venerdì 29 novembre 2013

Il seme. Il fiore. Il frutto




La copertina della Lettera Pastorale 2013 - 2014Pubblicata la "Lettera Pastorale per l'anno 2013 - 2014" di Sua Eccellenza Reverendissima Mons. Carlo Mazza, Vescovo di Fidenza. 

Con la Lettera pastorale il Vescovo mette in atto la sua particolare e insurrogabile missione di orientare e guidare il cammino spirituale del popolo di Dio a lui affidato. Secondo lo stile del Buon Pastore, egli conduce e alimenta il gregge in vista della fedeltà alla sua vocazione cristiana. Attraverso la Lettera il Vescovo parla al cuore di ogni fedele, libero o carismaticamente aggregato in un’associazione o in un movimento ecclesiale, bussa alla sua coscienza per suscitare e incrementare, attraverso un percorso unitario, la fede viva nel Signore.

 

file attached   Il libretto completo.

4 commenti:

  1. Io mi chiedo, però, che bisogno mai ci sia di consociarsi, associarsi, costituire movimenti, tra cristiani e tra cattolici, sempre,,purtroppo, finalizzati poi a scopi politici e con mezzi non sempre limpidi e trasparenti. Non mi risulta che Cristo ed i suoi Apostoli abbiano mai fondato qualche cosa di minimamente simile o riferibile e ad ACLI; CL, Miitia Christi, Luce di Cristo, Legionari di Cristo e compagnia bella, che di Cristo hanno solo usurpato il nome.

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  2. Caro Franco, qualsiasi idea politica, religiosa, ideologica è motivo di aggregazione, magari poi muovendosi in senso contrario alle premesse. Pensa ad esempio alle "chiese" in cui si divide anche una scienza come la "psicanalisi" tanto da far dubitare che sia una scienza.
    Non è che un cristiano debba passare attraverso associazioni o movimenti o sottostare supinamente alla gerarchia per dirsi cristiano.

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  3. La lettera di S.E. è molto lunga è dobbiamo assumerla a piccole dosi, affinché nulla vada perduto. Ne prenderò una pillola al giorno. Biffino, hai in gran parte ragione, però il vizietto delle sessioni, scissioni e consorterie, serpeggiava già tra i primi cristiani. Negli ATTI DEGLI APOSTOLI, si parla di un aspro litigio tra Simon Pietro e Paolo di Tarso, a proposito della divergenza di vedute tra i due apostoli. Avvenivano distacchi tra coloro che volevano mantenere l'usanza della circoncisione (erano ebrei) e coloro che non ne volevano più sapere (in maggior parte greci e romani). Si discuteva circa l'assunzione di cibi che molti ritenevano ancora impuri, contro Pietro che affermava si potesse mangiare di tutto. Non per niente Paolo si spolmonò per tenere unita la comunità dei primi cristiani, sparsi in tutto il mondo conosciuto, ma i contrasti terminarono solo quando alla Congregazione romana fu riconosciuto il più alto prestigio. Prima, però, ci fu la Chiesa di Antiochia e dopo tutti i sismi che ben conosciamo. La pappardella solo per ricordare che le unioni universali sono assai difficili da portare avanti, per non dire impossibili.

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  4. Infatti, Clary, il tutto è riferibile a Lucifero, che tentò persino Cristo e che riuscì a farlo con l'uomo, all'alba dei tempi. Divide et impera, è cisì che i cristiani si sono accoppati a milioni, dividendosi. Io rileggo il Vangelo, sempre, ben più corposo di ogni lettera pastorale, mi basta ed avanza. Se non altro, è parola del Signore, e mi basta la parola, come dicevano per il confetto Falqui.

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