Nella foto accanto a Maria Pia Bariggi intravediamo Mirella Capretti, relatrice, e la prof Mara Dallospedale, sulla sinistra, che avrà il compito di coordinare le letture. |
Si è conclusa sabato 1° ottobre, al Ridotto del Teatro Magnani, la Festa della Storia 2016, ispirata alla figura di Maria Luigia nel secondo centenario del suo arrivo a Parma.
A ricordare la Duchessa e il suo legame con Borgo San Donnino è stata, in questa occasione, la prof Mirella Capretti che, nella sua conferenza, ha illustrato, con un preciso e documentato percorso, i rapporti intercorsi tra “Maria Luigia e l’Abate Pietro Zani”.
Fu la Duchessa, infatti, a cui l’Abate si rivolse nel 1816, a finanziare la stampa dell’ ”Enciclopedia Critico-Ragionata delle Belle Arti", pubblicata con dedica umile e riconoscente alla Regnante.
Donna amante della cultura e dell’arte, conosceva le doti e i meriti dell’Abate grazie al suo ministro Magawly, che le aveva riferito degli studi, delle fatiche e delle sventure del prete, oltre che del suo sogno.
"Constantia et Labor” è il motto che l'ignoto autore ha inserito in questo ritratto di Pietro Zani conservato nella Sala Giunta del nostro municipio. |
Nominò inoltre Don Pietro Cappellano residente della Chiesa Magistrale dell’Ordine Costantiniano di San Giorgio (Steccata) e gli concesse di alloggiare nelle vicinanze della Tipografia Ducale, per controllare la stampa dell’Opera, “in un’oscura cameretta, l’affitto della quale veniva pagato coi fondi dello stato, per ordine dell’Arciduchessa”.
Tra i presenti il Presidente del Consiglio Comunale Amedeo Tosi e la prof. Lorenza Pellegrini, Reggente della Scuola Zani. Li troviamo in questa foto un po' suggestiva. |
Dopo un breve ma sistematico racconto, supportato da interessanti immagini, della travagliata vita dell’Abate, instancabilmente applicato negli studi e nei contatti con i principali studiosi di cose d’arte italiani ed europei, con i vari Regnanti e Papi del momento, la prof Capretti ha presentato al folto pubblico una ricca raccolta di lettere intercorse tra l’Abate e varie personalità della cultura del tempo, quali il Marchese Malaspina, il Consigliere di Stato Cornacchia, il vice bibliotecario della Biblioteca Palatina, Affò.
La conferenza è stata animata da alcuni ‘lettori’ delle classi 2°B, 2°F, 3°A della Scuola Zani che, accompagnati dalle insegnanti Marzaroli, Corradi e Dallospedale, si sono alternati nell’interpretazione dei brani epistolari scelti dalla prof. Capretti.
Dopo le lettere, una struggente poesia d’amore e d’addio dedicata dall’Abate alla sua “Patria”, Borgo San Donnino.
“Quel Dio che il tutto regge, e che mi vede il core
Sa quanto alla mia Patria abbia portato amore:
E a lui noto è pur anche l’acerbo e fier tormento
Nel doverla lasciare, che all’anima ne sento.
Io già nutrìa in mente speranza le più certe
Di chiuder le mie luci ove le aveva aperte:
Ma il mio destin vuol forse che il fin dei giorni miei
Veggomi in altro Cielo contrariar desir miei
Io presso insigni Amici, e avanti il partir mio
Voglio a Voi, e alla Patria donar l’ultimo addio.”
Molto apprezzato l’intervento di alcuni ragazzi delle classi 2° e 3°F sezione musicale che, assieme agli insegnanti di strumento Aleotti, Bertolani, Rossi e Torricella, hanno ricreato l’atmosfera di corte, sottolineando l’interesse della Duchessa per la musica, con la quale animava diverse occasioni private e pubbliche. A loro il compito di introdurre, accompagnare e concludere l’evento con violini, chitarre, pianoforte e flauti.
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Letture e musiche
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