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martedì 12 ottobre 2021

Ritorna Mangiamusica

Quattro degli artisti protagonisti:
Vecchioni, Morgan, Van De Sfroor e Finardi.


Ritorna Mangiamusica, format identitario e culturale creato dal giornalista Gianluigi Negri, che arriva dopo lo straordinario successo della precedente edizione.

Le grandi storie della musica  e del gusto approderanno sul palcoscenico del Teatro Magnani di Fidenza grazie all'originale rassegna, a ingresso libero (con prenotazione obbligatoria), la cui sesta edizione si aprirà sabato prossimo.

Cantautori e musicisti saranno «abbinati» ai migliori prodotti del Made in Borgo: a Fidenza (conosciuta anche come Borgo San Donnino) arriveranno nomi come Roberto Vecchioni, Federico Zampaglione (Tiromancino), Morgan, Cristiano Godano, Davide Van De Sfroos, Eugenio Finardi, Andrea Mirò, Ezio Guaitamacchi, Brunella Boschetti.

Gli appuntamenti: 
  • sabato 16 Ottobre Cristiano Godano, Ezio Guaitamacchi, Andrea Mirò, Brunella Boschetti;
  • venerdì 22 Ottobre Roberto Vecchioni; 
  • sabato 23 Ottobre Federico Zampaglione (Tiromancino): 
  • venerdì 5 Novembre Davide Van De Sfroos;  
  • sabato 6 Novembre Morgan;
  • venerdì 19 Novembre Eugenio Finardi.

Tutte le serate si svolgono al Teatro Magnani di Fidenza ed iniziano alle 21. Sono a ingresso libero con prenotazione obbligatoria (quattro giorni prima di ogni evento, dalle 8 alle 20) fino a esaurimento posti disponibili. Prenotazioni: 345 9374728 oppure teatromagnani@ater.emr.it.

L'ideatore e direttore artistico Gianluigi Negri racconta:
«Cibo e letteratura, in Italia, sono legati al nome di Parma (e di Cantù) grazie a Mangia come scrivi dal 2006. Cibo e cinema al nome di Salsomaggiore dal 2014 grazie a Mangiacinema. Dal 2016, con Mangiamusica - Note pop, Cibo rock, abbiamo legato il nome di Fidenza al binomio cibo e musica,  per raccontare la nostra identità e assaporare le grandi storie della musica».

1 commento:

  1. Per quanto riguarda Vecchioni, che ho sempre ascoltato volentieri, anche per la sua profonda cultura classica, sono rimasto deluso dal suo inno molto discutibile alla presunta prossima terrorista Marika. Quella che si sarebbe fatta esplodere tra la folla di nemici, per spedirne al Creatore il maggior numero possibile. Poi se ne era pentito, aveva innestato retromarce e mea culpa, ma mi aveva veramente colpito negativamente. Era alla Cattolica di Milano, al corso di Lettere, insieme a me, e si era laureato nel 1968, sempre come me.

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