando il vecchio palazzo era stato abbattuto ed ancora non c'era la nuova costruzione. Mi viene strano pensare ad una approvazione dell'UNESCO quando non c'è un solo parcheggio nelle immeditate vicinanze. Poi non mi sembra proprio un bel biglietto da visita il ponte romano che si sta sgretolando paurosamente, tanto da pensare alla ancora breve durata di ciò che resta di quella costruzione, non è proprio gratificante una simile vista di fronte al duomo. Si sta tentando, dopo le urla in campagna elettorale, evidentemente coscienti che il duomo mai sarà patrimonio dell'umanità dell'UNESCO, di associare per tale qualificazione il percorso della Via Francigena (ma allora perchè le sedi delle unioni dei comuni italiani ed europei della via pellegrina sono state lasciate andare al Palazzo Farnese di Piacenza e non trattenute a Fidenza?. Stanno solo sperando che i fidentini si dimentichino di tutto questo per mettere il tutto a tacere relegandolo nel dimenticatoio delle smargiassate elettorali?

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