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giovedì 25 febbraio 2016

Diocesi di Fidenza quale futuro?

Diocesi di Fidenza quale futuro?
La Congregazione per i vescovi ha richiesto alle conferenze episcopali regionali il parere su un progetto di riordino delle diocesi italiane che dovrà essere espresso entro la fine d’agosto 2016. L'Italia penisola da sempre registra un numero troppo elevato di diocesi se confrontato con il resto del mondo cattolico.  
Argomento non è nuovo ma da lungo dibattuto e ripreso da Papa Francesco già nel 2013, durante il suo primo incontro con l’episcopato italiano. Anche il concilio Vaticano II si era soffermato sulla necessità di rivedere i confini delle diocesi, ma le questione era molto sentita in Italia sin dai tempi dei patti del Laterano.
Allora le diocesi erano ben 325 - oggi sono 226 - ma uno studio nel 1968 indicò come obiettivo la riduzione, tra 118 e 122, nel 1986 si parlò  119 circoscrizioni ecclesiastiche.
La riduzione interessa anche la Diocesi di Fidenza che non rientra per il numero di abitanti nei limiti quantitativi fissati
La questione viene riproposta da Papa Francesco  il 23 maggio 2013 nel suo primo incontro con l’episcopato italiano e l'accelerazione ha portato alla scadenza d’agosto 2016 di cui abbiamo detto
Localmente si registrano molte voci contrarie, per quanto riguarda le istituzioni civili del territorio interessate già si sono espressi i Sindaci di Fidenza e Salsomaggiore oggi è la volta dei Sindaci della Bassa piacentina di Castelvetro, Monticelli e Villanova che potrebbero essere accorpati alla Diocesi di Piacenza.
Rispetto all'impronta campanilistica di Fidenza e Salso, sindaci e altri esponenti politici, le motivazioni addotte da quest'ultimi sono certamente più rispettose della missione pastorale assegnata al magistero episcopale. Possiamo leggere l'articolo di Egidio Baldini sul quotidiano "Gazzetta di Parma" di oggi per capire qualcosa di più.

Possibili alternative potrebbero anche essere tentate, ma come ha avuto modo di dire sua Ecc. Mons. Carlo Mazza Vescovo di Fidenza:



Da "Gazzetta di Parma" 28 febbraio 2016







1 commento:

  1. Ritengo che, prima di ogni comitato, pronunciamento, difesa a favore del mantenimento della Diocesi di Fidenza, sarebbe opportuno che ognuno chiarisse con se stesso il proprio rapporto con la Cattedrale, con la figura del Vescovo e con la Chiesa in generale.
    Che cosa si è fatto finora e che cosa si è disposti a fare in seguito?
    Non si può fare un discorso campanilistico del momento, neppure si tratta di una ragione affettiva e di consuetudine ad una realtà, tantomeno di salire sul carro della difesa per convenienza politica.
    Chiediamoci le ragioni della riduzione del numero delle diocesi, forse oggi più valide di ieri: scarse vocazioni, spese di mantenimento di apparati curiali ( Papa Francesco ha dato l'esempio di una Chiesa sobria!) per esempio.
    La Fidenza ha ereditato un patrimonio di Fede, coltivato attraverso i secoli, ha edificato un tempio di rara bellezza e di chiaro valore artistico. Ne è consapevole o se ne accorge ora?
    Soprattutto , però, dovremmo riscoprire la nostra Fede ed essere autenticamente Cristiani. Solo così, Diocesi o meno, Fidenza continuerà a mantenersi viva vicino al suo Santo Patrono e alla sua Cattedrale.

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