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martedì 16 luglio 2019

La valigia del pellegrino nel Viale dei Gelsi. Il “viaggio” del diario continua….

Circa un mese fa avevamo suscitato il vostro interesse sulla valigetta apparentemente dimenticata lungo il Viale dei Gelsi del Cabriolo.
Nemmeno l'uragano ha fermato l'iniziativa dei bambini del centro estivo “L’asino che vola” che hanno rimesso in ordine e poi hanno regalato un sorriso a Roberta Taccagni che li ha intervistati.
Tutto in ordine ora e tutto bello se non fosse che al mondo ci siano anche gli adulti che, sappiamo, quando sono in macchina si sentono un po' padroni.
Ci dice tutto Roberta.
A.P. 

Il “viaggio” del diario dei Pellegrini continua….
                                                                … nonostante le intemperie. 

Oggi camminando per il mio amato viale Cabriolo ho trovato le ragazze e i bambini del centro estivo “L’asino che vola” (i fautori dell’iniziativa) tornati sul “luogo del delitto” per vedere le nuove testimonianze lasciate dai Pellegrini nella valigia del Pellegrino
Le ragazze hanno raccontato ai bambini (entrati da poco al centro estivo) come è nata l’iniziativa del libro riposto nella valigia; per voler avere testimonianza del passaggio di Pellegrini, per conoscerli e sapere le loro motivazioni di questo cammino spesso spirituale. 


Ascoltandole ho saputo che dopo quel terribile lunedì che ha portato anche su Fidenza quel mezzo uragano la valigia e il suo contenuto erano finiti nel fossato adiacente, bagnandosi e rovinandosi (che nei giorni successivi avevo vista mal ridotta). 
Molte persone le hanno interpellate chiedendo dove fosse finita la valigetta, chi l’avesse rubata. Anche il personale dell’Ufficio Turistico di Fidenza, preoccupato, ha chiesto di ripristinare la bella iniziativa, apprezzata dai Pellegrini. Loro stesse sono rimaste stupite dell’enorme interesse suscitato nei cittadini, delle loro preoccupazioni. 
La loro idea ha coinvolto parte della città lasciandole comprensibilmente felici di tale riscontro. Hanno recuperato gli oggetti, risistemato e aggiustato, plastificato le pagine fino ad allora scritte e riportato nel suo santuario. 
Stamattina hanno letto le nuove testimonianze dei viandanti e hanno proseguito anche loro per il “loro cammino”. 

Mentre li salutavo ringraziandoli per la bellissima iniziativa ancora inebriata da tanta gioia, bei sentimenti, felicità per gesti ancora così “antichi” di gentilezza, educazione, rispetto per gli altri, buoni propositi è passata l’ennesima automobile nel viale a transito pedonale! 
Anche in questa giornata, mentre facevo il mio giro quasi quotidiano sul viale, sono passate due auto in palese trasgressione, in barba alle leggi e all’educazione e non solo civica (qualcuno si chiederà cosa è, immagino, visti i tempi!). 
Mi sono innervosita parecchio! Dieci minuti prima è transitato un’auto (BMW grigia) con il conducente che asseriva “Non lo sapevo”…. 


Mentre i bambini, gli insegnanti e io eravamo ancora in mezzo al viale transitava un’altra auto (Golf bianca) il cui pilota adduceva “Non sono di queste parti” con mia risposta “ I cartelli sono universali!” 


A Fidenza c’è un UNICO viale pedonale tra la città e la campagna, dove l’arietta rinfresca i camminatori in queste giornate afose, solo pochi kilometri (ormai ridotti al minimo) in cui “perdersi” nei propri pensieri e ci sono persone che per non fare 500 metri in più di strada IN AUTO passano da viale Cabriolo per “far prima”?!?! 
Ogni volta che vado fotografo almeno un’auto che passa (guidata sia da giovani che da anziani, sia da Fidentini e non) e questo in un’ora e mezza. Ma possibile che le persone educate e civili siano tutte scomparse?
Roberta Taccagni

12 commenti:

  1. Le persone vanno educate.
    Quando sono sul viale, naturalmente nella parte che è ESCLUSIVAMENTE pedonale (praticamente dal vialetto che va alla chiesa di Cabriolo) e nel quale neppure i residenti possono giustamente passare, io non mi sposto dal centro della strada e costringo gli automobilisti a tornare indietro. Sarà giusto o no ma solo il fatto di perdere il tempo che pensavano di risparmiare, li costringe a ripensare. E' inutile brontolare e basta....bisogna educare gli automobilisti. Come dici i segnali sono universali e sono anche bene evidenti....e quindi. Protestano ma non mi commuovono, sopratutto quando li vedo fare la gimkana per schivare i pedoni, bambini compresi.
    Purtroppo i vigili latitano; invito quindi i cittadini a sopperire a questa mancanza. BUONE PASSEGGIATE!

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  2. Non si potrebbe installare un autovelox, tarato anche a meno dei 50/h, per dissuadere i furbetti, o è troppo dispendioso?

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  3. Io ho più di 50 anni e fino a poco tempo fa le persone di qualsiasi età erano educate e civili, ognuno sapeva come comportarsi, non bisognava dire nulla a nessuno. Ad oggi non si capisce perché ma non solo le nuove generazioni non hanno lo stesso comportamento (anche se non tutti per fortuna) ma anche gli anziani e quelli della mia età. Incomprensibile. Il mio
    fotografare le auto che trasgrediscono e il mio rimprovero li induce a ritornare "sui loro passi". A onor del vero devo segnalare che la polizia municipale la vedo molte volte nel viale, in evidenza, che fa da deterrente ma non potendo essere sempre presenti le persone ne approfittano. Forse una semplice telecamera, segnalata con cartello, risolverebbe il problema.

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  4. P.S. Il viale è interdetto al traffico da dove è posizionata la fioriera contenente il cartello e per tutta la sua lunghezza. Possono accedere fino a inizio viale dei gelsi solo le persone (e loro ospiti) che risiedono nelle abitazioni che hanno gli ingressi in quel breve tratto (e uscendone sempre nello stesso tratto, breve) mentre è vietato per chiunque altro.

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  5. Bifani, l'autovelox non serve perchè la parte terminale del viale è totalmente pedonale con deroga per le sole biciclette. In quel tratto le macchine e moto non possono assolutamente passare. Ci vorrebbe una telecamera per registrare chi passa indebitamente oppure come venne proposto ma, non accettato dal Sindaco, posizionare delle barriere che impediscano il passaggio degli autoveicoli. Cara Roberta Taccagni, abito nella via ed i vigili vengono raramente e stazionano per massimo 20 min nel tratto in cui anche i residenti possono passare e spesso fermano proprio questi. Non li ho mai visti controllare il traffico nella parte terminale del viale e MULTARE chi transita indebitamente. Non si immagina quante macchine transitino sia durante il giorno che durante la notte

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    1. Sarei curioso di sapere perché il sindaco non ha accettato la proposta ragionevolissima di mettere barriere antiveicoli. Lui quale alternativa propone?

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  6. Mancanza di fondi!!! Alternativa.....la situazione attuale

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    1. mancanza di fondi ??? eppure ha incassato 14.000.000 dalla vendita delle reti gas anche se sembra ne abbia già spesi 9.500.000 dovrebbe, raschiando il fondo, recuperare qualcosa per dei paletti

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    2. Si puol dare che da quelle parti abiti qualche VIP che vuole accorciare partenze e rientri da e per casa. La legge è diseguale per molti.

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  7. in compenso ha quasi bloccato via cavour con i vasi spendendo 48.800,00 eurini pubblici per farsi campagna elettore, per altro portando i soldi a bologna come se a fidenza non ci fossero vivai.
    logicamente delle piante dentro dei vasi metallici che col sole raggiungono temperature infernali godono un sacco, infatti alcune hanno le foglie gialle da tempo, forse è una prova botanica di resistenza e selezione per scegliere la specie che potrà resistere al surriscaldamento globale

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    1. Dei vasi metallici per delle piante sono una cosa assurda. Ci dovevano piantare dei cactus, allora, o dell’agave. Non è possibile...

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  8. di cose assurde ne vediamo parecchie, come chiudere la via emilia per 40 giorni senza prevedere il lavoro h24 che avrebbe più che dimezzato il disagio, senza contare i danni alle auto che finiscono nei fossi o con specchietti rotti transitando in strade secondarie strette ormai con i bordi sbriciolati

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