79° Anniversario del bombardamento aereo su Fidenza
A settantanove anni di distanza l’Amministrazione Comunale e le sezioni locali dell’Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra e dell’Associazione Nazionale Combattenti e Reduci ricordano il tragico bombardamento aereo subito dalla città e rinnovano la propria vicinanza a tutti coloro che ne furono vittime innocenti.Eventi di tale portata ci ricordano che la guerra non distingue tra amici e nemici, tra colpevoli e innocenti, ma colpisce tutti indistintamente. È questa consapevolezza che deve quotidianamente accompagnarci lungo un cammino di dialogo, di pace e di collaborazione tra popoli.
Commemorazione
Sabato 13 maggio 2023
Ore 15.30 Rosario in memoria delle Vittime e deposizione corona di allora nella cappella del Cimitero Urbano
Ore 18.00 S. Messa nel Santuario della Gran Madre di Dio celebrata da Don Gianemilio Pedroni Vicario Generale della Diocesi di Fidenza
Era sabato, sabato di primavera, quel 13 maggio 1944 e:
L'aria detersa dal vento
lascia libero il sole.
Rincuora l’improvviso tepore
uomini e cose.
Su siepi, orti e prati la vita esplode.
E’ primavera !
ma:
Improvviso e pur temuto
il lacerante urlo della sirena.
«Via ! Via! Presto, andiamo!»
il lacerante urlo della sirena.
«Via ! Via! Presto, andiamo!»
È ormai mezzogiorno passato,
ma nessuno riposa.
A un tratto l’orecchio teso avverte
un cupo rombo lontano:
«Saranno di passaggio!»
«Speriamo !»
Il rombo sempre più si accosta.
Ora, assordante, incombe.
«Forse passano oltre!».
Un sibilo !
Il tempo di udirlo appena
e subito fumo scoppi e grida.
Buio su tutta la terra.
S'allontana il rombo. Tace.Per un istante gelido silenzio di mortesotto il greve incombere del fumo.Ma d’istinto si rianimano le stradesi cerca e si scava.Qualcuno chiama. Grida flebili, soffocate.Urla. Sgomento.Raccolta e conta di feriti e morti.Riconoscerli e la forza di chiamarechi forse ancora non sao teme solo o spera. (*)
(*) Brani tratti da "13 MAGGIO 1944" pubblicato nella raccolta "Come in trasparenza..." di Don Lino Cassi
Mi chiedo sempre come sia possibile vivere con la paura (e la certezza) che grappoli di bombe ti cadano addosso, distruggano tutto...Come dopo un terremoto...Se ti salvi, non hai più nulla: casa, ricordi, nulla... È terribile.
RispondiElimina...ancora oggi stesse immagini in Ucraina e in tanti paesi dimenticati. Perché e a che fine tutto questo?Grazie Ambrogio per ricordo e immagini !
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