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martedì 24 dicembre 2013

Auguri borghigiani




Buon Natale dal Gallo di Castione. Auguri borghigiani
di Maurizio Marchinetti 

Fidenza è una città, anzi un paesone dove ci si conosce tutti. Così, su input dei ragazzi del Ghiacciolo mi son messo a confronto con la tecnologia moderna per portare sui social network le facce dei Fidentini, in un occasione in cui siam tutti più buoni. 

Lascio al video linkato il risultato dell’operazione “Auguri Borghigiani”, convinto che sia tanta cosa entrare nelle vostre case con facce conosciute che potete incontrare quotidianamente ma che forse non le incontrerete tutte prima delle feste. 
Si, vi voglio esortare ad uscire e ad incontrarle, queste del video e anche le altre, a stringervi la mano e a guardarvi negli occhi, perché non v’è nulla di meglio che il calore umano per scaldarvi il cuore (immagine retorica che di solito funziona sotto il vischio). 
Io ho fatto questo giro, ho visto tanta gente che conosco da sempre e ho fatto anche molte delle riprese video che son qui montate, e ne ho ammucchiato delle sensazioni. 
Alcune persone non hanno voluto apparire sostenendo che son tempi cupi, altri non hanno lo sguardo sereno, segno indubitabilmente di questa crisi che ci sta massacrando e che uccide anche un po le relazioni fra le persone. Sguardi bassi, spalle piegate da problemi che non pensavamo di poter vivere oggi, dopo decenni di benessere e di valori dati per scontati. 
In particolare il diritto alla casa, alla salute, all’istruzione, al lavoro ed in particolar modo la dignità dell’individuo  sino a solo un decennio fa erano dati di fatto, non problemi da affrontare. Dare la colpa alla globalizzazione, alle banche, alla Germania o ai nostri amministratori non ci aiuterebbe a comprendere appieno la gravità dei tempi che viviamo ed il vero dispiacere è incontrare dei conoscenti depressi perché disoccupati e/o vittime della crisi e quindi in grave difficoltà. 
Quindi questi auguri di Natale debbono e vogliono essere sinceramente diretti ad auspicare che cambino i tempi, la crisi smetta di mordere e la gente torni a sorridere. 
Vi lascio quindi con questi sentiti auguri di un Buon Natale, perché il Natale resuscita e rende vivi i dolori famigliari, i lutti, le difficoltà e la mancanza di speranza per il futuro, quindi per un sereno Natale intendo una speranza reale per i Cattolici e non che il Gesù che nasce sia un Avvento, un cambiamento, una visione positiva del futuro. 
E vi auguro un Buon anno, il 2014, dove iniziare a riconquistare quei diritti che sembravano acquisiti e che in pochi anni son stati messi in dubbio.

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“È Natale da fine ottobre. Le lucette si accendono sempre prima, mentre le persone sono sempre più intermittenti. Io vorrei un dicembre a luci spente e con le persone accese.” – 

Charles Bukowski

4 commenti:

  1. Dubito che siano di Borgo, perché non ho udito un solo FIGA!, inframmezzato agli auguri. Inoltre mancano immigrati ormai integrati, come Tonino e Aiello. Un augurante ha detto Fidensa, e non Buragh, my God! Non si è vista la Claretta e non compaio, soprattutto, io. Marchinetti, gli è tutto sbagliato, gli è tutta da rifare!

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  2. Finalmente ho trovato il tempo di leggere il servizio di Marchinetti e di guardare il video. Grazie per gli auguri borghigiani che contraccambio col cuore di una borghigiana DOC. Biffino, non ci sono perché l’infame reporter, si è trastullato a filmare in bar, osterie, trattorie che sono la sua 1ª, 2ª. 3ª casa di cui non paga neppure l’IMU. Per giunta di sera, parte della giornata che mi preclude l’ingresso al nostro Centro Storico. Sì, perché: a piedi non posso più, in bici neppure e con la macchina dovrei sfondare i colonnotti luminosi che vengono issati. Così da quindici anni non vedo il nostro albero di Natale illuminato e non posso fare una presenza taca a Garibaldi, almeno per la notte di San Silvestro. Ho fatto regolare domanda, con al seguito i documenti della mia invalidità deambulatoria per avere un lasciapassare durante le feste, ma non mi è stato concesso, né sono state lette le carte. Non nascondo di essere rammaricata e delusa e se non fossi ancora avvolta nella letizia del Natale, mi scapperebbe detto qualcosina di più. Scusate, amici, mo g’ho un grüpp intèl stumägh da soquânt mêš e a ‘n quäldón maré pran ca ‘l dìga e l’é tucäda a vüätar. Orbene Biffino, ti posso garantire che nel filmato vi sono parecchi borghigiani del sasso i quali, non usano l’intercalare di cui fai palese riferimento, perché preventivamente ammoniti, da Maurizio, previa punizione corporale. Aiello penso fosse in Calabria dai suoi, Tonino l’é strâch môrt parché gh’é tuchè pighèr èl filón äd la schena e l’era mîa pö viè. Non mi resta che augurare a tutti un Buon Anno e arvödäs a sta Primävera, quanda sältrò föra tanme ‘n’aržintèlla da la seša.

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  3. Faccio un atto di mea culpa, in realtà gli auguri erano molti di più, compreso Tonino che però li ha fatti solo a me, Pico che prolissamente ha fatto un quarto d'ora di intervento, alcuni giovani ragazzi sconosciuti ai più. Faccio ammenda, ma come dice la Claretta i video son registrati spesso nei bar di Fidenza, dove farei casa volentieri ma dove in realtà marco assenze lunghissime, comunque son luoghi di ritrovo. Questi auguri son stati registrati tutti in un solo giorno con gente trovata in giro, e solo loro è la scelta di parlare italiano. Ma ci ho un Fidentino Doc, se la Claretta effettuerà il riconoscimento e l'attestazione ufficiale lo mando ad Ambrogio.

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  4. Claretta, consolati, che mio pade, a 93 anni, aveva richiesto il rinnovo del permesso di sosta per invalidi, ma glielo hanno rifiutato, dato che gli è stato fatto rielvare che cammina: Giulio Bifani, levati e cammina! Forse lo concedono a chi ha dei calli o degli occhi di ernice al ditone del piede e, poveraccio, non riesce a camminare per arivare fino dal callista.

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