Volti noti e meno noti di una generazione che verrà ricordata, in gran parte già lo è, come l'ultima grande "preteria" della Diocesi di Fidenza.
Il cammino di questi servi di Dio, il loro viaggiare in un tempo difficile, partiva e tornava da un porto sicuro, il seminario, contemporaneamente luogo di confronto, di formazione e perché no di protezione.
1950 - Progetto del Nuovo Seminario |
1955 - il Seminario, completato, viene definito il "Cuore della Diocesi" |
Il progetto di un nuovo imponente seminario prese forma già nel 1950 e subito si pose mano a realizzarlo.
Già nel 1951, vediamo nell’immagine qui sopra, i due terzi dell’edificio erano stati edificati, mancando solo l'ala est. Nel 1955 si poteva affermare che era "il cuore della Diocesi".
Se imponente poteva dirsi la costruzione prestigioso ero lo spazio antistante verso Via Trieste, dove era sistemato l'accesso principale, quello di rappresentanza, normalmente chiuso.
In via ordinaria invece venivano utilizzati due ingressi secondari, rivolti alla città e alla cattedrale, che essendo privi di barriere fungevano anche da comoda scorciatoia per gli abitanti del quartiere.
Ha poi ospitato classi delle scuole e nel parco, invece dei giochi dei seminaristi sono riecheggiate le risate dei ragazzi, segno di un tempo mutato, di un calo di vocazioni rivelatosi inarrestabile.
Così già nel 2017 la Diocesi di Fidenza, tuttora proprietaria dello storico edificio, con l'osservazione n° 153 ha chiesto di
"Consentire la demolizione dell'intero fabbricato del Seminario Vescovile, recuperando la volumetria esistente ed edificare un nuovo fabbricato da destinare, ancora a Seminario Vescovile e per la parte rimanente realizzare degli edifici con destinazione residenziale mantenendo la stessa volumetria totale o utilizzandone di nuova da concordare, distribuendola sull'area in oggetto".
L'osservazione è stata tuttavia rigettata con la seguente motivazione:
"Le modalità di intervento nel comparto del seminario sono definite dalla scheda 36, il vincolo sul fabbricato esistente è un vincolo di PRG, legato al mantenimento dell'impronta tipologica del fabbricato che non può essere demolito."
In questi giorni è rimbalzata la notizia che l'intero complesso potrebbe essere oggetto di alienazione; il ridotto utilizzo della struttura giustificherebbe una decisione in tal senso. Decisione che fra l'altro è stata preceduta da una intensa attività di dismissioni: il vecchio oratorio di Via Bacchini, ceduto, il cinema Cristallo, sul mercato da anni, il Palazzetto di via Berzieri, abbandonato e svuotato di ogni attività.
I Benefattori
Ricorrono quest'anno i 420 anni dalla costituzione della Diocesi del Santo Donnino avvenuta nel 1601. La sua relativamente lunga vita, con i suoi "alti e bassi", è trascorsa solidale con la storia della nostra città e con quella di un contado ritagliato nei territori di due province e limitato a nord da fiume Po.
Lunga sarebbe la lista dei benefattori che hanno sostenuto il Seminario che, ricordiamolo, nel tempo, ha cambiato luogo prima di approdare al quartiere Luce.
I benefattori "storici" del seminario attuale sono elencati in una targa marmorea, non moltissimi in verità. Nomi importanti ma anche nomi umili, che le "future generazioni" manco ricorderanno
1951-2021 - Il Parco del Seminario |
1951-2021 - L'ingresso del Seminario Vescovile |
In quella megastruttura ora inutile, non potrebbero trovare una sistemazione decente tanti poveracci nostrani e forestieri? Deus Caritas est!
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