Ricorre oggi 24 giugno 2023 il Centenario dell'elevazione in ente morale dell'Associazione Nazionale Combattenti e Reduci 1923 - 2023.
L’Associazione dei Combattenti e Reduci fu fondata nel 1919 dai reduci della Grande Guerra. L’idea nasceva a Milano, il 17 aprile del 1917, durante un’assemblea dei mutilati di guerra nei locali della Lega Antitedesca. L’assemblea, presieduta dai reduci Ettore Ferrari e Virginio Galbiati, sosteneva la necessità di costituire un’associazione diretta a tutelare i diritti degli ex combattenti rimasti feriti durante gli scontri.
L’assemblea ha immediatamente incontrato l’adesione degli ufficiali reduci dal fronte e, nell’incontro successivo, tenutosi il 29 aprile 1917, sancì la nascita dell’A.N.M.I.G., e in quella data furono fissate le finalità e lo Statuto dell’Associazione.
Idealmente si fa risalire la data della nascita dell’A.N.C. al 4 novembre 1918, ma soltanto il 18 febbraio 1919, si diede vita ad una sezione autonoma Combattenti, con finalità di carattere nazionale.
In poco tempo, in molte parti d’Italia, si assistette alla formazione di numerose Sezioni, tra le quali la Sezione di Borgo San Donnino mentre risale al 1918 la Sezione locale dell’A.N.M.I.G sorta a Parma, che raccolsero un elevatissimo numero di aderenti.
Gli associati si raccoglievano attorno ad un programma che aveva in parte carattere rivendicativo, ma che tendeva soprattutto a far ottenere all’Associazione un peso politico e sociale nella vita nazionale.
Nel primo statuto associativo, stilato ed approvato nel 1919, veniva proclamata “l’assoluta indipendenza dell’A.N.C. da ogni e qualunque partito politico, pur non rinunciando l’Associazione ad assicurare il concorso dei combattenti all’azione politica e sociale, facendo propria la causa e gli interessi di tutto il popolo d’Italia.”
Gli ex combattenti rivendicavano nell’ambito della collettività un’adeguata considerazione, non soltanto per i sacrifici sopportati durante la guerra e per i conseguenti danni ricevuti, ma anche perché si proclamavano portatori di nuove idealità politiche.
Il primo Statuto dell’A.N.C. fu redatto nel 1919 ma solo nel 1923 (secondo Congresso Nazionale svoltosi a Napoli in febbraio) l’A.N.C. assunse il carattere fondamentale di un’istituzione al di fuori e al di sopra di ogni partito, principio ribadito nella formulazione di un nuovo Statuto. Il nuovo Statuto del 1923 provvide a riformulare la parte procedurale.
Nel giugno dello stesso anno, veniva assassinato, da parte di una banda fascista, Giacomo Matteotti. Una tempesta politica scosse il Paese e la stampa combattentistica fu unanime nel deplorare il delitto. Poco più di un mese dopo quel fatto di sangue, nel Congresso di Assisi. Sin dall’inizio dei lavori dell’Assemblea si era subito notata un’atmosfera di ostilità al fascismo sostenuta da una maggioranza contraria alla collaborazione con il nuovo regime.
L’A.N.C., nell’autunno del 1924, si rifiutò di partecipare alle celebrazioni della marcia su Roma. Inoltre, in occasione delle manifestazioni del 4 novembre i cortei patriottici furono, in molte località, aggrediti dalle squadre fasciste.
Nel marzo del 1925, gli organi centrali nominati ad Assisi, vennero sostituiti da un triumvirato di nomina governativa e in seguito Mussolini scioglie il Comitato nazionale sull’A.N.C., affidando Federazioni e Sezioni a commissari.
Il secondo dopoguerra vedrà il ricostituirsi dell'Associazione attorno ai valori democratici e repubblicani.
Ambrogio Ponzi
Presidente della Federazione di Parma e Provincia dell'ANCR
Presidente della Sezione di Fidenza dell'ANCR
Grazie di queste informazioni troppo poco conosciute, credo
RispondiEliminaSi, vero, Beatrice, concordo.
RispondiElimina...Il Piave mormorava...
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