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giovedì 28 marzo 2024

Una magnifica opera del celebre pittore, scenografo ed ornatista fidentino Girolamo Magnani

 

Fino alla sera del Venerdì Santo, nella chiesa parrocchiale di Zibello, dedicata ai santi Gervasio e Protasio, è possibile ammirare una magnifica opera del celebre pittore, scenografo ed ornatista fidentino Girolamo Magnani, di cui ricorre per altro il 135esimo della morte (con la speranza che, prima o poi, magari entro la fine dell’anno, si provveda a celebrarlo). 
L’opera in questione è “Il Calvario”, gigantesca tela che rischia purtroppo di andare perduto se non si interverrà, quanto prima, per un suo restauro. 

La parrocchiale di Zibello è, per altro, scrigno di importanti opere del Magnani, che dipinse interamente, a chiaroscuro, anche la cappella del battistero realizzandovi pure l’affresco che riproduce “Il battesimo di Nostro Signore”. 



Cappella restaurata e tornata al suo antico ed originario splendore, alcuni anni fa, grazie all’impegno dell’associazione per il Servizio alle chiese dei santi Gervasio e Protasio con il patrocinio di ministero dei Beni e delle attività culturali e del turismo, Soprintendenza per l’archeologia le belle arti e il paesaggio di Parma e Piacenza, Diocesi di Fidenza e Comune di Polesine Zibello. 

“Il Calvario” è una grande tela che occupa tutto lo spazio del presbiterio e resta esposta per il solo periodo quaresimale. 
Da un paio d’anni, viste le sue precarie condizioni, non veniva esposto. 
Quest’anno è tornato ad abbellire l’altare maggiore e si tratta quindi di una importante occasione per tutti coloro che desiderano conoscere meglio le opere del celebre pittore fidentino al quale è per altro dedicato, doveroso ricordarlo, il teatro municipale di Fidenza. 
Città nella quale è nato nel 1815 mentre è morto a Parma il 24 settembre 1889. 

Doveroso ricordare che a Parma, anche su incarico del celebre incisore Paolo Toschi, decorò a Parma il soffitto della Pinacoteca e questo gli assicurò fama e successo. Dipinse anche alcune scene per il Teatro Regio, fu professore dell’Accademia di Belle Arti e si occupò del restauro del teatro Ducale. 
Nel 1857 fu invitato a decorare il teatro Municipale di Reggio Emilia e, tre anni dopo, passò a quello di Fidenza che abbellì con una ricca decorazione. 
Decorò anche i teatri di Piacenza e di Brescia; dipinse a Roma la gran sala dei banchetti del Quirinale mentre a Firenze lavorò nel palazzo della Banca nazionale. A Parma decorò poi la sala delle adunanze del consiglio comunale, quella della Corte d’Appello, la cappella Cantelli in Cattedrale oltre a chiese a palazzi privati. 

A Fidenza si occupò pure delle decorazioni della cupola della cappella della Beata Vergine di Pompei in Cattedrale mentre nella Bassa lavorò nelle chiese di Pieveottoville, Roncole Verdi (realizzando un altro “Calvario” di proporzioni più modeste) e Zibello. 

Dal 1895 gli è dedicato il teatro municipale di Fidenza mentre a Parma gli è intitolata una via. A Zibello è certamente significativa l’occasione di poter tornare a vedere “Il Calvario” che, con la fine del periodo quaresimale, sarà poi di nuovo tolto. 
La tela, di notevoli dimensioni, presenta purtroppo i “segni del tempo” e le sue condizioni sono sempre più precarie. I lavori di restauro conservativo sarebbero non solo imprescindibili ma, soprattutto urgenti ed essenziali. 

Un intervento per il quale la parrocchia può solo contare sulla generosità di qualche benefattore. 
Con la speranza, e l’auspicio, quindi, che qualche Ente, Associazione o qualche Azienda se ne possano far carico quanto prima, anche nel ricordo di uno dei maggiori artisti fidentini, nel 135esimo della morte.

Eremita del Po, Paolo

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2 commenti:

  1. Sempre di stimolo ad andare oltre , a non fermarsi alle semplici notizie e qui di spunti ce ne sono tanti .
    Grazie.

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  2. Che meraviglie di pitture j veramente. Belle ..... Grazie infinite

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