lunedì 11 ottobre 2021

La consegna dei riconoscimenti ai Fidentini dell'Anno



La commissione, composta da Leana Guidetti, Beatrice Rebecchi e Roberto Rubini ha assegnato cinque riconoscimenti ad altrettanti fidentini esemplari che si sono spesi ed hanno onorato la propria città, non solo nell'anno 2021 ma nel corso dell'intera vita.
Cittadini come noi, cittadini normali che hanno saputo "aggiungere qualcosa" e trasmetterlo agli altri. Cinque gli ambiti di attività previsti dal Bando: sociale, lavoro, cultura, sport e strajè.
La città li ha quindi accolti in piazza a conclusione di questi giorni di festa, la Festa patronale  di San Donnino, i cittadini li hanno applauditi, lungamente applauditi.
A consegnare gli attestati gli assessori comunali Alessia Frangipane, Franco Amigoni, Maria Pia Bariggi, Davide Malvisi, Stefano Boselli,  unitamente al Sindaco Andrea Massari. A condire il tutto nel migliore dei modi Maria Pia Bariggi che di ognuno ha brevemente tracciato il profilo e curato le motivazioni riportate nella pergamene.  



Ambito del Sociale
Flavia Fratta
"... approdo sicuro" 


«Sembra che Flavia Fratta non ami i confini che creano separazioni esasperando identità individuali. Ha infatti guardato ad ogni contesto come ad un’area aggregante che può favorire l’incontro. Così è stato nell’ambito lavorativo e, in particolare, presso la “casa di prima accoglienza San Pietro”. Si è spesa all’interno della multiculturalità per costruire percorsi di integrazione che conducessero all’autonomia delle persone che ha incontrato. Adulti e bambini hanno trovato in lei un approdo sicuro».

Ambito del Lavoro
Vittorio Saccani
"... qualificata operosità"

«Il peso umano delle macchine. L’attività di Vittorio Saccani si caratterizza per una profonda umanità che si è manifestata per tanti anni nell’insegnamento di “torneria e macchine”. Conseguenza diretta è stato un decisivo contributo allo sviluppo economico e sociale per aver indirizzato un numero rilevante di studenti ad una qualificata operosità presso le aziende del territorio. In tal modo ha creato una vasta ricchezza umana e professionale che ha generato lavoro e quindi dignità personale».

Ambito culturale
Romano Franceschetto
"...toccare il cuore"
«Un dialogo virtuoso fra bel canto e cittadinanza. Sembra che quanto interessa di più a Romano Franceschetto sia raggiungere e toccare il cuore. Per questo con il suo talento di baritono, ovunque riconosciuto, riesce ad essere un compagno di viaggio per gli studenti del Conservatorio “Arrigo Boito” di Parma. La sua voce, che legittima e conferisce significato ai tanti eventi a cui generosamente partecipa, è la manifestazione di un impegno culturale difficile da eguagliare»

Ambito sportivo
Gabriella Affaticati
"
Schiacciare con grazia"
«Schiacciare con grazia. Gabriella Affaticati ha mostrato e mostra, con la sua attività soprattutto legata alla pallavolo, la solerzia e la tenacia dell’atleta. Così come nel gioco di squadra è stata protagonista di una promozione in A1, con altrettanta determinazione ha fondato la ASD Borgo Volley coinvolgendo i giovani in nuove sfide. Grazie a lei lo sport è un tempo e un luogo di un sapere coinvolgente nel quale ogni apporto individuale diventa un successo collettivo».

Burghsan strajè
Romano Ferrari
"Partire senza dire addio"
«Partire senza dire addio. Romano Ferrari ha lasciato Fidenza da lungo tempo per risiedere in Francia, negli Stati Uniti, in Svizzera…. Nelle sue attività, nelle quali ha svolto ruoli di dirigente e di amministratore delegato, ha manifestato quella coraggiosa capacità di iniziativa che sfugge all’idea di un destino stringente e che, invece, sviluppa l’immaginazione politica e sociale. Nonostante i successi da creatore di prospettive, come testimoniano anche le ricerche storico-scientifiche da lui condotte nell’ambito dell’archeologia e della storia dell’arte, è rimasto legato all’Italia e alla sua Fidenza che oggi lo guarda come un esempio di Burghsàn Strajè».
 


5 commenti:

  1. La disponibilità di Flavia si è manifestata a me tanti anni fa, quando ero una ragazzina iscritta al primo Riparto scout di Fidenza fondato da Don Camillo Mellini. Ho un bellissimo ricordo di lei, capo autorevole che aveva scelto di condividere con noi guide una parte del nostro cammino, nella speranza di lasciare il mondo “un po’ migliore” di come lo avevamo trovato, perché questo ci chiedeva BP.
    Sempre attenta, sempre pronta (“Estote parati”, diceva BP), educatrice instancabile, inflessibile negli intenti, ma affettuosa. Grazie a lei non sentivo la nostalgia della famiglia, durante i campi estivi.
    Lei stessa, oggi, ha ricordato la sua esperienza nello scoutismo e io, spettatrice, la rivedevo, con un po’ di nostalgia, tra le tende del campo, tra un’ispezione, un alza bandiera e tante attività , preparate da lei e dagli altri capi per aiutarci a crescere, perché imparassimo a vivere.
    Grazie ancora, Flavia.

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  2. Ma come, e io? Ingrati!

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    1. La patria é matrigna, come la natura per il Leopardi.

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    2. Ma io sono un apolide, nato a Salso da genitori uno lombardo, l’altro campano emigrato a Buragh 34 anni fa, messo in apartheid da tutti. Mi sento come Calimero, Carla…

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  3. Complimenti a tutti.

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