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venerdì 9 gennaio 2015

I curatori: "salvaguardare il comparto della proprietà indivisa" della Di Vittorio

foto di Andrea Massari.
La fetta pregiata della Coop. Di Vittorio, quella che idealmente si rifà alle origini non poteva che essere la prima preoccupazione dei curatori fallimentari Paolo Capretti e Luciano Ragone che hanno stilato il comunicato che riportiamo sotto. Un atto dovuto in un momento in cui la strumentalizzazione delle notizie e l'attenzione ai "nomi" tengono campo.  Questo non tuttavia non mette in discussione la necessità che sia fatta chiarezza sugli altri aspetti della vicenda che interessano tutti i cittadini e riguardano alla fine anche i bilanci comunali. 


"Di Vittorio": continuità per la proprietà indivisa

I curatori fallimentari Paolo Capretti e Luciano Ragone intervengono sulla vicenda Coop Di Vittorio per spiegare alcuni aspetti che finora non sono stati messi in rilievo, ma che tuttavia sono importanti perché portano notizie positive pur in un contesto difficile. 
Dice il comunicato: 
Preso atto della rilevanza che la stampa locale ha attribuito alla sentenza dichiarativa di fallimento della società cooperativa “Di Vittorio”, i curatori ritengono opportuno informare tutti gli interessati, ed in particolare gli assegnatari degli alloggi della cosiddetta “proprietà indivisa”, che il Tribunale di Parma, con la sentenza di fallimento, ha altresì disposto l’esercizio provvisorio dell’attività, con ciò significando che la cooperativa proseguirà nella gestione anche della proprietà indivisa, sotto la direzione degli organi della procedura.
In tal modo, gli uffici della cooperativa sono a disposizione per ogni esigenza connessa ai rapporti contrattuali in essere, riferitamente agli alloggi assegnati in convenzione o in locazione, effettuando l’apertura al pubblico tutte le mattine dalle ore 8,30 alle ore 12,30, presso la sede di Fidenza, Via Cornini Malpeli n. 126, con possibilità di prenotare un appuntamento al numero 0524/526080, anche con i curatori.
Nel rispetto di quanto disposto dalla legge fallimentare, l’esercizio provvisorio proseguirà fin quando ritenuto necessario, anche allo scopo di salvaguardare il comparto della proprietà indivisa, con primaria tutela del ceto creditorio, nonché dei soggetti assegnatari degli alloggi, oltre che delle amministrazioni pubbliche coinvolte (Regione Emilia Romagna e Comuni interessati). Con queste ultime, già dai prossimi giorni, sarà analizzata ogni percorribile soluzione consentita dalle convenzioni in essere e dalla normativa vigente. Si auspica che, in questa delicata fase, non verrà meno ogni necessaria collaborazione da parte dei soggetti interessati.
Si informa che, sempre presso l’anzidetta sede e nei predetti orari, sarà altresì operativo uno sportello informativo e di assistenza per le questioni di primaria necessità.

I curatori

2 commenti:

  1. Una possibile lettura:

    A) I curatori fallimentari sono i diretti gestori della coop. I soci amministratori che due giorni fà erano nella sede "non hanno alcuna legittimità giuridica ed operativa " ( Attenti a quello che fate! )
    La gestione provvisoria, come già disposto dal provvedimento del tribunale, è l'unica strada che garantisce un flusso di cassa sufficientemente certo ai creditori.

    B) Si riconferma la tutela dei creditori, degli assegnatari delle case e delle amministrazioni pubbliche coinvolte. Un equilibrismo politico, dovuto per la presenza del Dott. Ragone, come secondo curatore fallimentare e uomo di fiducia di Vincenzo Bernazzoli.
    Immediatamente dopo, si fa presente che i curatori fallimentari, loro, incontreranno i comuni coinvolti e la Regione, per esaminare le singole situazioni.
    Esattamente l'opposto di quanto i Sindaci, Massari in testa, hanno scritto tre giorni fa! proponendosi come corpo unico, attraverso il "tavolo istituzionale", così da creare un bel minestrone dove tutti hanno sbagliato e nessuno ha responsabilità.
    Inoltre, i curatori non danno per scontato che le amministrazioni pubbliche collaborino, anzi, per essere chiari, a seconda delle situazioni e della collaborazione che trovano, saranno presi idonei provvedimenti. Tutti i provvedimenti.

    C) Ai soci derubati e disperati, i curatori fallimentari sono a loro completa disposizione per esaminare le singole necessità.
    Non andate dal Sindaco o dal consigliere di amministrazione, loro vi hanno messo con il culo ancora più per terra, o sono parte della rapina.

    Considerazioni:
    Va sostenuta la linea della applicazione della legge fallimentare in modo chiaro e determinato.
    Vanno individuate tutte le strade favorevoli in merito alla situazione civile e presi tutti i provvedimenti in ambito penale. Anche a carattere prudenziale, perchè ci sono persone che hanno rubato alcune decine di milioni di euro, per cui è nei fatti che faranno di tutto, attraverso i gangli di potere, per impedire che si arrivi alla giustizia.
    Diventa fondamentale affermare lo stato di diritto nel nostro territorio.
    Per sostenere ciò può essere utile anche adottare iniziative di class action in ambito civile e penale. Attraverso legali determinati e seri che non siano della piazza di Parma, che è ormai intrisa di commistioni.

    Massari è politicamente ed amministrativamente molto debole! e questa vicenda va fatta vivere singolarmente in tutti i comuni in cui ha operato la coop, ma in modo separato.
    Perchè il livello di corruzione e commistione politica è molto diverso da realtà a realtà ed i soggetti istituzionali maggiormente coinvolti faranno di tutto per nascondersi dietro ad altri.

    Del resto, la mente ed il motore del sito "Piazza Fidenza" non era Massari? Però sono stati utilizzati dei compagni non molto svegli per addossargli responsabilità.

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  2. L operazione " magnifici 7" andava già disperatamente in questo senso.
    Mettere in mezzo altri fedeli in modo da diluire le responsabilità e non far indagare più di tanto sull effettivo ruolo del sindaco di fidenza nella coop...

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