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domenica 30 aprile 2023

1° maggio 2023. Per la Pace, per il Lavoro e per i valori che racchiudono

Ore 10.00 Raduno in piazza della Repubblica
Ore 10.30 Corteo con la Banda Città di Fidenza per il centro cittadino 
ore 11.00 Arrivo in piazza Garibaldi nei pressi del Municipio; saluti del sindaco di Fidenza e orazione ufficiale di Michele Franco, segretario FIT CISL Parma Piacenza. Presentazione di Raffaele Tagliani, segretario di zona CGIL Fidenza

LAVORO, DIRITTI, UGUAGLIANZA

Sono le parole d’ordine che da sempre connotano la Festa del Primo Maggio.
Pace e lavoro.
Ogni Primo Maggio si onorano quanti hanno lottato per i diritti sul lavoro, primo fra tutti quello all’orario limitato e prestabilito: 8 ore al giorno.

Secondo la tradizione la prima festa del lavoro sarebbe datata 5 settembre 1882, in piena rivoluzione industriale. 
In quella giornata i "Knights of Labor", i Cavalieri del lavoro, neonata associazione di tipo sindacale, organizzarono una grande manifestazione a New York per chiedere maggiori diritti per gli operai.
Due anni dopo fu stabilito che la manifestazione avvenisse ogni anno. (Infatti negli Usa il Labor Day si festeggia il primo lunedì di settembre, non il primo maggio).

L'episodio che ha ispirato la data nella quale attualmente, in molti Paesi del mondo, si celebra la Festa del lavoro (o dei lavoratori), avvenne negli Usa, a Chicago il 1° maggio del 1886. Quel giorno era stato indetto uno sciopero generale in tutti gli Stati Uniti con il quale gli operai rivendicavano migliori e più umane condizioni di lavoro: a metà Ottocento non era raro che si lavorasse anche 16 ore al giorno, la "sicurezza" non era contemplata e i morti sul lavoro erano cosa di tutti i giorni.

La protesta andò avanti per tre giorni e il 4 maggio culminò con una vera battaglia tra i lavoratori in sciopero e la polizia di Chicago: undici persone persero la vita in quello che sarebbe passato alla storia come il massacro di Haymarket.
Tre anni dopo, il 20 luglio del 1889, a Parigi, durante il primo congresso della Seconda

Internazionale fu lanciata l'idea di una grande manifestazione per chiedere la riduzione della giornata lavorativa a 8 ore.
Nella scelta della data si tenne conto proprio degli episodi di Chicago del 1886 e si decise di celebrare il lavoro e i lavoratori il Primo Maggio.

L’iniziativa divenne un simbolo delle rivendicazioni operaie, dei lavoratori che in quegli anni lottavano per conquistare diritti e condizioni di lavoro migliori.
Varcò i confini francesi e, nonostante la risposta repressiva di molti governi, la manifestazione del 1° maggio del 1890 (la prima manifestazione internazionale della storia) registrò un’altissima adesione.
Dal 1947 la Festa del lavoro e dei lavoratori divenne ufficialmente festa nazionale italiana.
Attualmente il Primo Maggio è giorno di festa nazionale in molti Paesi: da Cuba alla Turchia, dal Brasile alla Cina e poi Russia, Messico e diversi Paesi dell'Unione europea.

La prima festa del lavoro del dopoguerra, nel 1947, si trasformò in un bagno di sangue.
Il bandito Salvatore Giuliano e la sua banda aprirono il fuoco su un corteo di circa duemila lavoratori, soprattutto contadini, che protestavano contro le condizioni di lavoro nelle campagne siciliane. Sotto il fuoco di Giuliano e della sua banda, inviati a reprimere il corteo dai grandi latifondisti alleati alla mafia, rimasero i corpi di undici contadini, più decine di feriti.
MP

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