Pubblichiamo un lavoro di Stefano Tanzi che spiega tecnicamente la cosiddetta Tassa per i Servizi Indivisibili (TASI) "al di là di ogni ragionamento politico di comodo". Ricordiamo che la TASI sarà all'ordine del giorno nel prossimo consiglio comunale dovendo essere approvata con delibera entro il 18 corrente.
Stefano correda il suo scritto con un'utile tabella e questa sera tutti a far conti per capire quella che Stefano chiama "la cruda verità" della "triplice alleanza di tasse".
Stefano correda il suo scritto con un'utile tabella e questa sera tutti a far conti per capire quella che Stefano chiama "la cruda verità" della "triplice alleanza di tasse".
Ancora
pochi giorni e i fidentini sapranno cosa dovranno pagare di TASI,
la
cosiddetta Tassa per i Servizi Indivisibili.
I
servizi indivisibili sono le attività svolte dai Comuni che non
vengono offerte come ”Servizi a
domanda individuale”,
come è dato per esempio nel caso degli asili nido o del trasporto
scolastico. Si tratta, quindi, di una serie di servizi molto ampia,
come ad esempio la pubblica illuminazione, la manutenzione delle
strade, del verde, del patrimonio e tanti altri ancora.
A quel punto sarà più facile capire se, rispetto al 2013, si è
speso di più o in meno di tasse nel nostro comune a prescindere da
tutti i ragionamenti del caso, anche politici, che verranno fatti per
giustificare eventuali aumenti. Una delle poche cose che gli italiani
capiscono al volo è quando toccano loro il portafoglio, quindi
facciamo un pò di ordine; nel 2013 si pagavano solo la TARES
e l’IMU
(eccetto i possessori di prima casa che pagavano solo la TARES)
mentre da quest’anno si pagheranno IMU,
TARI e TASI (la
famosa triplice alleanza di tasse chiamata IUC, Imposta Unica
Comunale), ma diversamente da prima anche i possessori di prima casa
pagheranno la TASI secondo la stessa modalità di calcolo utilizzata
per calcolare l’IMU. Praticamente la TASI la si può considerare
una IMU mascherata in quanto è dovuta anche dai possessori di prima
casa e si basa solo sul valore imponibile dell’immobile in
questione.
Di seguito proviamo a “dare i numeri” relativamente la
“prima casa” con la sola incognita, in questo caso positiva,
delle eventuali detrazioni (ad esempio composizione del nucleo
familiare, numero di figli e persone a carico, età dei proprietari
etc. ect…) che ogni singolo comune può stabilire anche se questo
vorrà dire un probabile e sensibile aumento più in generale per
tutti.
Infatti
i comuni con propria delibera stabiliscono l’aliquota della TASI
che può variare, sulle prime case, dall’1 per mille fino al 2,5
per mille (eventualmente si può arrivare fino al 3,3 per mille se si
considera il possibile addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla
LEGGE 2 maggio 2014, n. 68 per introdurre delle detrazioni).
Mentre per tutti gli altri immobili, invece, è da tenere in considerazione la somma delle aliquote TASI e IMU, che insieme potranno raggiungere al massimo il valore del 10,6 per mille (eventualmente si può deliberare fino all’11,4 per mille se se si considera il possibile addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla LEGGE 2 maggio 2014, n. 68 per introdurre delle detrazioni) – Sarà ad ogni modo un altro pesante salasso per imprese e attività commerciali in genere
Mentre per tutti gli altri immobili, invece, è da tenere in considerazione la somma delle aliquote TASI e IMU, che insieme potranno raggiungere al massimo il valore del 10,6 per mille (eventualmente si può deliberare fino all’11,4 per mille se se si considera il possibile addizionale dello 0,8 per mille previsto dalla LEGGE 2 maggio 2014, n. 68 per introdurre delle detrazioni) – Sarà ad ogni modo un altro pesante salasso per imprese e attività commerciali in genere
Al di là
di ogni ragionamento politico di comodo, la cruda verità (e
bisognerebbe avere l’onesta intellettuale e politica di ammetterlo
come hanno fatto tanti Sindaci a prescindere dal loro colore
politico) è che l’attuale Governo ha portato a compimento il
processo iniziato da Monti nel 2011, proseguito da Letta nel 2013 e
concluso da Renzi nel 2014.
Siamo arrivati alla frutta, la situazione
economica nazionale è drammatica e con i devastanti tagli degli
ultimi anni ai danni degli Enti Locali, solo
a Fidenza si è trattato di circa 2.000.000 di euro di minori
trasferimenti nel biennio 2012/2013,
i sindaci sono diventati dei semplici gabellieri che dovranno ancor
più rispondere delle proprie azioni verso i cittadini. Proprio per
questo, ovviamente, le scelte politiche locali hanno la loro
importanza, le quali, incidono poi direttamente sulle conseguenti
decisioni da prendere in ambito tariffario e di tassazione.
Come in
tutte le famiglie che devono far quadrare i conti, meno si spende in
superfluo, meno si regala, meno si sperpera, meno si fanno le cose in
grande e meno sarà necessario agire sull'inasprimento delle
aliquote e sull'aumento delle tasse per mantenere un adeguato
livello di welfare e di servizi in genere rivolti alla persona.
Tradotto, caro cittadino se oggi vuoi una città perfettamente in
ordine, se vuoi lo sport tutto gratis (?), se vuoi spendere meno per
mandare i tuoi figli a scuola, sappi che tu o qualcun altro al tuo
posto d’ora in avanti dovrà pagare di più, ma molto di più. Si
perché già paghiamo molte altre tasse, come ad esempio l’IRPEF
regionale e comunale, a cui ora si aggiungerà anche la TASI.
Ciò
che sarà importante sapere è dove andranno a finire questi soldi e
se sarà veramente così o se, invece, andremo tutti a pagare solo
più tasse per accontentare i desiderata di pochi o le manie di
grandezza di qualcuno senza che ci sia posti il problema di “ridurre
le spese” prima di, eventualmente, aumentare le tasse.
Ai
posteri l’ardua sentenza…
Stefano Tanzi
Nota:
*Aliquota oltre il 2,5 x 1000 solo per finanziare l’introduzione di eventuali detrazioni (max 0,8 fino al 3,3 x 1000)
*Aliquota oltre il 2,5 x 1000 solo per finanziare l’introduzione di eventuali detrazioni (max 0,8 fino al 3,3 x 1000)
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