Ambito del Sociale
Flavia Fratta
"... approdo sicuro"
«Sembra che Flavia Fratta non ami i confini che creano separazioni esasperando identità individuali. Ha infatti guardato ad ogni contesto come ad un’area aggregante che può favorire l’incontro. Così è stato nell’ambito lavorativo e, in particolare, presso la “casa di prima accoglienza San Pietro”. Si è spesa all’interno della multiculturalità per costruire percorsi di integrazione che conducessero all’autonomia delle persone che ha incontrato. Adulti e bambini hanno trovato in lei un approdo sicuro». |
La disponibilità di Flavia si è manifestata a me tanti anni fa, quando ero una ragazzina iscritta al primo Riparto scout di Fidenza fondato da Don Camillo Mellini. Ho un bellissimo ricordo di lei, capo autorevole che aveva scelto di condividere con noi guide una parte del nostro cammino, nella speranza di lasciare il mondo “un po’ migliore” di come lo avevamo trovato, perché questo ci chiedeva BP.
RispondiEliminaSempre attenta, sempre pronta (“Estote parati”, diceva BP), educatrice instancabile, inflessibile negli intenti, ma affettuosa. Grazie a lei non sentivo la nostalgia della famiglia, durante i campi estivi.
Lei stessa, oggi, ha ricordato la sua esperienza nello scoutismo e io, spettatrice, la rivedevo, con un po’ di nostalgia, tra le tende del campo, tra un’ispezione, un alza bandiera e tante attività , preparate da lei e dagli altri capi per aiutarci a crescere, perché imparassimo a vivere.
Grazie ancora, Flavia.
Ma come, e io? Ingrati!
RispondiEliminaLa patria é matrigna, come la natura per il Leopardi.
EliminaMa io sono un apolide, nato a Salso da genitori uno lombardo, l’altro campano emigrato a Buragh 34 anni fa, messo in apartheid da tutti. Mi sento come Calimero, Carla…
EliminaComplimenti a tutti.
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