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domenica 6 aprile 2014

Il rilancio del turismo passa da Castione di Germano Meletti


NIENTE DI NUOVO ALLA LUCE DEL SOLE: SI CONTINUA AD IGNORARE LA STORIA DI CASTIONE MARCHESI ANCHE IN CAMPAGNA ELETTORALE, E' UN VERO DELITTO LA RINUNCIA AD UN'OPPORTUNITA' COME POSSONO OFFRIRE POCHISSIMI ALTRI SITI IN ITALIA



Ci risiamo: elezioni nuove, proclami vecchi. 
Oggi sulla Gazzetta di Parma il candidato sindaco del PD Andrea Massari parla di turismo a Fidenza, in un racconto un po' confusionario, forse per esigenze di spazio del giornale, passando attraverso l'incentivazione dell'agricoltura e dei prodotti a "chilometri zero".
Intanto resto esterefatto come si possa continuare sulla solita falsariga, questo fin dalla campagna elettorale che portò Giuseppe Cerri al soglio di Pazza Garibaldi 1 a Fidenza, proseguendo nell'ultima tornata di cinque anni fa e infarcendo qua e là di sproloqui in merito, il percorso della giunta oggi a fine mandato e ricominciando con la solita solfa.
Intanto ci tengo a ringraziare l'ex assessore Giuseppe Franchi: dapprima, fin dal suo insediamento, continuò sulla solita falsariga dei suoi predecessori, poi accompagnato da me in una "visita guidata" di Castione Marchesi, si ravvide totalmente rispetto a ciò che aveva dichiarato alla Gazzetta nella sua prima intervista. 
Di questa persona ho apprezzato l'onestà intellettuale ammettendo di "non conoscere" la storia di Castione e che poteva veramente diventare un interessantissimo polo turistico a carattere storico-artistico-culturale-didattico, onestà intellettuale che è merce rarissima in politica amministrativa, quindi voglio ringraziare di cuore Giuseppe Franchi, peccato se ne sia andato (o sia stato cacciato non è dato saperlo) prima del tempo. 
Oggi si continua ad ignorare la capitale delle Terramare, la capitale del romanico grazie alla bellissima chiesa, oltre che aver dato il via al lungo periodo di lustro della famiglia Pallavicino, che arrivò a gestire uno stato con il proprio nome (il capostipite Adalberto II degli Obertenghi è sepolto sotto alla chiesa di Castione, della quale ne ordinò la costruzione a partire dal 980). 
Allo scopo di colmare una volta per tutte l'ignoranza in merito mi permetto di riproporvi la mia "Storia di Castione Marchesi" in cinque parti, ricordando a chi parla di turismo a Fidenza che Castione Marchesi è "seduta" su un mare di petrolio, ma se non lo si va a prendere rimane lì, a prosciugarsi e rovinarsi senza poter essere sfruttato come meriterebbe.
Il tutto senza trascurare che sarebbe un bell'impulso all'economia locale, che nel suo contesto potrebbe anche aiutare questo commercio di prodotti a "chilometri zero", così come potrebbe rappresentare un punto di vendita di eccellenze del territorio, oltre che dare origine ad un pregiato richiamo turistico creando un "pacchetto Fidenza", oggi con il solo duomo soggetto a turismo "mordi e fuggi".
Per chi ne fosse interessato propongo di seguito il collegamento con i miei cinque pezzi relativi alla storia di Castione Marchesi pubblicati da questo blog in tempi recenti.






Invito voi tutti ad andarvi a rileggere, o leggere se non lo avete ancora fatto, tutte le cinque parti, inoltre mi metto a vostra disposizione, previo contatto con il sottoscritto (profilo facebook Germano Meletti o cell. 338 8008565), per una visita guidata illustrativa in loco, poi mi direte se la mia è pazzia o strada praticabile. Grazie per l'attenzione.


                                                 Germano Meletti

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