Non par vero all'opposizione vicina e lontana di poter cavalcare quello che un gruppo di castionesi ha contestato all'amministrazione. Veramente i castionesi i documenti li hanno più che letti, compulsati, annotando contraddizioni, refusi e carenze.
Hanno acquisito i documenti con puntogliosità, annotando anche quando e come e dove gli stessi venivano "integrati" in corso d'opera. Un lavoro che richiede un grosso dispendio di energie, forse più di quelle spese a predisporre la corposa documentazione. Che la scelta del luogo sia stata pilotata e maldestramente esposta lo vede chiunque, che nelle mappe si indichi un luogo diverso salta nell'occhio al meno esperto così come le ripetizioni volte a dar "consistenza" alla pratica.
In questa situazione già denunciata da questo blog e dal settimanale Il Risveglio s'inserisce ora il PD con la nota cui rinviamo che nulla aggiunge al già detto, un po' poco per chi si vuol proporre come alternativa a questa amministrazione tra due anni a fine mandato.
Ma la querelle politica non si focalizza sul progetto ma sulla conferma o meno del contributo regionale, querelle che trova origine dalla nota informale dell'ente regionale che riproponiamo sotto
Stralcio della nota "informale" |
Comunque vada restano le quarantacinque osservazioni della regione al progetto e queste stanno ad indicare pesanti responsabilità d'ordine tecnico nella gestione della pratica.
Inquietante inoltre l'aspetto attinente le procedure adottate nell'acquisizione dei terreni ed alla monetizzazione dei benefici connessi, le carte e le delibere a questo riguardo non sono esaustive.
Tenendo presente che il terreno era classificato come suolo agricolo e valutato 10 euro/mq deve essere o è stato convertito in terreno artigianale/industriale di valore ben maggiore, 60-80 euro/mq, ma non comprendiamo a beneficio di chi.
In questa storia, discutibilmente condotta nella parte decisionale e mal condotta nella parte tecnica e burocratica, s'inserisce la notizia che:
"In data 17 aprile 2012 arriva la notizia (confermata?) della revoca del finanziamento regionale sul piano triennale di Azione Ambientale per un futuro sostenibile della Regione Emilia-Romagna 2008-2010".
Probabilmente, visto che siamo nel 2012 e il precedente piano è scaduto, il finanziamento (altrimenti perché attivano in Regione la procedura di VIA con sopraluogo in loco?) verrà riproposto nel nuovo piano triennale in fase di definizione."
La notizia è ripresa dal "blog fidentino" che, nell'occasione, propone l'iter temporale del progetto.
Di particolare importanza è questo parere regionale circa la procedura adottata nella scelta della localizzazione dell'impianto. |
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