Le chiese di Roma sono più di 900, un dato che ne fa la città con più chiese al mondo; la loro storia accompagna quella della città da diciassette secoli, segnandone l’evoluzione religiosa, sociale ed artistica. Ce ne sono gigantesche, antiche, importantissime, ma ce n’è una, non meno importante delle altre, che è anche il più piccolo luogo di culto di Roma.
Un sito particolare, che non tutti conoscono, persino moltissimi Romani. Di solito, in arte e non solo, si usa dire che “piccolo è bello”. Nessuna definizione è più adatta e confacente di questa per descrivere il fascino della cappella di Santa Maria dell’Archetto, nascosta e pressoché sconosciuta tra le vie del più frequentato e affollato centro storico di Roma.
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SANTA MARIA DELL'ARCHETTO |
La storia narra che in un vicolo della zona (siamo nei pressi della Chiesa dei Santi XII Apostoli e di Palazzo Odescalchi) fu esposta un’immagine della Madonna, dipinta alla fine del Seicento – 1690 – dal bolognese Domenico Muratori. Poco dopo essere stata sistemata nel suo angolino, come era d’uso per le varie “Madonnelle” che si incontrano per le vie di Roma, il ritratto della Vergine mosse miracolosamente gli occhi, creando – com’è da immaginarsi – grande emozione e anche scompiglio tra i fedeli.