Cerca nel blog e nelle pagine collegate

lunedì 15 novembre 2021

Elogio della cipolla, ovvero: 'Soupe gratinée a l'oignon'


Nel secondo appuntamento del ciclo di conferenze "I piatti del Pellegrino", organizzato dall'UNITRE, lunedì 15 novembre 2021 lo Chef Daniele Persegani e la Prof.ssa Maria Pia Bariggi hanno presentato 'Soupe gratinée a l'oignon' che traduciamo in "zuppa di cipolle gratinata al forno".
Ed è proprio la cipolla a qualificare questo piatto la cui origine leggendaria è contesa tra Francia e Firenze, ma potrebbe essere qualche altro "loco" lungo le strade d'Europa. 
I riferimenti geografici, storici e naturalistici hanno conferito un tono culturale all'incontro che si è concluso nell'elegante presentazione del piatto.
Non è mancato l'elogio della cipolla come alimento, dai poteri terapeutici, che ha attraversato culture diverse, dall'antico Egitto, in cui era utilizzata come valore di scambio, all'attuale  Chicago in America, il cui nome, Checagou, nella lingua dei nativi indicava i campi di cipolle che ricoprivano l'odierna area urbana. 

Gli appuntamenti settimanali utilizzano la sala attrezzata per le conferenze del ristorante Gustincato di Fidenza, sulla cui pagina Youtube è possibile accedere anche alle precedenti registrazioni.

Il 3^ appuntamento Unitre con lo chef Daniele Persegani è programmato per lunedì 22 novembre 2021 alle ore 17,30 e riguarderà la preparazione del piatto "Carbonade con polenta",
 
 


SOUPE GRATINEE A L'OIGNON 

Origini della Soupe à l’oignon.

Ricetta povera alla portata di tutti proprio per il facile reperimento delle cipolle, la Soupe à l’oignon è l’elaborazione di un piatto povero avvenuta nel XVII secolo.

Secondo alcune leggende il piatto ha diverse attribuzioni di paternità. Una di queste racconta che Luigi XV inventa la Soupe à l’oignon dopo esser stato colto da fame improvvisa.

Mentre si trovava nella sua tenuta di caccia, con i pochi ingredienti in dispensa (cipolle, burro e champagne) improvvisò la nota zuppa. Un’altra leggenda narra che il duca di Lorena apprese la ricetta dal rinomato cuoco dell’Hotel La Pomme d’Or, tale Nicolas Appert, che servì la zuppa al duca in occasione di un suo soggiorno.

Secondo alcuni studiosi, la zuppa di cipolle potrebbe essere uno dei tanti piatti portati dall’Italia in Francia da Caterina de’ Medici, Regina consorte di Francia, moglie di Enrico II. In effetti la carabaccia fiorentina, piatto a cui si fa riferimento, era una zuppa di cipolle assai simile che veniva servita su fette di pane abbrustolito.

A rilanciare nel mondo della gastronomia mondiale la Soupe à l’oignon fu Julia Child, icona della cultura popolare statunitense, che la propose nel suo mitico locale.

1 commento:

  1. Sempre interessante. Voglio aggiungere che, Luigi XV, non si è cavato, subito la fame, perché la zuppa di cipolle necessita di una lunga cottura. Se poi, la si passa al forno, i tempi si dilatano di molto.

    RispondiElimina