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domenica 7 settembre 2014

Il dialetto da folklore a cultura: la lezione di Claretta Ferrarini è da valorizzare


Aree linguistiche emiliane e romagnole. L'area fidentina è distinta da quelle dei vicini salsesi e bussetani così come dall'area piacentina e da quella parmigiana. Claretta nel suo Dizionario Etimologico ci spiegherà anche questo. 

Claretta: una vita in dialetto
La tutela del dialetto

La battaglia per la tutela dei dialetti ha ottenuto un riconoscimento in Regione con la recente approvazione di una apposita legge regionale.
Questa legge affida all'Istituto regionale per i beni artistici, culturali e naturali (IBACN), di cui alla legge regionale 10 aprile 1995, n. 29 (Riordinamento dell'Istituto dei beni artistici, culturali e naturali della Regione Emilia-Romagna) la gestione effettiva della "Salvaguardia e valorizzazione dei dialetti dell'Emilia Romagna" di cui alla legge regionale 18 luglio 2014, N.16. Sarà quindi l'IBACN a decidere le iniziative e disporre delle risorse finanziarie a disposizione.


La commissione prevista dall'articolo 5 avrà invece compiti propositivi e consultivi. Questa commissione di esperti sarà composta da 11 membri. Se verranno scelti in base a criteri territoriali, la nostra provincia non avrà più di un solo membro ed il percorso per un possibile candidato fidentino è tutta in salita.  
La nomina degli 11 spetta comunque alla giunta regionale, quindi si tratterebbe di far pervenire alla giunta regionale la candidatura di Claretta che possiede un curriculum ricco e presentabile. 

Una delibera unanime del Consiglio Comunale che impegni l'Amministrazione a portare avanti la candidatura di Claretta Ferrarini è quindi la prima cosa ragionevole da fare. 
Sarà poi la Giunta regionale a decidere, in base a cosa è difficile dirlo.

La pubblicazione del dizionario etimologico borghigiano

Claretta Ferrarini con i suoi lavori si è staccata dal folklore locale che di solito accompagna i cultori del dialetto, ha infatti cercato di andare alle radici del dialetto, lo scopriremo dall'attesa pubblicazione del suo dizionario etimologico del dialetto borghigiano (DEB).

A differenza dalla precedente iniziativa regionale la pubblicazione del DEB rappresenta una concreta opportunità che dipende solo da noi fidentini e dalle nostre istituzioni locali. 
In passato sappiamo che spesso cifre, anche ben superiori a quella in questo caso necessaria, hanno "contaminato" il bilancio della cultura per iniziative o elargizioni discutibili assegnate "a pioggia". 
Ora mi chiedo se a fronte di tante chiacchiere elettorali, in cui si è promessa la luna, si possono avere dubbi per un'iniziativa come questa  destinata ad arricchire "stabilmente" il nostro patrimonio culturale. 
D'altra parte è pensabile che il Comune di Fidenza non sia promotore, nel pieno significato che questo termine ha, della pubblicazione del dizionario etimologico del dialetto borghigiano?

4 commenti:

  1. Io coltivo la massima stima ed il più grande rispetto per la Claretta Ferrarini, da me chiamata Clary, e considerata come mio oracolo e mia sibilla, da quando ho avuto la gradita occasione di conoscerla, pochi anni fa. Io sono un apolide, tra Salso e Fidenza, nato da genitori una di origini lombarde, l'altro, campane. Non conosco certo il dialetto locale, come la Claretta, e mi inchino alle sue pertinenze e competenze. L'ho vista recitare splendidamente, novella Duse, in modo sciolto e spigliato, nei due films, in dialetto borghigiano, girati a cura di Nave Corsara. So che lavora da decenni accanto a quella sua creatura che è il DEB. Ha consumato gli occhi ed il suo tempo, analizzando etimologie antiche, su dizionari di latino, di greco, andando a scavare nelle radici addirittura pre-indoeuropee, di certe espressioni e parole. Ciò perché il dialetto di Borgo, come tutti, ha origini che si perdono nei millenni trascorsi, tra Veneti, Liguri, Celti, Etruschi, e poi Latini. Io spero che le varie Commissioni regionali tengano presente il duro lavoro di Claretta, il suo costante e pertinace impegno, volto ad illustrare ed onorare il vernacolo locale; ed ancor più sono convinto che, in Consiglio Comunale, quello di Fidentia-Borgo San Donnino, ci si faccia non in quattro, ma in otto, per sostenere la pubblicazione del DEB. Non penso che siano necessarie, all'uopo, cifre astronomiche, come, mi pare di capire dal post di Ambrogio, che si siano invece spese per altre iniziative, magari meno rappresentative e celebrative della cultura locale. Sono venuto a sapere che si attende il DEB anche fuori dall'Emilia, come, ad esempio, a Milano. Clary, un sincero ed affettuoso “in bocca al lupo“ dal tuo amico Biffo!

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  2. Stiamo aspettando questo Dizionario da tempo e io ne ho prenotato due in libreria perchè uno deve andare in Argentina. Avevo chiesto alla Signora Claretta che mi aveva garantito l'uscita prima di Natale ma da quello che avete scritto mi sembra di capire che c'è qualche problema. Se si tratta di soldi posso consigliare di cercare qualche finanziatore. Io sarei disposto anche a versare i soldi prima e se lo fanno anche gli altri forse le prime spese vengono pagate, però Il comune ci farebbe una figura molto brutta di fronte a tutta la cittadinanza. A chi mi devo rivolgere per sapere qualche cosa di più?

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  3. Consiglio di sentire l'Assessore alla Cultura, oppure l'autrice del dizionario. Anche io sono tra quelle che ogni tanto vanno in libreria per vedere se è stato pubblicato.

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  4. Ritengo, se permettete, che il "Nuovo Sindaco " possa prendere posizione su questo argomento. Potrebbe contattare la Sig. Claretta e verrebbe forse a conoscenza del lavoro svolto in questi anni dalla stessa; lavoro che potrebbe non conoscere. Claretta so che ama molto la sua città, Fidenza, e come fidentino mi auguro che due SOLDI escano dalle casse del Comune per pubblicare il DEB di Claretta che tutti aspettiamo.

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