venerdì 23 settembre 2016

La musica nella Festa della Storia dedicata a Maria Luigia

L'assessore Maria Pia Bariggi


Il Concerto, inserito nell'appuntamento della Festa della Storia di Venerdì 23 settembre 2016 al teatro G. Magnani in collaborazione con il Conservatorio Arrigo Boito di Parma, ha ricreato per un momento l'atmosfera di corte ottocentesca. Non una Corte qualsiasi ma quella della Duchessa Maria Luigia di Parma. 
Al buon risultato ha certamente contribuito la cornice del nostro teatro che tra l'altro veniva concepito dai borghigiani proprio in quegli anni sull'area della soppressa chiesa di san Francesco.

Gabriele Mendolicchio
L'appuntamento "Parole e Musica per Ordine di Sua Maestà" è iniziato nella sala del Ridotto dove si è tenuta una breve incontro con Gabriele Mendolicchio, docente di musica presso il Conservatorio di Parma e ricercatore.
Suo il volume "Musica alla corte ducale di Parma", alcune copie son state messe a disposizione del pubblico presente.
L'assessore alla cultura Maria Pia Bariggi ha posto, con competenza e preparazione, "interrogato" l'ospite e la conferenza è volata "veloce e vivace".
Il pubblico si è poi spostato nella platea del teatro dove il "Direttore Armonie" maestro Michele Grassani ha diretto l'Ensamble Ducale Orchestra del Conservatorio “A. Boito” di Parma.
Il repertorio completo, ripreso dal foglio di presentazione, lo troviamo sotto insieme ad alcune importanti notizie. Ricordiamo solo che si è trattato di musiche inedite (ad eccezione del primo brano musicale di W. A. Mozart) conservate presso la Sezione Musicale della Biblioteca Palatina di Parma e revisionate da Gabriele Mendolicchio.

Il pubblico non era numeroso come si vorrebbe, ma certamente ai presenti poco questo poteva importare.

Il maestro Michele Grassani
Gabriele Mendolicchio interviene
con brani di letture

La presentazione ed il programma del concerto 


L’odierno concerto propone un insolito programma. Entreremo come ospiti nelle stanze dei palazzi per ascoltare la “colonna sonora” di alcuni momenti conviviali destinati all’intrattenimento ed alle feste danzanti. Fin dal suo arrivo a Parma, Maria Luigia animerà la corte d’innumerevoli occasioni musicali private e pubbliche; di tutta la “macchina spettacolare” – accademie, opere a teatro, cerimonie e feste danzanti – volgeremo la nostra attenzione su di un repertorio ed un maestro poco conosciuti. Per ordine di Sua Maestà, Parma brillerà per vita artistico-musicale e non tarderanno a germogliare i frutti di una lungimirante stagione orientata alla formazione di giovani musicisti. Gli influssi d’oltralpe e la tradizione locale faranno di Parma una piccola capitale europea.
Martin Joseph Scholl (Pressburg, 1782 - Parma, 1859) viene nominato da Maria Luigia d’Asburgo l’8 dicembre 1821 direttore dell’Armonia ducale e dei Balli presso la corte di Parma. Intriso di cultura musicale viennese, Martin Scholl appartiene alla gloriosa Banda del Reggimento di Fanteria Imperiale e Regia N. 4 di stanza a Vienna, cioè ai Gran Maestri e Cavalieri dell’Ordine Teutonico.
Musicista versatile, a Parma ricopre una delle tre cariche musicali più importanti del Ducato (con Ferdinando Melchiorri direttore dell’Orchestra Ducale e Ferdinando Simonis, maestro di Cappella) con il compito dell’intrattenimento conviviale di corte e di società: con la sua opera di compositore ed orchestratore, il gruppo strumentale dei fiati – l’Armonia – retaggio di tradizioni nordeuropee, si arricchisce di Partite, Serenate, Marce, rielaborazioni di Ouvertures ed Arie ascoltate in teatro. Per la duchessa l’Armonia – simbolo di regalità – è irrinunciabile: Martin Scholl sovrintende sulle scelte musicali, impartisce ordini ai copisti e prepara la compagine dei virtuosi ad esibirsi alla presenza di Sua Maestà.
Nell’altro ruolo di Konzertmeister ovvero 1° violino, Scholl dirigerà l’Orchestra durante ricevimenti e feste di ballo sulle note della danza più travolgente e popolare dell’inizio del secolo, il Valzer.
Parma accoglie ed importa con Martin Scholl quelle consuetudini e forse una ventata di novità che solo nella capitale dell’Impero asburgico si respirava: il fenomeno tutto viennese dell’intrattenimento musicale e dei balli di società.
Nella nutrita varietà delle danze – Monferrine, Quadriglie, Contraddanze, Ländler, Salzburger, Deutsche, Scozzesi, Polonesi, Galoppe – Martin Scholl è autore di un’autoctona tradizione parmigiana del Valzer sull’onda dei compositori viennesi precursori della popolare danza. I “Valzer di Parma” non sono opere complesse, non hanno introduzioni, sviluppi tematici o dimensioni più elaborate e stilizzate (come lo saranno quelli degli Strauss ed altri autori) poiché trovano ragion d’essere nella concreta pratica della danza, non mancano tuttavia impeto, vigore ritmico e cantabile leggerezza. In questi repertori fanno capolino famosi ed applauditi temi danzanti di opere liriche rappresentate presso il Nuovo Teatro Ducale. 
gm




2 commenti:

  1. Infatti , poco importava se non eravamo numerosi, questo non ha privato di valore ciò che abbiamo ascoltato sia dalle parole di Mendolicchio, musicista e docente. sia dall'esibizione dell'Orchestra A . Boito. Interessante la presentazione degli studi di documenti inediti sulla musica di corte al tempo della Duchessa Maria Luigia.

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  2. E' stata una bellissima serata con un concerto strepitoso nel nostro splendido Teatro, una esibizione che rende onore al Conservatorio ed ai suoi bravissimi e giovani allievi.
    Complimenti agli organizzatori ed al Prof Mendolicchio che ci hanno deliziati con questa intrigante storia di musiche e parole.
    Speriamo si possa ripetere più spesso.

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