NIENTE
DI NUOVO ALLA LUCE DEL SOLE: SI CONTINUA AD IGNORARE LA STORIA DI CASTIONE
MARCHESI ANCHE IN CAMPAGNA ELETTORALE, E' UN VERO DELITTO LA RINUNCIA AD
UN'OPPORTUNITA' COME POSSONO OFFRIRE POCHISSIMI ALTRI SITI IN ITALIA
Oggi sulla Gazzetta di Parma il
candidato sindaco del PD Andrea Massari parla di turismo a Fidenza, in un
racconto un po' confusionario, forse per esigenze di spazio del giornale,
passando attraverso l'incentivazione dell'agricoltura e dei prodotti a
"chilometri zero".
Intanto
resto esterefatto come si possa continuare sulla solita falsariga, questo fin
dalla campagna elettorale che portò Giuseppe Cerri al soglio di Pazza Garibaldi
1 a Fidenza, proseguendo nell'ultima tornata di cinque anni fa e infarcendo qua
e là di sproloqui in merito, il percorso della giunta oggi a fine mandato e
ricominciando con la solita solfa.
Intanto
ci tengo a ringraziare l'ex assessore Giuseppe Franchi: dapprima, fin dal suo
insediamento, continuò sulla solita falsariga dei suoi predecessori, poi
accompagnato da me in una "visita guidata" di Castione Marchesi, si ravvide
totalmente rispetto a ciò che aveva dichiarato alla Gazzetta nella sua prima
intervista.
Di questa persona ho apprezzato l'onestà intellettuale ammettendo di
"non conoscere" la storia di Castione e che poteva veramente diventare un
interessantissimo polo turistico a carattere
storico-artistico-culturale-didattico, onestà intellettuale che è merce
rarissima in politica amministrativa, quindi voglio ringraziare di cuore
Giuseppe Franchi, peccato se ne sia andato (o sia stato cacciato non è dato
saperlo) prima del tempo.
Oggi si continua ad ignorare la capitale delle
Terramare, la capitale del romanico grazie alla bellissima chiesa, oltre che
aver dato il via al lungo periodo di lustro della famiglia Pallavicino, che
arrivò a gestire uno stato con il proprio nome (il capostipite Adalberto II
degli Obertenghi è sepolto sotto alla chiesa di Castione, della quale ne ordinò
la costruzione a partire dal 980).
Allo scopo di colmare una volta per tutte
l'ignoranza in merito mi permetto di riproporvi la mia "Storia di Castione
Marchesi" in cinque parti, ricordando a chi parla di turismo a Fidenza che
Castione Marchesi è "seduta" su un mare di petrolio, ma se non lo si va a
prendere rimane lì, a prosciugarsi e rovinarsi senza poter essere sfruttato come
meriterebbe.
Il tutto senza trascurare che sarebbe un bell'impulso all'economia
locale, che nel suo contesto potrebbe anche aiutare questo commercio di prodotti
a "chilometri zero", così come potrebbe rappresentare un punto di vendita di
eccellenze del territorio, oltre che dare origine ad un pregiato richiamo
turistico creando un "pacchetto Fidenza", oggi con il solo duomo soggetto a
turismo "mordi e fuggi".
Per
chi ne fosse interessato propongo di seguito il collegamento con i miei cinque
pezzi relativi alla storia di Castione Marchesi pubblicati da questo blog in
tempi recenti.
4
- Fidenza, Storia di Castione Marchesi: quarta parte. Un altro edificio molto importante: l'abbazia
Invito
voi tutti ad andarvi a rileggere, o leggere se non lo avete ancora fatto, tutte
le cinque parti, inoltre mi metto a vostra disposizione, previo contatto con il
sottoscritto (profilo facebook Germano Meletti o cell. 338 8008565), per una
visita guidata illustrativa in loco, poi mi direte se la mia è pazzia o strada
praticabile. Grazie per l'attenzione.
Germano Meletti
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