Anna nacque a Francoforte sul Meno, in Germania, seconda figlia di Otto Heinrich Frank (12 maggio 1889 – 19 agosto 1980) e di sua moglie Edith Hollander (16 gennaio 1900 – 6 gennaio 1945), proveniente da una famiglia di patrioti tedeschi che prestarono servizio durante la prima guerra mondiale. Aveva una sorella maggiore, Margot Betti Frank (16 febbraio 1926 – marzo 1945).
La storia di Anne Frank
Anne Frank è una ragazzina ebrea che durante la Seconda Guerra Mondiale è costretta a nascondersi per sfuggire ai nazisti. Insieme ad altri sette compagni vive in clandestinità nella casa sul retro in Prinsengracht 263 ad Amsterdam. Dopo più di due anni questi clandestini vengono scoperti e deportati nei campi di concentramento. Il padre di Anne, Otto Frank, è l'unico degli otto inquilini dell'Alloggio segreto a sopravvivere. Il diario che Anne ha scritto durante il periodo trascorso in clandestinità la renderà famosa in tutto il mondo.
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Ambrogio, dobbiamo imparare, da illustri negazionisti di cui un rarissimo esemplare vive e vegeta anche a Soragna, che i Lager nazisti erano spendi luoghi di villeggiatura, corredato di campi per il football, il tennis, la pallavolo, con cinematografi e teatri, per rappresentazioni teatrali e musicali. I forni crematori non sono mai esistiti, e le migliaia di cadaveri disfatti, seppelliti dagli Alleati, con dei bulldozers, in fosse comuni, erano di militari, caduti in combattimento. Solo poche centinaia di migliaia di ebrei, secondo i negazionisti, morirono, ma dopo la liberazione dei Lager, per la stanchezza, nel ritornare a casa, di influenza, raffreddore e tosse ostinata. Il diario di Anna Frank è un falso, scritto dal padre, per mungere quattrini; e probabilmente, Anna e la sua famiglia erano emigrate alle Seychelles o alle Mauritius, con viaggio, alloggio e soggiorno pagati dalle SS.
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