Sabato 11 gennaio
“Pietre d'inciampo” posa di targhe com
memorative
“Pietre d'inciampo” posa di targhe com
memorative
davanti alle abitazioni dei partigiani deportati nei campi di concentramento
Posa delle pietre dedicate ai partigiani
Nando e Renzo Pincolini e Gualtiero Rebecchi
ore 15,20 - Via Malpeli 70
Posa della pietra dedicata all'oppositore politico
Guido Camorali
Il progetto “Pietre d'inciampo” è realizzato grazie alla collaborazione con ISREC - Istituto storico della Resistenza e dell'età contemporanea di Parma.
“Pietre d’inciampo ” è un'azione di preservazione della memoria avviato dall’artista tedesco Gunter Demnig, che, dal 1992, gira tra l’Europa per posare le Stolpersteine– o “pietre d’inciampo” – sampietrini ricoperti da una lastra di ottone incastonati nell’asfalto o nella pavimentazione di strade e marciapiedi con lo scopo di segnalare i luoghi in cui vivevano o lavoravano uomini e donne, arrestati, deportati e uccisi nei campi di concentramento e di sterminio nel III Reich.
Le pietre, diffuse nel tessuto urbanistico delle città, recano poche informazioni essenziali: nome del deportato, luogo e data di nascita e di morte, se conosciuti.
Tutte le vittime del regime nazista vengono ricordate, compresi gli internati militari italiani, indipendentemente da provenienza geografica e credenze religiose. Questi pochi elementi riportati sulla superficie in ottone si ripropongono in realtà di restituire un’individualità a quanti – nel progetto nazista – dovevano essere ridotti a un semplice numero di matricola, e il cui corpo e le cui storie si sono perse nella tragedia della Shoah e dell’annientamento della diversità, politica, razziale e fisica.
L’“inciampo nella memoria” persegue lo scopo di far riflettere chi si imbatte nella pietra, nella maggior parte dei casi casualmente, proprio su questi temi.
Lodevole iniziativa.
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