mercoledì 20 novembre 2013

Il Ventennio fascista a Fidenza

Legionari fidentini giugno 1939
Se si esclude il limitato contributo di don Amos Aimi e, in passato, dell’avvocato Nino Denti, le vicende e gli aspetti politici e sociali del "Ventennio" fidentino non hanno mai trovato analisi o riscontro in studi e pubblicazioni. Graziano Tonelli cerca di colmare almeno in parte questa lacuna e presenterà il volume "La Fidenza del Ventennio", frutto del suo lavoro, sabato prossimo al ridotto del Teatro Magnani.
Interno della "Casa del Fascio" di Fidenza
Lo scritto si sofferma giustamente sulle opere pubbliche realizzate che modificarono il tessuto urbano della città, senza dimenticare la cronaca politica e del vivere quotidiano delle nostre genti. Il periodo considerato inizia nel 1919 per arrivare rapidamente all'affermazione del regime e concludersi con l'entrata della Nazione nel conflitto mondiale.




La Fidenza del Ventennio. Storie, vicende e personaggi è il titolo del volume diGraziano Tonelli, realizzato con il Patrocinio del Comune di Fidenza (MUP Editore 2013) che sarà presentato Sabato 23 novembre alle ore 16.00, al Ridotto del Teatro G. Magnani di Fidenza (Piazza Verdi, 1). Il volume sarà disponibile in allegato con la Gazzetta di Parma in vendita in tutte le edicole a 8,80 € + il prezzo del quotidiano.
Dopo il saluto di Mario Cantini, Sindaco di Fidenza, Pier Luigi Zanettini, Assessore alla Cultura del Comune di Fidenza, Giancarlo Menta, MUP Editore, la presentazione vera e propria del volume sarà affidata al giornalista Luca Ponzi, in dialogo con l’autore. La presentazione sarà seguita da un momento musicale a cura del Maestro Giovanni Chiapponi pianoforte, Giulia Chiapponi violino, Giacomo Chiapponi violoncello. L’ingresso è libero.
Al lavoro di ricerca di Graziano Tonelli va il merito di aver colmato un vuoto nella storiografia locale troppo a lungo procrastinato. Il ventennio fascista e i suoi effetti su Borgo San Donnino, rinominato “Fidenza” il 4 aprile 1927 per decreto del Podestà, viene in modo inedito scandagliato non attraverso una semplice narrazione evenemenziale, ma seguendo i cambiamenti fisici della città, delle sue strutture e delle opere pubbliche che gli stanziamenti del regime permisero di realizzare. Partendo da un excursus su Borgo San Donnino prima dell’avvento del fascismo, il lettore ha la possibilità di seguire l’evolversi di quella che nel 1935 acquisirà il titolo di città e il diritto a fregiarsi dello stemma civico. Mutamenti ai vertici politici, sia sul piano locale che nazionale, e modifiche urbanistiche sono, inoltre, intervallati da brevi ritratti, come quello della famiglia ebrea Coen, dell’artista Ettore Ponzi o di Ranieri, uno dei maggiori protagonisti del fascismo borghigiano. Corredato di immagini provenienti da collezioni private e di una testimonianza su Remo Ranieri consegnata all’autore sotto forma di memoriale da Massimo Ranieri, La Fidenza del ventennio si presenta come un gioiello inedito di storiografia del territorio.




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