Il ricambio generazionale secondo Massari. Vol. II
Largo ai giovani...agratissss! Magari si poteva fare un bel bando chissà, semmai 
qualcuno fosse stato nteressato a fare praticantato gratuitamente in comune, ma 
si sa quando di dice "il lavoro nella testa e nel cuore"...
...e infatti 
lo scorso mese giugno il Governo Renzi, con l'ormai famoso decreto sul "ricambio 
generazionale" degli enti pubblici, ha fatto saltare la precedente normativa che 
prevedeva la possibilità per i dipendenti pubblici che avessero maturato i 
limiti di età per il collocamento a riposo di richiedere al proprio ente 
la permanenza in servizio per un ulteriore biennio.
Il 
principio del ricambio generazionale nel comune di Fidenza non ha ancora 
trovato applicazione pratica, come testimoniano alcune decisioni tra le quali si 
segnala la recentissima deliberazione di Giunta n. 171 del 5 novembre 2014, che 
in breve, dice:
1) In data 31 ottobre 2014 è cessato dal Servizio il 
dirigente Responsabile dei Servizi Finanziari.
2) che il posto rimarrà 
vacante per il periodo necessario a completare le procedure di reclutamento 
previste dalla vigente normativa;
3) che è certamente opportuno avvalersi 
della facoltà di conferire a pensionati incarichi e collaborazioni 
esclusivamente a titolo gratuito, per assicurare un supporto consulenziale 
ancorché privo di profili gestionali e/o direttivi per il passaggio di 
informazioni e consegne tecniche ai nuovi responsabili.
Su questi 3 
punti si considera che:
1)la data di collocamento a riposo del dipendente era 
nota da molti mesi,
perciò: a) o qualcuno non ha programmato le procedure 
selettive di sostituzione del dirigente pensionato in modo da garantire 
l’avvicendamento dai primi giorni di novembre 2014; b) o qualcuno ha confidato, 
già dallo scorso giugno, sulle novità introdotte dal decreto-legge 24 giugno 
2014, n. 90, dimenticando, però, le previsioni dell’ art. 81 del Trattato 
CE.
2) Diversamente da quanto sostenuto in deliberazione n. 171 del 5 
novembre 2014, il posto da dirigente del Settore Servizi Finanziari e 
Programmazione non è rimasto "vacante" dato che con decreto sindacale del giorno 
precedente (decreto del Sindaco n. 28 del 4 novembre 2014) è stato assegnato ad 
interim al dirigente responsabile del Settore Servizi Tecnici comunali che, 
con determinazione n. 945 dello stesso 4 novembre 2014, ha conferito 
gli incarichi di posizione organizzativa sino al 31 dicembre 2014 dei seguenti 
settori e servizi: Settore “Servizi Finanziari e Programmazione”; Settore 
“Servizi alla Persona e Comunità”;U.O. Comunicazione e Found Raising (ndr: con una “o” di 
troppo) SettoreAffari Generali; Servizio Risorse Umane; Punto Amico.
3) Le 
novità introdotte dall’art. 6 del decreto legge 24 giugno 2014, n. 90 convertito 
il legge 11 agosto 2014 n. 114, cioè (tradotto) la possibilità per le pubbliche 
amministrazioni di conferire a pensionati(alias: soggetti in quiescenza) 
incarichi e collaborazioni esclusivamente a titolo gratuito, non hanno eliminato 
l’obbligo di procedere previa procedura comparativa per l'affidamento di 
tali incarichi; obbligo che deriva dal rispetto del principio comunitario 
di tutela della libertà di concorrenza.
La 
deliberazione n. 171 del 5 novembre 2014 individua  direttamente nello stesso ex 
dipendente recentemente collocato in quiescenza il soggetto idoneo senza 
alcuna procedura di selezione di tipo comparativo che ponesse la gratuità delle 
candidature all'incarico come uguale condizione per la valutazione delle 
stesse.
"L’intuitu personae" (questo termine l'abbiamo forse già 
sentito?) esercitato direttamente dalla Giuntacomunale sembra deporre per un 
incarico dirigenziale di carattere fiduciario per mera condivisione del progetto 
politico-amministrativo.
Gli 
incarichi di studio o consulenza passano per procedure selettive ad evidenza 
pubblica affidate alla gestione dirigenziale.
La Giunta 
ha previsto di affidare un incarico che “comporta l'affiancamento degli uffici 
con funzioni di natura meramente consulenziale” evidenziando con ciò problemi di 
tenuta normativa perché l’incarico di natura fiduciaria da intendersi a supporto 
e alle dirette dipendenze dell’Organo politico e non degli uffici; il secondo 
limite deriva dalla natura dell’ incarico “consulenziale”, vietato  già 
dall’anno 2012.
Pare, 
quindi, che ci vogliano altri argomenti per ovviare all’intervenuta cessazione 
dell’obbligo di trattenere in servizio i dipendenti pubblici che hanno raggiunto 
l’età per il collocamento in quiescenza.
In ogni 
caso, un incarico per il “passaggio di informazioni e consegne tecniche” 
pare non sia sufficiente a giustificare il reintegro in servizio di un 
pensionato propri referenti a fine carriera; inoltre, se per il sostituto non 
è ancora stata avviata la procedura di selezione, l'affiancamento per 
il"passaggio di informazioni", oggi, vedrebbe il rientro in servizio di
un 
"affiancante" senza "affiancato".
La lettura 
della determina e del contratto tra le parti, la cui stesura è stata affidata 
dalla Giunta al responsabile del Servizio del Personale, probabilmente chiarirà 
molti delle attuali incertezze.
Certo è che 
dall’art. 25 della legge 724/1994ne è passata di acqua sotto il ponte dello 
Stirone.
Nel mentre, il lettore si può interrogare su quali siano le 
motivazioni filantropiche e umanitarie che convincono un pensionato ad accettare 
di lavorare"agratissss" (6  – 12 mesi) rinunciando all'inviolabile 
principio sancito nell’art. 36 della nostra Costituzione.
Peraltro, 
la soluzione a titolo onero, tra le tante opzioni, c’era, ma la Giunta non 
ha valutato la possibilità di attribuire ad un soggetto in quiescenza 
la prospettiva di cui all’art. 70 del D.lgs. n. 276/2003 (lavoratore occasionale 
accessorio remunerato con voucher).
Alla prossima puntata...
Le confiseur
Quindi in sintesi hanno pestato prima col bando del giornalista e adesso hanno pestato ancora non facendo nessun bando per lavorare
RispondiEliminaAgratis mica tanto. Se uno si deve pagare la polizza infortuni va a finire che ci zonta
RispondiEliminaPoi si capisce perchè i nostri giovani laureati non trovano lavoro...a quanto pare a Fidenza è sufficiente il diploma. A volte nemmeno quello...
RispondiElimina