Fare
il pieno di attenzione è possibile, occorrono gli ingredienti
giusti, in questo caso è stata la storia, quella recente, che i
nonni spesso non hanno voluto raccontare ma che hanno in qualche modo
vissuto.
E'
andato così il mio incontro con gli alunni di III B e E di martedì 18 marzo nell'aula della biblioteca della scuola Pietro
Zani di Fidenza.
Avvalendomi
delle immagini, principalmente quadri, e dei diari di guerra e
prigionia di mio padre, il pittore Ettore, ho raccontato ai ragazzi quel pezzo di storia del novecento racchiuso
nel periodo dal '40 al '50 che ha visto mio padre prima in Albania,
poi nel lungo percorso nei campi di internamento in Jugoslavia ed
Austria per finire in Germania nell'Oflager di Wietzendorf presso
Hannover.
Certamente
le immagini aiutano e così i quadri di paesaggio albanesi curati,
dipinti ad olio su tavola, dicono di un periodo di stasi delle
operazioni militari e di apparente calma, mentre i disegni di
prigionia, anche per i materiali poveri usati, portano ad un'altra
realtà quella dei campi di concentramento, i dipinti del dopoguerra
mostrano invece la Fidenza offesa dalle bombe che attraverso le
rovine riscopre se stessa.
In
questi ultimi dipinti i colori spesso sono limpidi, chiari come se il
triste passato ormai è alle spalle, c'è posto solo alla ripartenza
della città.
Sono
poi seguiti venti minuti di particolare attenzione per la proiezione
di un filmato particolare. Era il racconto di come, in una baracca
nel Natale del 1944 gli internati avevano allestito segretamente un
presepe per superare un momento di scoramento nel lungo e freddo
inverno. Il presepe di quella baracca del Campo 83 di Wietzendorf,
è ora conservato e ricomposto nella Chiesa di sant'Ambrogio a
Milano.
La
scuola Zani non è nuova a queste iniziative, ed essendo stato altre volte coinvolto non ho dubbi nell'affermare che è qui, nelle aule di questa scuola come di altre altrettanto attive, che Fidenza deve investire per il suo futuro. Sembra ovvio, ma non lo è.
L'incontro è stato introdotto dalla dirigente scolastica della scuola Lorenza Pellegrini e ha visto la presenza attiva dei docenti Gloriana Lipia, M. Luisa Castelli, Luciana Lanzi, Umberto
Faroldi, che ringrazio.
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