Si è svolta questa mattina nella sala del Palazzo Vescovile l'annunciata conferenza stampa che da il via al progetto "L’innovazione digitale: la Cattedrale di San Donnino apre le porte alla realtà aumentata" che si pone come primo obiettivo quello di mettere la tecnologia digitale al servizio della conoscenza del nostro Duomo.
Arch. Marco Tombolato |
A
seguire il P.I. Antonino Besagni, Presidente dell'Amministrazione
Cattedrale di Fidenza, ha salutato i presenti lasciando la parola
alla Dott.ssa Alessandra Mordacci, direttrice del Museo del Duomo,
che, molto opportunamente, ha ricordato che il progetto tenderà a
suggerire visite in loco ed avrà quindi un intento promozionale e
non di fruizione remota.
Dott. Paolo Salvatori, Presidente della Humarker Srl |
Ha
spiegato Salvatori che le tecnologie applicate tendono ad informare
"oltre i nostri sensi", la cosiddetta "realtà
aumentata", e nel contempo favorire le visite con la
"navigazione di prossimità" che prende per mano il
visitatore attraverso una mappa interattiva tecnologicamente
avanzata. Come valore aggiunto dell'applicazione indica la
possibilità per il potenziale visitatore di programmare la propria
visita nel percorso e nelle priorità.
Rag. Giancarlo Menta |
La
Dott.essa Alessia Gruzza, Vicesindaco con deleghe al Turismo ed alla
Cultura del Comune di Fidenza ha in sostanza ribadito l'intento
promozionale dell'iniziativa che intende portare cultura all'esterno
attraverso il linguaggio tecnologico, ai giovani così esperti di
digitale ma anche alle altre fasce di età.
Il Sindaco Andrea Massari |
Il
Sindaco prende quindi un impegno solenne, da noi sollecitato
da anni senza finora successo,
il restauro della terza cappella di destra di proprietà comunale in
cui è conservato il dipinto del Santo Andrea Avellino, opera di G.
B. Tagliasacchi. La promessa, anche se associata in modo generico a
sollecitazioni diverse, ha il mio personale plauso al quale non posso
associare quello dell'amico Aldo Magnani.
Chiusa
la lunga serie degli interventi le conclusioni spettano a S. E. Carlo
Mazza Vescovo di Fidenza.
La
partenza è tutta un elogio per Giancarlo Menta per suo ruolo
"fondamentale", in subordine la figura del P.I. Renzo
Zucchi, sempre dell'UPI, e un grazie anche agli altri con ruoli più
decorativi "secondo giustizia e verità".
S.E. Carlo Mazza |
Sul
progetto acutamente osserva che non si deve pensare di "derubare
la Cattedrale" del senso di mistero che l'avvolge, ma di creare
flussi di "turismo consapevole non scorribande".
Avere
per la Cattedrale "una conoscenza ammirata", "chi entra
deve avvertire stupore, uno stupore razionale fondato sulla
conoscenza", "solo così diventerà la cattedrale di tutti", questi gli spunti del Vescovo e un cenno di speranza lo spende con le
parole "si coltivi il crescere, l'amore, la tutela della
Cattedrale" che conserva da otto secoli le memorie dei padri.
L'accenno
alla conoscenza trova tuttavia un dubbio riferimento quando S.E. parla del
pavimento del duomo e dei due intarsi come parte non conosciuta
dimenticando la lezione
del prof. Vito Ghizzoni che
questo presunto mistero ha ampiamente spiegato esattamente
quarant'anni fa.
Dott. Alessia Gruzza |
C erano proprio tutti i cosiddetti poteri forti...
RispondiElimina...Che, forse, avrebbero potuto negli passati "spendersi" un pò di più anche per il restauro di questo monumento. Nei secoli i cittadini facoltosi destinavano laute risorse per il restauro, l'ampliamento, il decoro pittorico degli edifici dedicati alla preghiera. Il nostro prezioso Duomo necessita con una certa urgenza anche del restauro della facciata. Anziché avviarsi in opere fuori dal senso della realtà, questi "grandi" imprenditori avrebbero potuto essere consacrati alla storia della città per la promozione ed il "SOSTEGNO" degli interventi di restauro conservativo del Duomo anziché essere ricordati per i Terragli, termine che, attingendo alle nostre locuzioni dialettali, evoca immagini estremamente eloquenti.
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