Ieri ho partecipato all'incontro tra Cantini, Tanzi e l'architetto Gilioli, nel cortile delle Orsoline. Ero immeritatamente incastonato tra due gentili, cortesi e delicate bellezze muliebri locali, di giovine età, Francesca Pico, e la Cacciamani, che, mi pare di aver capito, è la corrispondente della Gazzetta di Parma, qui a Fidenza. Ne ho subito intuito la cultura umanistica da Liceo Classico. Avevo dinnanzi non Urbino ventoso, ma il dott. Toscani e il mitico Davide Malvisi.
Ero venuto per porre una semplice, diretta domanda agli esponenti del governo locale; anche la Claretta, cui l'avevo, in precedenza, manifestata, mi sollecitava a parlare. Ma io sono solo un povero omino della strada, anzi, del vicolo, non sono nemmeno borgsàno, ma salsese (puah!), non volevo rischiare querele, denunce, citazioni, pubbliche fustigazioni e gogne, perpetue interdizioni dai pubblici uffici o, addirittura, soggiorni in Via Burla.
Ho grandemente apprezzato gli interventi della Claretta, mia Sibilla ed Oracolo vivente, e quelli di Sartori e di Aimi, che sono stati, a mio parere, fin troppo delicati e leggeri, non hanno sfiorato la controparte che con qualche fiorellino, nemmeno con delle rose spinose. Mi è molto spiaciuto non sentire Carduccio pronunciare qualche cosa di libertario e di ribelle; ogni favilla di rivolta s'è dunque spenta, in quel cuore immenso?
E non mi sono nemmeno piaciute le scuse, non richieste, che Mino Ponzi ha dedicato a Cantini; sempre per quella faccenda dell'exscusatio non petita, accusatio manifesta. Dall'altra parte della trincea, dopo aver cercato di dipanare i calembours tecnico-legali del Fuksas comunale, tra lemmi, dilemmi lessico di nicchia per adepti, da Ermete Trismegisto dell'architettura applicata, fonemi, grafemi, da Introibo ad altare architecti”, alla fine, non capivo più su quale pianeta posassi i piedi, misura 46, o se mi avesse rapito un UFO, per portarmi su un'altra stella, tutta mia, come succedeva al sognatore della canzone di Finardi, “Extraterrestre”.
Anche gli scritti sui video, fitti di termini criptici, redatti con scarne principali e ammucchiate di coordinate, subordinate, neologismi dannunziani, complementi di specificazione in fila per quattro col resto di due, mi lasciavano, quale povero prof di Lettere, basito ed interdetto. A Fuksas sono scappati un paio di imperfetti dell'indicativo cacofonici, del tipo “noi vedavamo”, “noi credavamo”.
Ego te absolvo, comunque, Gilioli, in nome e per conto di tuo fratello Lino, che stimo e rispetto grandemente. Alla fine, avvicinandomi a Cantini, per congedarmi da lui, gli ho fatto presente che dovevamo, forse, imparare dai cosiddetti “marocchini” di piazza Tahrir e Taksim , come si contestano decisioni sbagliate, anche solo per l'abbattimento di un pugno di alberi, non parliamo poi per rovesciare un capo di governo filo-islamico o espressione dei Fratelli Musulmani. Quanti, un giorno, si riunirebbero, da Fidenza, sulla piana di Cabriolo, per impedirne lo scempio ambientale, contro le ruspe?
Ora, vorrei osare di buttar lì quel dubbio lubranico e cartesiano, che non ho osato palesare iersera. Ma quelle villette, che senz'altro verrano costruite, giocando, capziosamente, con le leggi, come con i pezzi del cubo di Rubrick, a chi sono, fin d'ora destinate? Chi sono, già da oggi, quelle cinque famiglie e quei 20 o 30 fidentini che si godranno il paesaggio bucolico ed arcadico della piana di Cabriolo, con vista sul tempio romanico millenario? Perché molti sono i chiamati, ma pochi gli eletti: parola del Signore. Una sola domanda, ma quale risposta? Un po' sul filo di “Domande di un lettore operaio”, di Brecht. Io, però, sono solo un semi-ascoltatore e semi-lettore, perché ci vedo solo dall'occhio destro e ci sento unicamente dall'orecchio sinistro.
Franco Bifani
Mio Dio, mi sono scordato di Sefano Tanzi! Riempio subito questo vuoto incolpevole; il caldo avanza, l'età pure ed io alzo bandiera bianca. Tanzi, ieri, era molto taciturno, quasi assorto in certi suoi lambicamenti mentali. Ho avuto l'impressione che, solo a lui, ogni tanto, apparissero, sul tavolo, ologrammi misteriosi,quasi fosse uno dei veggenti di Medjugorje, cui egli rispondeva, gesticolando per qualche tempo;dopodichè, si quietava, chiudendosi ad ombrello. Che fossero i fantasmi di qualche badessa delle Orsoline?
RispondiEliminaEra sicuramente una delle due Sorelle Pallavicine che gli indicava a S. T. che le ruspe entreranno in funzione subito dopo le prossime elezioni di primavera e prima che il futuro Sindaco eletto presti giuramento. Con buona pace di tutte le Amministrazioni: precedente, presente e futura.
RispondiEliminaAnonimo, ušlâs del mälävgüri lasa-lé äd sivtèr. Biffino, la componente di una di quelle famiglie (quando si dice i casi della vita) mi si è avvicinata, mentre raccoglievo le firme presso la Torrefazione, per chiedermi quale causa stessi perorando. Saputolo, mi rispose: "Io non firmo certamente; sono una di quelle che ne comprerà una". Mi ha messo più in allarme quella frase, che la sirena dei bombardamenti dell'ultima guerra.
RispondiEliminaGent.ma Claretta, proprio perchè non sono un sognatore e non volo alto , sono solo pratico: stai attenta ai tempi che ti ho indicato, non potrai poi dire che non comprendi le slide ed il linguaggio dell'urbanistica. Buona giornata
RispondiEliminaClary, solo a te poteva capitare una congiuntura spazio-temporale del genere. Io, purtroppo, ma tu lo sai che sono un Se-bastian Contrario, me ne sono uscito dall'incontro con le pive nel sacco, sono entrato con una borsa e sono uscito con una valigia: di interrgativi. Sai, non so se ricordi l'icona pubblicitaria dei pastelli Presbitero, dove era raffigurato quell'indiano, con il capo cinto da una corona di acquarelli; ecco, al posto dei pastelli, io avevo dei punti interrogativi.
RispondiEliminaGentile anonimo, se ho capito bene dalle parole del Sindaco e di Gilioli, con la delibera del 2012 da oggi in avanti ogni eventuale nuova situazione (compreso villette, nuove stalle o porcilaie) vede l'obbligo di un' approvazione della nuova convenzione (che oggi è in uno stato di sospensione) la quale deve poi essere approvata dal consiglio comunale. Quindi, essendo esso sovrano su questa decisione, non so dirti se mai qualche ruspa entrerà o meno in quella zona come tu sostieni, ma certamente non potrà accadere senza che nessuno se ne accorga. Prima che le ruspe possano eventualmente partire a scavare, sia il consiglio comunale attuale che quello futuro dovranno avallare o meno tale eventualità. Quindi, quei consiglieri che vorranno dire di si alle ruspe oggi come domani, saranno riconoscibili e identificabili ben prima che tuttò ciò che temmi possa accadere.
RispondiEliminaMe lo auguro, visto molti precedenti; la sitemazione della piazza centrale, del piazzale della stazione e precedentemente delle due torri ecc.Io ricordo un inchiesta con la gazzetta, per es, su come i cittadini avrebbero voluto la sistemazione del piazzale della stazione e,se non ho sognato tutto, mi pare di ricordare un risultato diverso!
RispondiEliminaErika
Cittadini di Borgo-Fidenza, preparatevi, almeno chi ne è interessato, chi ha partecipato, perlomeno, all'incontro, per il nuovo anno, a mettere in atto sit-in nella zona di Cabriolo. Se lo si farà, io mi munirò di seggiolino pieghevole, per non stare troppo accovacciato, e pregherò le forze dell'ordine di non darmi manganellate sulla zucca, onde non perdere l'uso anche dell'ultima retina che mi rimane. Sampigherò un po', sulla carraia di Cabriolo, con il mio sanfòne, azzoppato e protesizzato, ma ci sarò, magari sorretto da qualcuno. No pasaràn! El pueblo, unido, jamàs serà vencido!
RispondiEliminaGentile Anonimo delle 11 e 43, prova a leggere meglio la delibera del Consiglio Comunale su Cabriolo, con i relativi allegati.Non trovo scritto quanto tu affermi, viene tutto demandato ad un dirigente (presente all'incontro) per completare l'iter e concordare con i proprietari l'intervento. Agli atti del Comune è presente la pratica relativa alle opere di urbanizzazione ed una villetta . Quindi la stessa persona può rilasciare il Permesso. Non deve fare nessun ritorno al Consiglio Comunale. Questi sono gli atti, il resto sono solo parole. Quindi , se non ritorna in Consiglio, attenti al periodo tra la presente Amministrazione e la prima seduta della prossima. Se conoscete altri ATTI, pubblicateli.
RispondiEliminaJoseph
Gentile Joseph, non ho letto la delibera in questione, difatti ho anche detto nel mio precedente commento "se ho capito bene dalle parole del Sindaco e di Gilioli". Cioè non sono io ad affermarlo, probabilmente non ho capito bene cosa è stato detto e me ne scuso.
EliminaSperiamo che non si debba recitare, tra tutti gli altri, anche l'Atto di dolore, in un futuro prossimo venturo. Od anche il "De profundis". Nessuno conosce le pratiche bdell'esorcismo cattolico? Padre Merrin, ci venga a dare una mano! Nessuno vorrebbe compiere il sacrificio di Padre Karras? Vade retro, ruspa!
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