"Noi di Sinistra Ecologia e Libertà riteniamo che il ricorso allo strumento della variante, raramente richiesto ed utilizzato dal privato cittadino, al fine di dare soluzione a un modesto e circoscritto problema, altrimenti irrisolvibile, favorisce e asseconda unicamente il sistema speculativo, a tutto vantaggio del singolo e a discapito dell’interesse comune. Si aggiunga inoltre che le suddette varianti hanno avuto, in più di una occasione, solo valore di sanatoria.
Per quanto riguarda la variante Pinguino, appare oscuro il motivo che ha spinto l’Amministrazione ad autorizzare l’aumento di 1000 mq di superficie rispetto al progetto iniziale; difficile anche interpretare i parametri usati per definirne gli oneri di urbanizzazione, previsti in circa 160 mila euro, a fronte di cifre di gran lunga superiori incassate in casi analoghi; con non minore sconcerto e
preoccupazione, risultano incomprensibili i motivi per i quali si è proceduto ad una variante di tale portata nonostante il parere contrario della Commissione per la Qualità Architettonica e del
Paesaggio. Parere indubbiamente consultivo ma non meno importante nella formulazione di un atto deliberativo."
Si tratta della prima presa di posizione critica in materia urbanistica assunta da un partito che si colloca a sinistra. Un cambiamento radicale se ricordiamo come Rifondazione Comunista due anni fa abbia sostenuto e difeso lo scempio di Villa Panini, probabilmente condizionata. L'iniziativa di Sinistra Ecologia e Libertà pone certamente alcuni quesiti all'attuale Amministrazione, ma altrettanti, probabilmente più impegnativi, ne pone all'opposizione ed alla Sinistra locale in generale.
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